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Sirio si ricorda il trucco di Perseo e cerca di imitarlo, utilizzando
il suo scudo come specchio, ma invano, in quanto Argor conosce già
le contromisure e lo colpisce malamente. Sirio, allora, si benda gli occhi,
ma non serve, poichè lo scudo di Medusa oltrepassa pure le palpebre
chiuse, quindi lo scudo di Dragone viene pietrificato. Argor attacca ancora,
ma viene bloccato dai Cavalieri d'Acciaio, che combattono per un po' per
far riposare Sirio. Fortunatamente, i tre ragazzini perdono subito.
Alla fine, Sirio si colpisce gli occhi e si accieca da solo. Argor non può più usare lo scudo, ma ormai è sicuro della vittoria, in quanto il nemico non potrà vedere i suoi attacchi; ma lo spirito di Atena guida la mente di Sirio, gli fa vedere la posizione di Argor e quindi Dragone lancia il suo colpo migliore, uccidendo Argor all'istante. La magia di Medusa svanisce e Pegasus e Andromeda ritornano in vita; sull'isola arrivano anche Phoenix e Crystal. Nel frattempo, anche Virnam si è destato ed attacca la compagnia, ma Lear capta le sue onde mentali e le neutralizza. Virnam scappa con Tisifone. Tornati in Giappone, i Cavalieri dello Zodiaco scoprono l'identità di quelli d'Acciaio: sono dei ragazzi dotati di armature tecnologiche, non mistiche, progettate da Alman in gran segreto, per aiutare Atena nei casi più critici. Intanto, all'ospedale, i medici non riescono a curare la cecità di Sirio. |