Nel frattempo, al Santuario…
Mentre il traditore DeathMask di Cancer e il solitario Ikki di Phoenix
erano impegnati a combattere contro i Black Saint dell’Isola Death Queen,
al Santuario la vita trascorreva abbastanza tranquillamente…
Erano pochi giorni che Aldebaran, Ioria e Shaka erano tornati dalle
loro varie missioni e già, respirando aria di pace duratura, alcuni
Cavalieri erano partiti dal Santuario per tornare nei loro luoghi di addestramento…
Crystal di Corona Boreale aveva deciso di raggiungere il suo maestro
Camyo di Acquarius in Siberia, mentre Albione di Cefeus aveva fatto ritorno
con tutti i suoi allievi nell’isola di Andromeda… tutti tranne Shun, che
aveva deciso di restare al Santuario con i suoi amici Bronze Saint per
proteggere Atena più da vicino e, sperando, in un ritorno del suo
fratello scomparso…
Seiya di Pegasus, come tutte le mattine, si stava recando verso l’umile
dimora della sua insegnante Marin di Eagle, per salutarla e per poter mangiare
la deliziosa colazione che ogni giorno gli preparava… ma quella mattina
sarebbe stata un po’ diversa per il cavaliere di bronzo…
Seiya era ormai arrivato a metà strada, quando sentì
un urlo provenire da dietro una roccia…
“Seiya, fermati! Noi due dobbiamo combattere perché abbiamo
un conto in sospeso!”
Seiya si bloccò di colpo e vide apparire da dietro la roccia,
rapida come una vipera, la sacerdotessa guerriero Shaina di Ophiucus, anche
lei priva di Cloth, ma con il cosmo ardente e pronto alla lotta…
“Seiya! Tu hai sconfitto il mio allievo Cassios in battaglia! Lui che
doveva essere destinano a diventare Cavaliere di Pegasus! E come se non
bastasse hai sconfitto anche me, vedendo il mio volto… ora mi dispiace,
ma ho solo due scelte per vendicare l’affronto subito, e l’unica accettabile
è ammazzarti!”
Detto ciò, senza lasciare a Seiya nemmeno il tempo di rispondere,
Shaina si lanciò sul Cavaliere…
Seiya era scosso, non sapeva come comportarsi… lui non era tipo da
combattere contro una donna, ma Shaina era forte e faceva sul serio: voleva
ucciderlo veramente!
“Tisifone… che diavolo stai facendo? E’ assurdo tutto ciò!”
“Lasciami fare, Pegasus! E’ l’unica possibilità accettabile
che mi rimane!”
Detto ciò, la sacerdotessa guerriero si lanciò su Seiya
con un pugno… ma questi con grande facilità lo schivò!
“Non puoi battermi… e… e poi …siamo Cavalieri di Atena entrambi…”
“Taci! Devo farlo…COBRA INCANTATORE!!!!!”
Seiya rimase colpito e stupito… Shaina voleva assolutamente ucciderlo!
Prima che il colpo mortale di Tisifone finisse la sua corsa sul corpo
del giovane Cavaliere di Bronzo, Pegasus schivò con grande velocità
l’attacco lanciato alla velocità del suono!
“Maledetto… sei molto più veloce e forte dell’ultima volta!”
“Questo non importa! Smettiamola con questa lotta inutile!”
“Non puoi capire…”
Shaina si gettò su Pegasus, che la evitò, bloccandola
da dietro!
“Lasciami! Devo ucciderti! Lasciami ho detto!!!”
“NO! Non ti lascerò fino a quando non mi spiegherai la situazione!”
“Non c’è niente da spiegare!”
Shaina cercò di liberarsi muovendo le braccia e le gambe in
modo frenetico e Pegasus non poteva trattenerla a lungo… decise quindi
di eseguire la sua tecnica, il Pegasus Rolling Crash!!!
Lanciandosi verso l’alto, e roteando in aria, raggiungendo quasi la
volta del cielo, Pegasus e Tisifone discesero poi a gran velocità
verso il suolo!
Seiya lasciò la presa e Shaina cadde con la testa a terra… la
sua maschera si frantumò ed il sangue si mischiò alle sue
lacrime!
“Tisifone…”
“Non…non puoi capire! Solo voi uomini siete autorizzati a divenire
saint…noi donne siamo state da sempre costrette a portare una maschera
che nascondesse la nostra identità…a chiunque avesse visto il nostro
vero volto venivano lasciate due sole possibilità…”
“Due possibilità? Spiegati meglio Tisifone…”
“Tu hai visto il mio vero volto…una possibilità era quella di
ucciderti…ed io ci ho provato, ma senza riuscirci…l’altra…”
Pegasus guardava Shaina con aria tenera ma allo stesso tempo preoccupata…la
Sacerdotessa Guerriera avrebbe potuto attaccarlo all’improvviso…
“L’altra?” chiese Seiya un po’ imbarazzato
“L’altra…era quella…di amarti…”
Tisifone si gettò tra le braccia del Bronze Saint, che rimase
sbigottito ed immobile…
“Lo sento…il cosmo di Pegasus…così caldo e vasto…non potevo
ucciderti, Seiya…ma ti prego, non aumentare il mio disonore…non negarmi
la seconda possibilità che mi viene concessa!”
Shaina scoppiò in lacrime, mentre Pegasus la strinse in un caldo
abbraccio…
In quel preciso istante, Algol di Perseus, forte Cavaliere d’Argento,
si trovava a passare da quelle parti, cercando appunto la Sacerdotessa
Guerriero…
“Shaina…”
Tisifone si voltò, ripose la maschera sul suo volto, e domandò
ad Algol il motivo del suo passaggio…
“Sei stata assegnata per la prossima ora al turno di difesa delle porte
del Gran Sacerdote…”
Freddo ed insensibile, Algol tornò poi ai suoi affari…amava
segretamente Tisifone…
Nel frattempo, a palazzo, la dea Atena aveva convocato in assemblea
privata Il Grande Mur, che subito si presentò al suo cospetto, inginocchiandosi…
“Dea Atena? A cosa devo questa improvvisa convocazione?”
“Vedi Mur…ci sono due casi importanti e problematici che devono essere
risolti al più presto…”
“Di cosa si tratta, mia dea?”
“Il primo caso riguarda il vecchio Comandante della Guardia, Phaeton…”
“Phaeton…mi sembra abbia ricoperto quella carica al tempo di Arles…non
è forse così?”
“Esattamente! Devi sapere, caro Mur, che con un piccolo esercito da
lui radunato, Phaeton sta spargendo panico e terrore nei villaggi vicino
Atene…il tutto in nome mio…in nome della Dea Atena…”
“Maledetto! Dobbiamo assolutamente fermarlo! Parlerò con Shura,
attuale Comandante della Guardia, per decidere con calma chi mandare in
missione…non si preoccupi, risolveremo questo problema in breve tempo…”
“Bene…ora passiamo alla seconda situazione, simile alla prima…ma che
sono certa si potrà risolvere con un’azione diplomatica…”
“Mi dica pure…”
“Sto parlando dei Ghost Saint, capeggiati da Morgana, che furono esiliati
dal Santuario tempo fa e che attualmente si rifugiano su un’isola…”
“Conosco la leggenda, mia dea…”
“Si narra che stiano infestando i Caraibi con le loro incursioni su
navi e spiagge, ed io non posso tollerare tutto ciò! Vorrei farli
tornare al Santuario, e fargli giurare nuovamente fedeltà alla Giustizia…serve
però la persona giusta…”
“Capisco…”
In quel momento entrò in sala Shaina, che, essendo di guardia
alla stanza, aveva ascoltato tutta la conversazione…
“Dea Atena, Grande Sacerdote, mi scuso per la mia intrusione…ma non
ho potuto fare a meno che ascoltare il tutto da lì fuori…bene…vorrei
chiedervi il permesso di recarmi da Geist ed i suoi Saint per la missione
diplomatica di cui parlava prima, mia dea…”
“Tu conosci Morgana, non è forse vero?” chiese Atena
“Esatto…ci allenammo insieme qui al Santuario…e forse sono l’unica
persona in grado di convincerla a tornare qui in terra di Grecia…chiedo
quindi carta bianca per questa missione…”
“Lei cosa ne pensa, Grande Mur?”
“Con il suo permesso, affiderei la missione a Tisifone…”
“E sia…partirai appena possibile, e mi raccomando…niente sciocchezze…”
“Grazie! Porterò a termine con successo il mio compito…”
Tisifone, seguita dal Grande Sacerdote, Cavaliere d’Ariete, lasciarono
la sala…
Missione per garantire la Giustizia
Dopo un breve colloquio alla decima casa con Shura del Capricorno, Il
Grande Sacerdote decise di inviare per la missione contro Phaeton ed il
suo esercito, due Cavalieri d’Argento, Misty di Lizard e Asterione del
Cane da Caccia.
I due partirono insieme verso Tebe, dove l’ex Comandante della Guardia
era stato ultimamente avvistato…
Individuato con precisione il villaggio abitato con tirannia e dispotismo
da Phaeton, i due si imbatterono in un gruppo di soldati, che dopo qualche
minuto di discussione, lasciarono passare i due Cavalieri d’Argento.
Giunti al centro del villaggio, i due Silver si accorsero del terrore
e dello sgomento che lo spietato Phaeton aveva instaurato in quel luogo…le
finestre e le porte erano blindate, la gente scappava al minimo accenno
di movimento e tutti gli uomini, bambini compresi, lavoravano per far arricchire
il tiranno Phaeton, che dal canto suo, mangiava e beveva su una portantina,
proprio nel palazzo centrale del villaggio…
Venuto a conoscenza dell’arrivo dei due Cavalieri di Atena, il sovrano
decise di accoglierli a palazzo, domandando loro il perché di questa
inaspettata visita…
“Le tue stragi e le tue uccisioni in terra di Grecia devono terminare,
Phaeton!” disse Asterione
“Atena non può permettere tutto questo!” aggiunse Eris
“AH! AH! Stragi ed uccisioni… ma di cosa parlate? Io sono stato democraticamente
eletto comandante supremo di questa gente!” rispose Phaeton con chiara
paura in volto
“Non dire sciocchezze! Sappiamo delle scorribande dei tuoi uomini,
siamo qui per portarti al Santuario, dove il Grande Sacerdote giudicherà
le tue azioni…” replicò Asterione
“Il grande Sacerdote??? È dunque stato rieletto? Beh…non può
importarmi minimamente questa notizia… è da 13 anni che vivo una
vita lieta e spensierata e non ho intenzione di tornare indietro…”
“Lieta e spensierata per te, ma non per la gente che comandi! Maledetto…
se non vorrai seguirci… sarà la tua testa a venire con noi!” disse
con tono aspro Misty
“Non osate avvicinarvi…soldati…attaccate questi due aggressori ed uccideteli!”
Una trentina di soldati vennero chiamati a raccolta e circa 15 di loro
si gettarono contro i Cavalieri, che con semplici gesti delle mani, schivarono
i loro colpi, e con altrettanta facilità, contrattaccarono spendendo
i soldati contro delle pareti…
Il gruppo svenne, e Phaeton ordinò all’altro gruppo di guerrieri
di attaccare il nemico…
Ma questi ultimi, indecisi sul da farsi, temporeggiarono, e Phaeton
capì che la cosa giusta da fare era quella di mettersi in salvo…
Aprendo una botola segreta, il meschino traditore cercò di darsi
alla fuga, ma Asterione, avendo letto nella sua mente, aveva saputo il
suo intento, ed era riuscito a fermarlo!
“Per te è finita…Dita d’Argento!!!”
Il colpo lanciato alla massima potenza da Misty travolse Phaeton che
non ne uscì vivo…il suo regime crudele ed ingiusto crollò
insieme alla sua vita…
“Ed ora, soldati…dopo aver visto la tragica fine del vostro comandante,
cosa avete intenzione di fare?”
I soldati spiegarono che Phaeton, con la forza e con il ricatto, gli
ordinava di uccidere e conquistare, e che quindi le loro menti erano state
plagiate da quell’orrenda figura…
Pentendosi dei loro reati, i soldati seguirono i due Silver Saint al
Santuario e, con il permesso di Shura di Capricorn e del Primo Ministro,
Saga di Gemini, si unirono alle altre truppe della dea Atena.
Un’ultima missione di pace restava ancora aperta ed irrisolta…quella
delicata e pericolosa di Shaina, già partita per le isole caraibiche.