A Est, tra le Antiche Rovine…
Dopo la dura e snervante Guerra Sacra con Dioniso, Mime, God Warrior
di Betnash, aveva deciso di ritirarsi per diverso tempo a vita privata,
riposandosi e componendo musica tra le Antiche Rovine a lui tanto care…
Il Cavaliere stava seduto su una roccia e suonava una triste melodia
con la sua amata cetra, quando improvvisamente sentì una musica
allegra e felice sovrapporsi alla sua…
Immediatamente Mime riconobbe di chi era quel dolce suono…
“Cavaliere di Asgard! Quanto tempo è passato dal nostro ultimo
incontro!”
…era il suono del flauto del suo adorato maestro: Sorento di Siren,
Generale degli Abissi!
“Maestro! -urlò Mime voltandosi verso Sorento- che piacere rivederla!”
“Piacere mio, allievo! -disse il Marinas- …è molto triste la
tua melodia, Mime… come si spiega tutto ciò?”
“Oh, maestro… -sospirò il God Warrior- una dura Guerra Sacra
ha sconvolto il popolo di Asgard e solo da pochi giorni è tornata
a regnare la pace su queste terre…”
“Poseidone aveva ragione, dunque…” disse tra sé e sé
Sorento
“Poseidone? Cosa vi aveva detto Poseidone??” chiese incuriosito Mime
“Mime… devi sapere che anche noi Generali degli Abissi abbiamo affrontato
una dura Guerra Sacra… Eolo, Dio dei Venti, era il nostro potente avversario…
dopo la sconfitta del Dio Eolo, Poseidone ci ha riferito che anche ad Asgard
due cosmi molto potenti si stavano scontrando…”
“Davvero? Non posso crederci! -disse sbalordito Mime- noi siamo stati
attaccati da Dioniso, Dio della Vite…”
“Dioniso, Dio della Vite… -ripeté Sorento- che strano culto
quello che porta con sé…”
“Proprio così… un culto che sembra fuggire dai problemi piuttosto
che affrontarli… ma che purtroppo ha attratto a sé molti uomini!
Sa maestro, qui ad Asgard ci sono stati vari tradimenti e abbiamo subito
gravi perdite… ma l’importante ora è che Odino ne sia uscito vincitore,
nient’altro! -disse il God Warrior- a voi Marinas invece come è
andata?”
“Kaysa di Lemuri, Generale dell’Oceano Antartico ha perso la vita contro
uno dei figli di Eolo… grave perdita la sua… ed è proprio di questo
che voglio parlarti…” rispose Sorento
Mime guardò stupito il suo maestro, quindi questo continuò…
“Poseidone, mio padrone, mi ha mandato qui con la speranza di trovare
un Cavaliere degno e capace di sostituire il Generale caduto in battaglia…”
“Mmm… -mugugnò Mime- come le ho già detto, anche tra
di noi vi sono state gravi perdite e non ci troviamo in una condizione
migliore… le basti pensare che un servo di Dolvar, Uru, è stato
nominato God Warrior di Merak e protettore di uno zaffiro nonostante non
abbia ancora acquisito il Settimo Senso!”
“God Warrior di Merak? -ripeté Sorento- quindi a cadere è
stato Hagen… grave perdita questa… la sua fama era ben nota anche tra le
profondità degli abissi!”
Mime annuì tristemente, ma poi ebbe un’intuizione… “Però,
maestro, durante una battaglia contro le armate di Dioniso è successo
un fatto particolare…”
“Dimmi, mio allievo…” lo incitò Sorento, Mime quindi continuò…
“Sono venuto a conoscenza che Cyd, God Warrior di Mizar, ha un fratello
gemello, che lo segue e aiuta in ogni battaglia! Non so come si chiami,
ma appartiene alla stella Alcor, gemella di Mizar… funge da Cavaliere Ombra
di Cyd, ma durante la battaglia con Pan mi si è mostrato apertamente…
era molto potente e ho percepito in lui odio e rancore profondi…”
“Mmm… non dev’essere facile sopportare la carica di Cavaliere Ombra…
-disse il Generale degli Abissi- come si potrebbe parlare con questo Alcor?”
“Credo sia impossibile… rimane sempre nascosto nell’Ombra e nessuno,
tranne me e Cyd, sa della sua esistenza qui ad Asgard! Ma potrebbe chiedere
un colloquio con la Regina Hilda, è lei che lo deve aver investito
di questo compito!”
“Bene… allora conducimi da Hilda…” rispose Sorento.
Castello Reale di Asgard, Stanza del Trono
“Mia Regina -disse Mime inginocchiato dinanzi a Hilda- questo Cavaliere
è Sorento di Siren, mio maestro, e chiede di aver un colloquio con
lei…”
Hilda scrutò il Generale degli Abissi dall’alto del suo trono…
“Cavaliere di Poseidone, cosa ti porta al mio cospetto?”
“Regina di Asgard, Poseidone mi manda qui per cercare un degno sostituto
del Generale Kaysa di Lemuri, scomparso poco tempo fa in una battaglia
contro Eolo…” rispose Sorento, anch’egli inginocchiato dinanzi la Celebrante
di Odino
“Eolo? -chiese stupita Hilda- quindi anche voi, come noi, siete stati
impegnati in una Guerra Sacra… ma cosa vi fa pensare che noi disponiamo
di guerrieri per il tuo Dio?”
“Poseidone ritiene Asgard un’ottima terra di guerrieri… e poi le gesta
dei prodi God Warrior sono note in tutto il mondo”
“Di questo sono onorata… ma hai già in mente qualche Cavaliere?
Vuoi forse con te il tuo allievo Mime? Perché in tal caso dovrei
negartelo… Mime è il discendente del grande Folken ed è nato
per essere un God Warrior!” disse Hilda
“Sarebbe un immenso piacere avere Mime al mio fianco, ma conosco bene
il suo destino… -rispose Sorento- invece ho sentito parlare di un certo
Alcor, stella gemella di Mizar… voi ne sapete qualcosa?”
Hilda sobbalzò stupita sul suo trono, nessuno avrebbe dovuto
sapere dell’esistenza di Alcor!
Mime, notando lo stupore sul volto della sua regina, si alzò
in piedi, pronto a dare spiegazioni… “Mia Regina, sono stato io a informare
Sorento dell’esistenza di Alcor… deve sapere che durante lo scontro con
Pan, questo Cavaliere Ombra è uscito allo scoperto e ha combattuto
al mio fianco per Asgard e Odino! Cyd era svenuto ma ora anche lui sa tutto…”
“Capisco… -disse Hilda- era inevitabile che prima o poi Bud, gemello
di Cyd, uscisse allo scoperto…”
“Mi dica Hilda -intervenne Sorento- come mai ha dato una carica così
triste ed oscura a quel povero Cavaliere?”
Hilda fece un triste sospiro “La legge del Nord vede come un segno
nefasto la nascita di due gemelli maschi in un nobile casato… per questo
motivo Bud fu abbandonato nei boschi di Asgard e da tutti creduto morto,
ma invece era stato salvato e cresciuto da un povero pastore! Una volta
saputa la verità e divenuto forte, Bud ha ambito diventare God Warrior,
ma quella carica era già di suo fratello Cyd… e io non potevo sottrarmi
alle leggi di Asgard, quindi sono stata costretta, nonostante la sua forza,
a nominarlo Cavaliere Ombra di Mizar…”
Mime e Sorento ascoltavano con attenzione le malinconiche parole di
Hilda
“Bud è un guerriero forte e ambizioso… ma dal triste e oscuro
destino… nato com’è sotto la nefasta stella di Alcor!”
“Lei pensa potrebbe accettare l’offerta di Poseidone?” chiese Sorento
“Bud ha sempre odiato le severe leggi di Asgard, che tanto lo hanno
svantaggiato… quindi potrebbe accettare… io, inoltre, in qualità
di Regina di Asgard, sarei disposta a cedervi un nostro Cavaliere… a patto
però che Poseidone stipuli un’alleanza con Asgard e ci venga in
aiuto in caso di bisogno… sai, il recente attacco di Dioniso ha messo alla
luce le nostre debolezze e la necessità ti trovare un forte alleato…”
disse Hilda
“Come sa -rispose Sorento- Poseidone ha pieno potere su Asgard, essendo
quest’ultima bagnata dal mare… Odino non è che un Dio minore… credo
tuttavia che Poseidone potrebbe accettare una collaborazione… anche se
i suoi obiettivi sono forse discostanti dai vostri… Poseidone è
un Dio potente e come tale ha grandi ambizioni: conquistare la terra per
un nuovo Giudizio Universale! E ciò non escluderebbe un attacco
ad Atena, Dea della Giustizia…”
Hilda rimase pietrificata da queste parole… “Odino, un Dio minore?
Attacco ad Atena? Propositi di guerra e distruzione, quindi… ben lontani
dalla nostra politica di pace!”
“Non di guerra, ma di ricostruzione! Per un mondo di pace dove regnino
solo le divinità! L’uomo è da secoli peccatore, la sua mania
di onnipotenza si vede chiaramente nel suo eterno tentativo di scoperta
di nuove tecnologie… l’uomo vuole divenire un Dio e questo non va permesso!”
disse il Generale degli Abissi
“E i bambini? E le persone innocenti?” chiese Hilda stupefatta
“Qualche sacrificio è indispensabile, non crede?” chiese retoricamente
Sorento
“Mi spiace, Generale degli Abissi, ma non mi trovo d’accordo in questa
visione politica! -disse Hilda- è insito nella natura umana cercar
sempre di perfezionarsi, anche se con peccati di superbia! Ma un Dio giusto
dovrebbe dimostrarsi superiore e guardare agli uomini come ai suoi figli!
Non ucciderli senza pietà! Non posso tollerare questo folle piano
politico e non lo appoggerò concedendovi un nostro potente Cavaliere!
Non avrete Bud di Alcor!”
“Parole simili alla Dea Atena… cerchi alleanza in lei piuttosto… -disse
Sorento sarcasticamente- ma si guardi alle spalle: Poseidone è dio
ragionevole, ma ogni suo nemico va eliminato senza pietà!” e così
dicendo il Generale dell’Atlantico Meridionale si alzò di scatto
e uscì irritato dalla stanza…
Mime, diviso tra la sua regina e il suo maestro, si rivolse a Hilda
“Mi spiace, mia regina, è fallito un possibile accordo…”
Regno degli Abissi, Palazzo di Poseidone
“Siren! -disse Poseidone seduto sul suo regale trono- attendevo il tuo
ritorno! Quali notizie porti da Asgard?”
“Notizie buone, mio dio… ma la volontà di Hilda va contro il
nostro proposito” disse Sorento
“Mmm… spiegati meglio, com’è ora la situazione ad Asgard?” chiese
Poseidone impaziente
“Le terre gelide di Asgard sono appena uscite vincitrici da una Guerra
Sacra contro Dioniso… -rispose il Marinas- non le sembra strano? Due Guerre
Sacre nello stesso periodo di tempo??!”
“Mmm… come immaginavo… allora era di Dioniso quel cosmo potente… -mugugnò
Poseidone- e pensa, Sorento, che ve ne è un altro ancora più
terribile che si sta espandendo pian piano, nascosto nelle profondità
della terra! Atena potrebbe essere la prossima colpita… e le guerre Sacre
salirebbero a tre!”
“Lei dice? Ma come spiega tutti questi attacchi simultanei di varie
divinità?” chiese Sorento dubbioso…
“Difatti è strano -disse il Dio dei Mari- non riesco a capire
come mio fratello Zeus possa aver permesso a tante divinità di reincarnarsi
tutte nella stessa epoca! È lui, dall’alto dell’Olimpo, a vegliare
sul risveglio degli Dei suoi figli…”
“Uno scontro tra divinità potrebbe avvantaggiare solo lui!”
ipotizzò Sorento
“No! Non è da mio fratello! Lui ha già tutto il potere
che desidera, è il più forte tra gli dei… ma… forse…” Poseidone
improvvisamente si interruppe, capendo chi si celava sotto tutte quelle
reincarnazioni divine… “Ma, dimmi, Sorento, hai trovato il Cavaliere che
cercavamo?”
“Sì, Bud è il suo nome… un Cavaliere Ombra, potente e
ambizioso, a quanto dicono… avrebbe potuto fare al caso nostro, ma Hilda
ce lo ha negato! Quando le ho esplicato le vostre grandi ambiziosi, si
è indignata senza ragione e ci ha negato qualsiasi aiuto e appoggio!”
rispose Sorento
“Mmm… non è stata abile la tua strategia politica, Siren! -rimproverò
Poseidone- avresti dovuto conoscere le convinzioni pacifiste della Celebrante
di Odino! Ma forse c’è ancora una soluzione per portare la situazione
a nostro favore…”
“Mi perdoni, mio signore… non ho potuto fare a meno di difendere le
vostre idee” disse Sorento
“Me ne aveva parlato Seadragon tempo fa e mi aveva quasi convinto ad
usarlo… ma poi mi sono trattenuto… però forse ora è giunto
il momento…” disse Poseidone
“Mi scusi, ma di cosa sta parlando, sire?” chiese il Generale dell’Oceano
Atlantico Meridionale
“Dello strumento che sottometterà Hilda alla mia volontà!”
Poseidone schioccò le dita e magicamente apparve dinanzi a lui
un piatto d’argento, con sopra uno splendido anello…
“Questo, Sorento, è l’Anello del Nibelungo, capace di plagiare
le menti umane e renderle mie succubi!”
“L’anello del Nibelungo… -ripeté Sorento- ma crede sia necessario?”
“Seadragon più volte mi ha spinto a usarlo ed ora è giunto
il momento! Dovrai portarlo ad Hilda e farglielo indossare! Solo così
Asgard tornerà sotto il mio dominio, come nei tempi mitologici!
In questo caso avremo un appoggio sicuro nei Cavalieri di Odino e potremo
anche sfruttarli per un possibile attacco ad Atena… inoltre, dopo aver
indossato l’anello, Hilda ci concederà anche il guerriero di cui
mi dicevi… Ah! Ah! Ah!” disse Poseidone
Sorento, nonostante non fosse del tutto convinto della missione, prese
il malefico anello…
“Vai Sorento, torna ad Asgard, ma gioca d’astuzia questa volta! Offri
l’anello a Hilda come mio dono, in segno della mia devozione ad Odino!
Nessuna donna può rifiutare un anello così bello e splendente!
Ah! Ah!”
“Eseguirò, mio signore…” e così dicendo Sorento di Siren
riprese la strada verso Asgard…
A Est, tra le Antiche Rovine…
Come al solito Mime suonava la sua amata cetra, quando…
“Maestro! Come mai già di ritorno?”
“Mime, ci si rivede dunque… sono qui per porgere le mie scuse a Hilda…
il mio comportamento non è stato degno della calma e dell’atteggiamento
che mi appartiene…” disse Sorento
“Bene… sono certo che le accetterà di buon cuore! Vuole che
l’accompagni al castello?” chiese il God Warrior
“No, questa volta andrò da solo, per non metterti in imbarazzo…
ma prima voglio chiederti un favore, mio allievo…”
“Mi dica, maestro…”
“Porta Cyd, Cavaliere di Mizar, qui da me… voglio parlargli…” disse
Sorento
“Maestro… -sussurrò Mime, esitando per un attimo- …Ok, ve lo
porterò qui…”
Pochi minuti dopo, Mime tornò tra le Antiche Rovine con Cyd,
God Warrior di Mizar, al suo fianco…
“Cyd, questo è il mio maestro, Sorento di Siren, Generale degli
Abissi…” disse Mime
“Piacere di conoscerla, maestro di Mime… perché vuole parlarmi?”
chiese Cyd
Sorento si rivolse a Mime “Allievo, lasciaci soli per favore… e non
temere…”
“Ma maestro…” esitò Mime
“Non oserei mai attaccare un Cavaliere tuo amico, e tu lo sai…” disse
Sorento
“D’accordo maestro… tornerò tra un quarto d’ora…” disse Mime,
andando a suonare la sua cetra più lontano…
Sorento si avvicinò al God Warrior di Mizar… “Cyd, in verità…”
e improvvisamente gli diede un fortissimo colpo alla nuca con il suo flauto,
facendolo svenire di colpo! “…non voglio parlare con te, ma con tuo fratello!
Bud di Alcor, Cavaliere Ombra di Mizar, esci allo scoperto!”
“Cosa hai fatto a mio fratello, straniero!” disse Bud, uscendo dall’oscurità
dell’ombra in cui era destinato a vivere…
“E così sei tu… il Cavaliere Ombra… -disse Sorento osservando
attentamente Bud- non preoccuparti per tuo fratello, è solo svenuto…
piuttosto, ho una proposta da farti… una proposta che deriva direttamente
da Poseidone! Dev’essere dura essere un Cavaliere Ombra, sempre in solitudine,
sempre nell’oscurità… ebbene avrai la tua rivincita, Bud!”
“Sii più chiaro!” disse Bud, già spazientito dai discorsi
del Marinas
“Poseidone ti invita a sostituire Kaysa, Generale degli Abissi caduto
in battaglia contro Eolo…” disse Sorento
“E che cosa ci guadagnerei?” chiese Bud
“Beh… una nuova armatura, la Scale di Lemuri! E poi… la conquista della
terra! E chissà, un rivincita contro tuo fratello che ti ha fatto
tanto soffrire!” rispose Sorento
Bud osservò il fratello disteso al suolo… “Generale degli Abissi…
ebbene parlerò con Hilda e poi mi recherò io stesso nel Regno
dei Mari… conosco la strada…” e così dicendo il Cavaliere di Alcor
scomparve nell’ombra…
“Maledizione! Volevo testare la sua potenza! Ma mi sembra molto forte
e sicuro di sé!” pensò Sorento, quindi si distese su Cyd
e iniziò a schiaffeggiarlo… “Ehi! Cavaliere!!”
“Cosa diavolo…” disse Cyd riprendendo i sensi
“Sei crollato a terra come un sasso! Sei sicuro di sentirti bene?!”
chiese Sorento
“Cosa dici! Tu mi hai colpito!” accusò Cyd
“Vaneggi! Perché avrei dovuto colpirti?!” mentì il Generale
degli Abissi
“Mah.. forse devo ancora riprendermi dalla battaglia con Dioniso… cosa
mi dicevi allora?” chiese Cyd ancora frastornato
“Abbiamo parlato a lungo, non ricordi? Ora mi spiace ma devo andare
da Hilda, ci vediamo!” e così dicendo Sorento se ne andò
via velocemente… “Io non ricordo di aver parlato con lui… -pensò
Cyd- devo essere ancora molto stanco…”
Castello Reale di Asgard, Stanza del Trono.
“Regina di Asgard, le porgo le mie più sentite scuse per come
mi sono comportato durante il nostro ultimo incontro…” disse Sorento, inginocchiato
dinanzi alla Celebrante di Odino.
Hilda era stupita e anche un po’ preoccupata… i due erano da soli nella
sala del trono: che il Marinas volesse attaccarla d’improvviso? Oppure
rapirla? Ma nonostante queste paure la Regina di Asgard rimase ad ascoltare
il Generale.
“Poseidone mi ha ripreso duramente per il mio comportamento… -continuò
Sorento- egli dice che Asgard e il Regno degli Abissi sono dai tempi mitologici
in estrema collaborazione… ne è prova la stretta collocazione geografica:
d’altronde è da qui che si accede al Regno Sottomarino!”
“Questo è vero -disse Hilda- ma mai come ora Poseidone si è
dimostrato così ambizioso e crudele… in tanti secoli di storia,
Poseidone non ha mai voluto conquistare le terre emerse! Tranne che per
una stupida contesa con Atena dell’Attica avvenuta millenni fa, ma niente
di più… se ora vuole conquistare le terre emerse e attaccare Atena,
dev’esserci un motivo… e noi non siamo intenzionati ad appoggiarlo!”
“Nel nostro ultimo incontro Poseidone mi è sembrato cambiato…
pensieroso e altrettanto preoccupato… crede che l’attacco di due divinità
contemporaneamente ad Asgard e negli Abissi non sia una semplice coincidenza…
lui pensa che dietro tutto ciò ci sia qualcuno di molto potente,
ben oltre Dioniso e Eolo…”
“E quindi?” chiese Hilda
“Ha detto di voler abbandonare le sue manie di conquista -mentì
Sorento- e le do la mia parola di Cavaliere, che è molto dura per
un dio ambizioso come Poseidone… dice che bisogna cercare collaborazione,
per difendersi da un attacco imminente di questa entità, che incombe
su tutti noi…”
Hilda era pensierosa e continuava a scrutare dubbiosa Sorento…
“Inoltre, in segno della sua volontà di trovare un’alleanza
con Asgard, Poseidone le dona quest’anello…” disse Sorento, porgendo il
bellissimo e letale anello dinanzi alla Regina di Asgard… questa rimase
stupita e immediatamente fu attratta dalla luminosità e dalle stupende
fattezze dell’oggetto…
“È un dono di Poseidone! Per un’alleanza che duri in eterno…
-continuò Sorento- su, lo provi…” e così dicendo, il Generale
degli Abissi si alzò e portò l’anello alla Celebrante di
Odino…
Hilda prese l’anello del Nibelungo tra le mani… “è… bellissimo…
non posso resistere dal provarlo…”
Attratta magicamente da quell’oggetto malefico, Hilda si mise l’anello
al dito e improvvisamente un bagliore avvolse la stanza… anche Sorento
per un attimo rimase accecato…
“Che… succede…” disse il Marinas, poi riaprendo gli occhi vide Hilda,
dinanzi a sé, completamente cambiata… il suo sguardo non era più
dolce e pacifico come quello di un tempo, ma estremamente truce e spietato…
“Bene, Generale degli Abissi, l’alleanza con Poseidone è decisa
e noi saremo pronti, ad ogni suo ordine, ad attaccare chiunque esso voglia…”
disse Hilda, con tono severo e crudele
“Bene… riferirò al mio Dio… -disse Sorento- arrivederci Regina
di Asgard…” e così dicendo uscì dalla stanza e ritornò
nel Regno degli Abissi per fare rapporto a Poseidone.
Bud nuovo Generale degli Abissi!
“Regina, c’è un pastore che vorrebbe chiederle udienza…” disse
un soldato delle truppe di Asgard a Hilda
“Non ho tempo da perdere con stupidi pastori!” urlò la Celebrante
di Odino, stizzita…
“Hilda, il pastore in questione sono io!” disse Bud, privo di Armatura
e sudicio proprio come un pastore, entrato improvvisamente nella sala del
trono…
“Ehi! -urlò il soldato- ti avevo detto di rimanere nel corridoio
ad aspettare! Non puoi entrare qui senza permesso!”
Il soldato iniziò a spingere Bud fuori dalla sala, ma subito
Hilda lo bloccò “Lascialo stare! Voglio parlare con lui…”
“D’accordo, mia regina…” disse il soldato stupito, uscendo dalla sala…
“Bud, perché sei venuto a chiedermi udienza?” chiese Hilda
“Hilda di Polaris… ho preso una decisione: abbandono Asgard, mi allontano
dalla terra che mi ha dato solo sofferenze e dolore! Ho già riposto
la mia armatura tra i ghiacci e sono pronto a partire…” rispose Bud
“Se è proprio questo che vuoi, non posso trattenerti -disse
Hilda- non posso fermare un guerriero che vuole andarsene e costringerlo
a lottare per me! Mi tradiresti soltanto e, anziché un mio Cavaliere,
saresti un avversario in più da battere! Ma ora dove andrai? Sei
proprio sicuro di voler abbandonare la tua terra? Così lascerai
morire tuo fratello!”
“Che muoia pure in battaglia! È un debole e non mi importa nulla
di lui! -rispose Bud- io vagherò per il mondo, in cerca di risposte
che questa gelida terra e voi non siete in grado di darmi! Addio!” e così
dicendo Bud scomparì nell’ombra…
Bud era innanzi al grande e spaventoso gorgo che avrebbe dovuto portare
al Regno degli Abissi…
“Il mio padre adottivo mi aveva raccontato che da qui si entra nel
Regno di Nettuno… spero non sia solo una leggenda popolare… -disse Bud
un po’ intimorito- non devo avere paura! Ahhhh!” e così dicendo
Bud si lanciò nei profondi abissi del gorgo… il suo corpo venne
sballottato qua e là tra dalle terribili correnti marine del Nord,
finché, privo di sensi, il Cavaliere non si ritrovò nel Regno
Sottomarino!
Bud si svegliò frastornato e si guardò attorno attonito…
il mare formava un cielo sopra la sua testa e, nonostante fosse a migliaia
di metri sott’acqua, riusciva a respirare e a camminare tranquillamente…
Il Cavaliere di Asgard non riusciva ad orientarsi: i fondali erano
tutti così simili… finché non vide una grandiosa Colonna
vicino a lui, e poi altre sette in lontananza… senza timore Bud corse verso
la colonna più vicina a lui…
Era la Colonna del Mar Glaciale Artico! La Colonna del prode Isaac
di Kraken!
“Una Colonna portante…” pensò Bud osservando l’enorme Colonna
degli Abissi… ma improvvisamente sentì una voce:
“Sembra che qualcuno si sia smarrito…”
Bud si voltò e vide dinanzi a sé Isaac di Kraken, protettore
di quella Colonna!
“Cos’è quell’aria stralunata, uomo del Nord? Oppure i tuoi occhi
conoscono solo acqua ghiacciata?” disse Isaac
“Vengo da Asgard, Cavaliere… sono qui per incontrare il tuo dio, Poseidone…”
rispose Bud
“Hai la lingua audace, straniero… intanto chi saresti tu per chiedere
del mio dio, omuncolo?”
“Pft… voi Generali degli Abissi siete tutti così spavaldi?”
disse irriverentemente Bud
“Io in particolar modo… e comunque con gli insetti sempre!” rispose
il Marinas
“Bene! Credo di essere nel posto giusto! Ero stanco di quelle femminuccie
di Asgard! Ora portami dal tuo dio, Generale, oppure mostrami la strada!
Sono qui per l’investitura a Generale degli Abissi!”
“Ah! Ah! Pensi che un omuncolo come te possa diventare Marine General
così facilmente?” chiese sarcasticamente Isaac. “È Sorento
di Siren ad avermi chiamato qui… ma sarà Poseidone a decidere!”
disse Bud
“No! Sarò io a decidere… -disse Isaac- non voglio far perdere
tempo inutilmente al grande Poseidone! Voglio assaggiare le tue qualità:
avremo un attacco a testa, se riterrò la tua forza degna di un Marine
ti condurrò dal mio Dio… inizia tu!”
“E sia… prendi questi: Shadow Tiger Claw!” disse Bud, lanciandosi contro
Isaac… ma questi con un movimento rapidissimo schivò il colpo senza
problemi…
“Dannazione… se solo avessi un Cloth!” pensò tra sé e
sé Bud…
“È tutto qui quello che sai fare? Ma attento, ora tocca a me:
Diamond Dust!” e così dicendo Isaac lanciò una tremenda aria
congelante contro Bud… questi incrociò le braccia per difendersi
e venne spinto qualche metro all’indietro della potenza del colpo… ma riuscì
a rimanere in piedi, immobile, nonostante le sue braccia fossero completamente
congelate!
“Attacco misero, difesa mediocre… non vedo cosa vede Sorento in te…
ma lui è comunque un fedele Generale, se ti ha chiamato qui ci sarà
un motivo… -disse Isaac- forza, seguimi! Ti condurrò da Poseidone!”
“Bene… ne riparleremo quando entrambi avremo una Cloth! Guardati alle
spalle Cavaliere!” disse Bud, seguendo senza timore il Generale del Mar
Glaciale Artico…
Pochi minuti dopo i due guerrieri avevano raggiunto il Tempio di Poseidone
e la Main Breadwinner…
“E così tu saresti Bud, il Cavaliere Ombra di cui mi ha parlato
Sorento…” disse Poseidone
“Al suo servizio…” rispose Bud, inginocchiato al fianco di Isaac dinanzi
al grande Dio…
“Ha detto che sei forte, spavaldo e ambizioso… l’uomo che cercavo…”
continuò il Dio dei Mari
“Altro non chiedo che vendetta…” aggiunse Bud
“Isaac, tu che ne pensi?” chiese Poseidone
“Sire, il ragazzo ha buoni numeri, ma non mi ha impressionato granché…
comunque vale la pena dargli una possibilità!”
“Mmm… Sorento è un buon Generale, se ti ha dato fiducia lui
voglio dartela anch’io… Bud, da ora in poi non sarà più Alcor
la tua stella guida, bensì a guidare il tuo destino sarà
il Mar Antartico!”
“La ringrazio… ne sono fiero, mio signore…” disse Bud lusingato
“Il tuo compito, come quello degli altri sei Generali, è di
difendere la Colonna portante del tuo Oceano e non farla abbattere da nessun
nemico: a tutti i costi!! Con il tempo conoscerai gli altri Generali… ora
va’, troverai il tuo Scale dinanzi alla Colonna dell’Antartico: lo Scale
della Salamandra!” disse Poseidone
“D’accordo…”
“Ora a difesa dell’Antartico vi è Tetis, la Sirena, digli che
ti mando io e che sei il nuovo Generale! Quindi ordinagli di tornare qui,
al suo solito incarico di difesa del Tempio…” ordinò il Dio dei
Mari
“Adempirò al mio compito…” rispose Bud, alzandosi e dirigendosi
verso la Colonna dell’Antartico
“Ora vai anche tu, Isaac… Quando avrò bisogno del vostro aiuto
vi chiamerò a me!”
“Certo mio Sire…” e così anche il Generale del Mar Glaciale
Artico lasciò il Tempio di Poseidone, lasciando il grande Dio dei
Mari da solo, assorto nei suoi pensieri…