DODICESIMA CASA
Ares si era rialzato dopo essere stato colpito dalla freccia di Aioros,
era furibondo e voleva concludere il combattimento al più presto.
"Un dio può tutto, niente è impossibile per me, tutto
ciò che voglio lo ottengo" afferma Ares rispondendo ad Aioros che
si chiedeva come mai si fosse ripreso tanto presto.
"Maledetto,che per la tua sete di potere rinneghi tutto..." lo accusò
Aioros, che poi si rivolse ad Adone: "proteggi Atena se dovessi morire...".
Adone tuttavia non era d'accordo: "Aioros.... facciamo l'opposto....
Io affronto ares e tu proteggi atena!".
"La tua sete di vendetta è tale da voler affrontare Ares da
solo?" chiese perplesso Aioros.
"Atena è la tua dea..... sei tu che devi proteggerla..." rispose
Adone, e poi io non ho ancora nemmeno subito un attacco, ci penserò
io a massacrarlo!".
"Adone per te ho riservato una morte molto dolorosa" disse Ares pronto
allo scontro.
"ARES FATTI SOTTO; ATTACCA SOLO ME SE HAI IL CORAGGIO!" gridò
Adone intenzionato a dare il tutto per tutto pur di vincere.
"Non sprecherò le mie forze per uccidervi uno a uno, con la
mia potenza vi travolgerò tutti insieme, ma lasciando Atena come
dessert finale" rispose invece Ares che non vedeva l'ora di terminare lo
scontro.
Aioros era dubbioso, forse non aveva piena fiducia in Adone dato che
Ares era troppo forte: "Attento Adone non deve morire un'altro cavaliere...per
questa stupida guerra".
"CODARDO! ATTACCA SOLO ME SE HAI IL CORAGGIO!" gridò nuovamente
Adone, "vediamo chi di noi due è più forte e merita l'amore
di Afrodite".
"Zitto essere inutile, come osi rivolgerti così a un dio" lo
interruppe Ares furibondo.
"Tu non sei il mio dio e posso rivolgermi a te come voglio!".
In realtà Ares non aveva intenzione di attaccare un cavaliere
alla volta e avrebbe diretto il suo colpo anche contro Atena, nonostante
fosse ancora priva di sensi.
"Sei ignobile!" gli disse Aioros disgustato, mentre Adone si preparava
a difendersi utilizzando di nuovo l'armatura di Mirra, avvolgendo se stesso
con dei rami molto fitti.
Il colpo di Ares fu terribile, il night shade era potentissimo e distrusse
l'armatura di Aioros, il quale tuttavia riuscì a proteggere Atena,
svenendo per il colpo subito.
Anche Adone ricevette parecchi danni e la sua armatura si ruppe in
alcuni punti, tuttavia l'uomo era ancora in piedi anche se indebolito dalla
forza dell'attacco.
"Ares... la tua potenza è davvero sovraumana ma io sono più
forte di te e ti sconfiggerò!" disse con un fil di voce.
Atena si riprese e si rialzò, guardandosi intorno. "Che succede,
a che punto siamo?" chiese.
"Ora ucciderò Ades, dea Atena" affermò Adone molto sicuro
di se.
Dalle sue mani uscirono moltissimi rami che intrecciandosi tra di loro
formarono un grande tronco, diretto contro Ares, i rami di mirra!
Ares creò un potente muro divino che respinse l'attacco, riversando
tutto il colpo sullo stesso Adone che venne colpito senza riuscire a evitarlo
e svenne.
Mentre era privo di sensi Adone sognò Afrodite e ricordò
le scene e i momenti del loro amore. Ricordò il giorno dell'investitura
a beauty saint, il suo primo incontro con la dea. Ricordò poi il
loro primo bacio, poi rammentò il momento in cui Ares lo scoprì
e lo uccise, seppellendolo sotto un albero di mirra.
Quindi spinto dall'odio verso il dio Ares Adone si riprese.
"Maledetto ares, dimenticavo che i colpi lanciati contro un dio tornano
indietro, ma giuro che la prossima volta ti colpirò a morte!" disse
con disprezzo, poi si rivolse alla dea: "Atena.... ora combatterò
per voi e sconfiggerò Ares".
"Adone ti sosterrò in quesgta tua grande impresa..." disse la
donna.
Ares espanse il suo cosmo, questa volta però Adone lo guardava
dritto negli occhi, non aveva paura.
Atena fece la stessa cosa e lo scudo della giustizia rinaque dalle
ceneri e fu di nuovo a sua disposizione. "Adone la giustizia non morirà
mai..." disse la dea.
"Ah ah ah ares... con lo scudo riparato non riuscirai più a
fare nemmeno un danno ad Atena!" disse Adone ridendo, convinto di avere
la situazione in pugno.
"Dalle ceneri la mia difesa ritemprata impedirà il raggiungimento
dei tuoi fini" disse Atena mostrandogli lo scudo.
"Quello scudo vale come un collage di mentine succhiate" scherzò
Ades che era convinto di poterlo distruggere come aveva fatto poco prima.
"Adone e Aiolos preparatevi a ricevere un bel Night Shade, dopo questo
colpo correrete dalla mamma vedrete!".
Improvvisamente Adone ebbe un'idea: "Atena difenda lei aioros.... gli
lanci il suo scudo! Io posso farcela da solo!".
"Ottima idea Adone..." rispose Atena mentre lanciava il suo scudo verso
Aioros.
"Sono io la responsabile della vita dei miei saints e intendo far ogni
cosa in mio potere per salvarti Aioros!".
Il cavaliere afferrò prontamente lo scudo e si preparò
alla difesa.
Il colpo psichico di Ares fu molto forte, lo scudo di Atena rotolò
a terra e Aioros perse i sensi, stordito per il terribile colpo. Per sua
fortuna riuscì a rialzarsi dopo poco anche se era stremato.
Contemporaneamente anche Adone subì il colpo, la sua difesa
di rami venne neutralizzata e parte dell'armatura si spezzò ma il
cavaliere, pur sanguintante, rimase in piedi.
"Aioros.... sei un nobile cavaliere ma ora devi sconfiggerlo, sta a
te attaccare!" disse Adone al cavaliere che era stato appena curato da
Atena e aveva ripreso le forze.
Aioros propose un attacco combinato, forse unendo le forze sarebbero
riusciti a vincere.
"E' troppo forte" disse, "solo unendoci possiamo vincere!".
"Unirci, non so..." rispose Adone evidentemente dubbioso "non mi piace
unirmi a un saint di atena... anche se sei molto forte voglio sconfiggere
ares da solo!".
"Adone non essere orgoglioso....ho bisogno del tuo aiuto..." lo supplicò
Aioros che sapeva di non avere molte speranze contro Ares da solo.
"Non voglio lanciare un colpo assieme a te... voglio ammazzare ares
da solo!" ribadì Adone che era convinto di poter vincere senza aiuti
esterni.
"Adone te ne supplico..." insistette Aioros, quando una voce lo interruppe,
era Dauko che estrasse la freccia d'oro dal muro e la lanciò al
cavaliere.
"Dauko finalmente la rivedo!" disse rincuorata Atena.
"Uh.... e chi è questo vecchio?" si chiese Adone guardando Dauko,
"ha un cosmo interessante...".
"E' l cavaliere più anziano e saggio, nonchè potente..."
gli rispose Atena.
"Maledizione, un altro guastafeste!!" disse Ares che non vedeva di
buon occhio l'arrivo di un altro avversario.
Aioros era quindi pronto a scoccare la freccia, incitato da Adone:
"Cavaliere... ora non dovremmo più combinare... con questo terzo
lancio di freccia sono sicuro che sconfiggerai Ares!".
Aioros non era molto continto, avrebbe preferito un attacco combinato,
ma anche Dauko lo convinse a tentare: " Vai Aioros.. compi il destino..
scocca la freccia e la vittoria sarà per Athena !! "
"Lancia la freccia..." insistette Adone "se Ares non morirà
neanche con questo attacco sarà meglio, così gli darò
io il colpo finale!".
"Anche se perirò, arriveranno Fobos ed Enea che ve le suoneranno
di santa ragione!!!" affermò Ares che tuttavia era convinto di riuscire
a sopravvivere nonostante dovesse combattere con così tanti avversari.
"Ares la tua illusione di conquista finisce sotto il segno del sagittario!"
disse Atena confidando nella forza del suo cavaliere, che era pronto a
colpire.
"Forza, Aioros, credi in te e sconfiggi Ares.... se poi voi lasciarmi
il colpo di grazia...." lo incitò nuovamente Adone,Atena gli fece
eco "Micene il destino mio e del mondo e nel tuo arco sacro...".
Aioros scoccò finalmente la freccia mentre Ares rispose con
il suo potentissimo night shade. Atena lanciò il suo scudo in modo
da proteggere il cavaliere dal colpo di Ares, che invece venne colpito
in pieno volto dalla freccia d'oro.
Il dio cadde a terra, grondando di sangue dalla fronte, ma era ancora
vivo.
"Bene bene.... vorra dire che il colpo di grazia dovrò darglielo
proprio io..." affermò divertito Adone.
"Ares rinuncia ..... non puoi vincere..." disse Atena mentre Aioros
cadde a terra stremato, aveva compiuto il suo dovere.
"Siete solo dei maledetti che sono potenti solo quando sono in tanti!!"
gridò Ares furibondo mentre si toccava la fronte.
"Ares non è nei miei intenti portare la morte, nemmeno ad un
nemico, ti prego rinuncia alla lotta!" disse Atena che era ansiosa di porre
fine alle ostilità.
"Ares non abbiamo mai combinato, ti abbiamo sempre attaccato da soli,
quindi non osare offenderci! abbiamo dimostrato la nostra superiorità
e ora ti ammazzerò con un colpo finale!"
ribadì Adone, pronto ad attaccare il nemico per l'ultima volta.
"Aioros maledetto cavaliere per ciò che hai fatto meriti solo
morte!!" minacciò Ares che aveva un forte desiderio di vendetta.
"Micene non ti preoccupare, adesso sarò io a prendermi cura
di te" disse Atena per confortare il suo cavaliere, ormai stremato.
"Ma che poveretto sempre a fare affidamento sulla sua dea" disse Ares
prima di lanciare il suo night shade.
Adone preparò la sua armatura di mirra, sperando di potersi
difendere senza subire troppi danni, mentre Atena coprì se stessa
e Aioros con lo scudo.
Il colpo non fu troppo forte e Adone rimase in piedi, perdendo solo
qualche pezzo dell'armatura, mentre Atena perse il suo elmo divino ma non
subì altri danni.
Dauko intanto assisteva alla scena, ma decise di non intervenire.
Adone era intenzionato ad uccidere Ares, estrasse la sua spada dal
fodero e corse verso il dio, per colpirlo.
Il muro difensivo di Ares era impenetrabile, la spada si spezzò
e andò a conficcarsi nel collo di Adone.
"Maledetto.... possibile che nn riesca a compiere la mia vendetta...."
disse Adone evidentemente sopreso per l'esito del suo attacco.
"Adone tu non riuscirai mai a darmi il colpo di grazia" disse Ades
mentre Adone si estraeva la lama dal collo e nonostante fosse indebolito
rimase in piedi.
Era il turno della dea Atena, pronta a colpire con il suo scettro divino.
Ares non era per niente intimorito e si preparava a contrattaccare,
come aveva sempre fatto.
Atena lanciò una sfera di energia potentissima che fu inizialmente
bloccata dal muro difensivo di Ares, tuttavia la sfera lentamente lo superò
fino a conficcarsi nel petto del dio della guerra.
"Maledette Atena... com'è possibile che io, il dio della guerra
muoia.... maledetti..." disse Ares con un filo di voce, capendo che ormai
non c'era più niente da fare e aveva perso.
Adone a quel punto si avvinò per infierire sul corpo di Ares,
quando Atena lo fermò: Adone fermo! non infierire!!".
"Deve morire sfigurato, è ciò che si merita." disse Adone
accecato dall'ira nei confronti di Ares.
"Adone non infierire se non vuoi che il tuo corpo accompagni quello
dia res nella valle della morte!" gli disse la dea perentoriamente.
Adone si ritrasse, ormai la tanto sospirata vittoria era arrivata.
Death Mask