Alla ricerca di DeathMask!
Sull’isola della Regina Nera era iniziata una spaventosa caccia all’uomo:
DeathMask aveva ucciso sei Black Saint e poi era scomparso, teletrasportandosi
nel Sekishiki per recuperare le energie perdute e senza lasciare alcuna
traccia di se…
Ora Jango, disorientato e preoccupato, aveva dato ordine a tutti i
Black Saint di cercare questo Cavaliere misterioso e di setacciare ogni
angolo dell’Isola Death Queen, in maniera tale da trovarlo al più
presto e sconfiggerlo…
Erano almeno quattro ore che tutti i Black Saint cercavano DeathMask,
ma non era ancora stato trovato…
“Jango, abbiamo cercato quell’uomo misterioso ovunque ma di lui non
c’è nessuna traccia…” disse BlackHydrus
“Ma come è possibile? Deve essere da qualche parte! Non può
aver sconfitto sei nostri uomini ed essere scomparso così! È
assolutamente illogico!!!” urlò Jango, ormai spazientito…
“Mi dispiace contraddirla capo, ma è tutto molto logico -una
voce sicura e decisa apparve alle spalle di Jango- molto probabilmente
quel Cavaliere è dotato di poteri telecinetici o di teletrasporto…
si potrebbe essere teletrasportato chissà dove…” a parlare era BlackPhoenix,
esperto e potente Cavaliere Nero della Fenice.
“Cosa BlackPheonix??!!! Poteri telecinetici??! Ma solo i Cavalieri
più potenti del mondo sono in grado di utilizzarli! Possibile che
un uomo del genere sia giunto qui sull’Isola Death Queen???” chiese Jango
preoccupato…
“Potrebbe essere, capo” rispose BlackPhoenix tranquillo
“Ma per quale motivo? Perché un Cavaliere del genere sarebbe
giunto qui? Per ucciderci tutti??? -Jango era sempre più agitato-
maledizione! Bisogna subito avvertire i Black Four, solo tu e loro insieme
potrete sconfiggerlo!” urlò rivolgendosi a BlackPhoenix
“Mi dispiace –rispose questi- ma io non mi mischio a quella marmaglia…
se questo Cavaliere misterioso la preoccupa tanto, ci penserò io…
prenderò le mie Ombre di Phoenix e lo ucciderò in men che
non si dica…”
“Ma cosa dici! -urlò Jango- quell’uomo è potente! Potrebbe
sconfiggerci tutti!”
“Non si preoccupi capo… ho detto che ci penso io… -replicò BlackPhoenix-
abbia fiducia nella mia forza… io e le mie ombre lo sconfiggeremo subito…
sono uno dei Black Saint più potenti… i suoi tre scagnozzi, così
come BlackNorma e gli altri sono stati sconfitti perché erano estremamente
deboli… non erano sicuramente alla mia altezza…”
“Beh, va bene –disse Jango calmandosi- pensaci tu! Sei il mio braccio
destro, non deludermi!”
“Certo, appena quel Cavaliere riapparirà sull’Isola, ci penserò
io a sistemarlo…”
Nel frattempo altri due Cavalieri Neri, BlackEridanus e BlackHydra,
stavano finendo il loro giro di ronda, controllando tutti i luoghi in cui
il Cavaliere misterioso si sarebbe potuto nascondere… a loro due era stata
affidata la zona costiera, in cui l’aria era più respirabile e il
clima più mite…
I Cavalieri avevano controllato ogni zona e stavano per rientrare,
quando videro, in cima a un promontorio, un uomo inginocchiato a pregare
su una tomba… Aveva alla sua destra uno scrigno chiuso mentre, tra le mani,
stringeva una collana di fiori, che stava per appoggiare sulla tomba…
“Guarda! È lui!” disse BlackHydra
“Sì, non ci sono dubbi! Ha uno scrigno al suo fianco e i capelli
scuri… è sicuramente lui!” disse BlackEridanus
“Che facciamo? Andiamo ad avvertire il capo? Chiamiamo rinforzi?” chiese
BlackHydra
“Ma cosa sei matto? Così i BlackFour o qualcun altro si prenderà
tutto il merito dell’impresa! Dobbiamo sconfiggerlo noi, così avremo
gloria e prestigio assicurati!”
“Ma sei sicuro? Ha già sconfitto BlackTriangle, BlackTriangulum,
BlackNorma e l’intera guardia personale del signor Jango!” disse dubbioso
BlackHydra
“Lo so, ma stai tranquillo… noi siamo più forti! E poi non voglio
che una nostra scoperta porti merito ad altri” insistette BlackEridanus,
più convinto che mai a ricevere onori e glorie…
“Guarda, si sta movendo! Interveniamo ora!”
Il Cavaliere, infatti, finita la preghiera sulla tomba e deposta la
collana di fiori tra le due aste della croce di legno, stava scendendo
lentamente il promontorio con lo scrigno sulle spalle…
I due BlackSaint non lo sapevano ma in realtà quest’uomo non
era lo stesso che aveva sconfitto i loro compagni, quest’uomo era Ikki,
Bronze Saint della costellazione della Fenice!!
Ikki infatti, dopo essersene andato dalle Galaxian Wars, aveva deciso
di tornare sull’isola del suo addestramento, l’isola Death Queen, per rendere
omaggio alla tomba della sua amata…
Erano ormai giorni che il Cavaliere di Phoenix, nella solitudine e
pace più totale, portava fiori di ogni genere sulla tomba di Esmeralda…
Al Bronze Saint non interessavano molto le questioni di Atena e del Santuario…
lui sarebbe intervenuto solo quando il suo fratellino Shun di Andromeda
sarebbe stato in pericolo, altrimenti sarebbe rimasto per sempre a vegliare
sulla tomba della sua amata…
Quel giorno, però, Ikki avrebbe avuto, suo malgrado, alcune
sorprese inattese…
“Ehi tu! Pensavi di farla franca?” urlò BlackEridanus
“Chi siete? Cosa volete da me?” chiese Ikki
“Non ci vedi? Noi siamo due Black Saint! Il mio nome è BlackEridanus
mentre quello al mio fianco è BlackHydra! Siamo venuti a vendicare
i nostri compagni che hai ucciso!”
“Che cosa???” chiese Ikki disorientato
“Non fare il finto tonto con noi! Credevi di scamparla rifugiandoti
qui? Ma oramai ti abbiamo trovato e ora ti daremo la morte che meriti…”
disse BlackEridanus
Ikki non sapeva di cosa stessero parlando i due Black Saints, ignaro
delle stragi che DeathMask di Cancer aveva commesso…
“Ma di che parlate? Lasciatemi in pace!” replicò prepotentemente
Phoenix
“AHAH! Non ti salverai, pivello! Porteremo la tua testa a Jango e lui
ci darà una ricompensa!”
“LASCIATEMI IN PACE!!!”
Ikki si voltò di scatto e con le sue Ali della Fenice spazzò
via BlackEridanus, che roteò in aria per due o tre volte per poi
cadere prepotentemente al suolo…
<E’ forte come si diceva…> pensò tra sé e sé
BlackHydra
“Coff…coff…maledetto…sei forte…ma le tue uccisioni terminano qui! Attacchiamolo
insieme Hydra!”
“D’accordo!!!”
I due Cavalieri Neri si lanciarono sul potente Bronze Saint, il primo
con i suoi numerosi tentacoli elettrici, il secondo con i suoi artigli
avvelenati!
Ikki, privo della protezione della sua Armatura, subì molte
ferite, le sue braccia grondavano sangue, mentre il suo corpo risentiva
ancora delle potentissimi scariche elettriche lanciate dal Saint della
Medusa Nera!
In difficoltà, Phoenix decise di far affidamento al suo cloth
dell’Araba Fenice, che fuoriuscì luccicante dal suo box e
si installò sul suo corpo, dandogli nuova forza!!!
“Ma…tu sei …Ikki di Phoenix! Colui che portò via dall’Isola
della Regina Nera la Sacra Armatura della Fenice!” disse stupito BlackHydra
“Avresti dovuto accorgertene prima…ora non avrai nemmeno il tempo di
respirare!!!” rispose freddamente Ikki
Nel frattempo, nel rifugio di Jango, BlackPhoenix ed i suoi scagnozzi,
le ombre Nere della Fenice, stavano guardando all’orizzonte, quando all’improvviso,
Phoenix Nero sobbalzò!
<Conosco questo cosmo…>
Anche Jango sopraggiunse sul luogo…
“Ehi! Hai sentito che cosmo? Eppure mi sembra di averlo già
sentito…”
“Sì…ma non si preoccupi, capo, ci penserò io a sistemare
la situazione…parto immediatamente con le mie ombre e mi reco sulla zona
costiera!” disse Phoenix Nero
“Bene…ma stai attento…quell’uomo è estremamente potente…”
Detto ciò, la controparte malvagia di Ikki e le sue ombre malvagie
e sanguinarie partirono per la zona costiera, dove BlackEridanus e BlackHydra
stavano già affrontando il nemico!
“E’ giunta la vostra fine! ALI DELLA FENICE!!!”
I Cavalieri Neri vennero nuovamente travolti dal colpo infuocato e
dalle calde raffiche di vento lanciate dal Saint della Fenice e caddero
al suolo!
Il Saint della Medusa Nera morì sul colpo…non essendo riuscito
a sopportare l’effetto devastante dell’attacco del più forte tra
i Cavalieri di Bronzo!
“Bastardo! La pagherai…” disse terrorizzato BlackHydra
“Ti sbagli! Sarai il prossimo!”
In un altro solo colpo, Ikki si sbarazzò anche del secondo Black
Saint, e poté dunque riprendere la preghiera alla sua amata Esmeralda…
Ma proprio in quel momento, una voce catturò la voce del Cavaliere
della Fenice…
“Ikki di Phoenix! Non pensavo fossi tu…il mio diretto avversario!”
Ikki si voltò e vide numerose ombre con un armatura molto simile
alla sua, ma completamente nera…tra la massa, un cosmo spiccava sugli altri…era
quello di BlackPhoenix!!!
“Cavaliere della Fenice! Traditore del nostro capo Jango… non sapevo
fossi tu ad aver ucciso tutti quei Black Saint! Ma ora la pagherai molto
cara…”
“Non so di cosa stai parlando, Cavaliere Nero! Vaneggi…” rispose Ikki
con gli occhi chiusi.
“Hai ucciso ben otto di noi…ma la tua fine è prossima… Ombre
di Phoenix! ATTACCATE!!!”
Le quattro ombre disposte a difesa della Fenice Nera si scagliarono
contro Ikki, ma questi schivò senza alcun problema l’attacco poco
efficace scagliato dal gruppo di Cavalieri Neri!
“Avete fatto male a mettervi contro di me! ALI DELLA FENICE!!!!”
Con una raffica di vento infuocato, Phoenix riuscì a colpire
a piena potenza due delle quattro ombre che avevano osato attaccarlo… i
due sventurati si schiantarono contro una roccia… le loro Nere Armature
andarono in pezzi ed i loro corpi giacquero al suolo…
“Maledetto! Come diavolo hai potuto?” dissero le altre due ombre, lanciandosi
a tutta velocità contro il Cavaliere di Bronzo… ma Ikki, con un
altro dei suoi terribili colpi, li travolse, spegnendo il loro soffio vitale
per l’eternità… BlackPhoenix era ormai solo contro il suo doppio!
“Sei rimasto solo BlackPhoenix… speri ancora di potercela fare?”
<Come posso vincerlo…> pensò tra sé e sé il
Cavaliere Nero
“Preparati Ikki! Subirai ora il colpo più pericoloso della Fenice
Nera… PHOENIX DEMON GENMAKEN!”
Phoenix Nero si lanciò verso il suo avversario, pronto a colpirlo
con un poderoso pugno psichico che avrebbe bloccato i muscoli del Cavaliere
di Bronzo, ma Ikki, ben consapevole della sua bravura sulle tecniche mentali,
svanì per ricomparire a pochi metri…
“Ma cosa???”
“Lento ed impreciso… la tua tecnica è molto simile alla mia…
ma ora vedrai come si lancia un vero FANTASMA DIABOLICO!!!!”
BlackPhoenix rimase immobile, incapace di reagire, cosicché
Ikki poté trafiggere la sua mente con il suo colpo migliore…
Nella mente del Cavaliere Nero, miriadi di scheletri assassini e di
ombre nere come la pece si uccidevano tra loro…
<Ma…ma dove sono???>
Uno scheletro gli si avvicinò e, sorridendo, gli perforò
il petto, strappandogli il cuore con la mano… poi lo stritolò, frantumandolo
in migliaia di pezzi…
Altri scheletri gli bloccarono le gambe dal basso, trascinandolo verso
l’ignoto…
<La sua mente è in preda alla paura… è un anticipo
dell’Ade che gli spetta…> rifletté Ikki
Il Bronze Saint stava poi per lasciare il campo di battaglia, quando
una risata lo fermò!
“AHAHAH… AHAHAH… un anticipo dell’Ade, Phoenix? Non ti sei accorto
in che razza di luogo siamo costretti a vivere? AHAHAH! Grazie del viaggio…
ma ora tocca a te morire!”
Il Cavaliere Nero si gettò nuovamente sul nemico e questa volta,
forse per via della determinazione o della rabbia, riuscì a colpire
con il suo temibile attacco psichico Ikki!
Questi subito si ritrovò avvinghiato e strangolato da una gigantesca
Fenice Nera…
Ikki aveva i muscoli completamente paralizzati e faticava a respirare…
nonostante provasse in tutti i modi a liberarsi dalla stretta assassina
del BlackSaint, non riusciva a trovare una soluzione…
<Non posso lasciarmi sconfiggere così… devo reagire!>
“Ma che diavolo???”
Dal corpo di Ikki una luce abbagliante fuoriuscì! Era il caldo
e rilucente cosmo della Fenice, grazie al quale il Cavaliere di Bronzo
riuscì a liberarsi dalla morsa strettissima della Fenice Nera!
“Hai davvero superato ogni limite! ALI DELLA FENICE!!!!”
Incapace di difendersi, BlackPhoenix venne travolto e venne scaraventato
contro una roccia!
Il Cavaliere Nero della Fenice era morto… Ikki guardò il suo
corpo esamine dell’avversario con aria di superiorità ma, proprio
in quell’istante, vide rialzarsi due Ombre di Phoenix alle sue spalle…
“Credevi di averci sistemato… ora vendicheremo il nostro capo!”
Le Ombre di Phoenix sembravano rinvigorite e i loro cosmi ardevano
di nuova forza…
“Ombre di Phoenix… io non ho ucciso nessun Cavaliere Nero, se non quelli
che mi hanno attaccato, quindi ora tornatevene dal vostro capo e lasciatemi
pregare sulla tomba di Esmeralda in pace!”
“Mai! Adesso ti uccideremo!” replicarono i due Cavalieri Neri
Ma Ikki era stanco di combattere e, volendo evitare nuovi scontri,
decise di teletrasportarsi lontano…
Così le due Ombre di Phoenix, vedendo svanire Ikki tra le loro
mani, decisero di ritornare dal loro capo Jango, per fare rapporto circa
la loro missione…