DODICESIMA CASA
Erano le quattro del pomeriggio ad Atene... il sole si faceva sempre
più cocente e un caldo palpabile avvolgeva le colline del Santuario.
All'interno della XII casa, il piccolo Kiki, stanco per le avventure vissute,
dormiva aggrappato supino sopra il cloth-box di Sagitter, che per tante
ore aveva portato sulle spalle, custodendolo con cura. Saori era in piedi
vicino allo scrigno e guardava amorevolmente il piccolo bambino sonnecchiare,
alla sua destra Shun e Ikki studiavano la tattica migliore da adottare
contro Ares, ma sembrava che l'unica soluzione fosse combattere fino alla
fine.... il vecchio maestro Dauko, invece, era in piedi dinanzi l'entrata,
con lo sguardo rivolto verso la XI casa, preoccupato per il destino di
Shaka e Camus; il suo allievo Misty lo scrutava.
Ad un tratto un cosmo potentissimo avvolse tutto il santuario.... un
cosmo così potente da poter essere paragonato a quello di Atena
e Ares.
"Ma di chi è questo cosmo straordinario?" si chiesero Shaina,
Marin e Docrates durante la loro corsa verso VIII casa.
"Ma questo... non può essere... DOVEVA ESSERE MORTO!" urlò
Ares furioso... Adone e Enea si guardarono stupiti "Non può essere
lui.... - aggiunse Fobos - non può essere NETTUNO!"
Rapidamente, Dauko rientrò nella XII casa seguito da Misty:
"Ma di chi è questo cosmo? E' sicuramente di un dio potentissimo!"
I restanti cavalieri non fecero neanche in tempo a rispondere che i
loro cloth iniziarono a tintinnare vorticosamente.
Kiki si svegliò d'improvviso poichè lo scrigno sotto
la sua pancia iniziò a vibrare fortemente. Inaspettatamente lo scrigno
si aprì e Kiki cadde all'indietro, i cloth di Ikki, Shun, Atena
e Misty continuavano a risuonare sempre più forte, perfino il cloth-box
di Leo e le armature semidistrutte di Pisces, Cancer e Pegasus risuonavano
fortemente, soprattutto quella di Pegasus e lo scrigno di Leo risplendevano
di una luce più forte.
Lentamente il gold-cloth di Sagitter uscì dal suo scrigno, tutti
i santi e Atena guardavano attoniti.... improvvisamente..... CLANK-CLANK!
In un bagliore accecante la gold-cloth si divise, chi sarebbe
andata a vestire? Kiki era troppo piccolo e Dauko troppo vecchio, Ikki
invece aveva a sua disposizione la cloth di Aioria. Quando Dauko aprì
gli occhi rimase di sasso....
"Micene... tu ???"
Saori, Shun, Ikki, Misty e Kiki guardarono il saint dinanzi ai loro
occhi, nessuno di loro lo aveva mai visto, anche se il suo cosmo sembrava
familiare.
"Cos'ha detto maestro? Questo Saint sarebbe il mitico Micene di Sagitter???"
Lo stesso Aiolos aveva la faccia stupita e si guardò e riguardò
le mani, come se non credesse di essere vivo.
"E' vero..” disse Atena “nonostante fossi un infante ricordo il suo
cosmo... è lui, è certamente il mio salvatore... AIOLOS DEL
SAGITTARIO!"
La prima azione di Aiolos, dopo 13 anni di buio, fu quella di inginocchiarsi:
"Mia dea... è cresciuta... allora il mio ultimo sforzo non è
stato vano!"
Tutti i cavalieri si guardarono attoniti, nessuno di loro aveva mai
visto Aiolos ma chiunque conosceva la leggenda di quel cavaliere. Saori
allungò la mano e alzò Aiolos:
"Cavaliere, sono io che devo inchinarmi a voi... voi mi avete salvato
la vita 13 anni fa...."
Aiolos ne era lusingato.
"Aiolos, sono passati tanti anni.... ma chi o cosa... ???" disse il
vecchio maestro avvicinandosi al redendivivo, Misty, Ikki e tutti gli altri
osservavano ammutoliti.
"Non ne ho idea, vecchio maestro.... ricordo solo che d'un tratto,
dopo anni di vuoto mi sono svegliato e ho sentito il mio cosmo sollevarsi
da terra.... anzi ho sentito del ghiaccio spaccarsi sopra la mia pelle
e dall'alto ho visto 7, forse 8 cavalieri che non conosco donarmi il loro
cosmo... ero stupito e non sono riuscito a capire chi fossero.... però
in quel lago ghiacciato, purtroppo, ho visto anche tanti visi noti."
"Lo so aiolos, lo so.... ti trovi nel bel mezzo della guerra sacra
tra Atena e Ares e molti cavalieri purtroppo sono morti, perfino tuo fratello.....
" disse Dauko, Aioros rivolse lo sguardo verso il cielo "Ma devo capire
chi ti ha resuscitato...."
"Credo sia stato Nettuno... “ disse Saori “Il cosmo che abbiamo percepito
poco fa era sicuramente il suo.... era caldo e avvolgente come un fuoco
ma allo stesso tempo profondo e freddo come l'acqua dell'oceano."
"NETTUNO? Ma perchè proprio lui?" disse Ikki.
"Nettuno è stato attaccato e sconfitto da Ares e i suoi figli....
forse ha voluto vendicarsi in questo modo..." disse Saori. Aiolos stentava
a riconoscerla, l'aveva lasciata che era un neonato e ora era una donna,
se non fosse stato per il cloth divino e il cosmo, Aiolos non l'avrebbe
sicuramente riconosciuta.
"Mia dea,” disse Aiolos “io non ho idea perchè sia stato resuscitato,
ma ora devo vendicare la morte di mio fratello e difendere Atena a tutti
i costi!!"
"Ben detto Cavaliere, meriti la fama che hai... impediremo a chiunque
di ferire Atena!" disse Ikki. Kiki stampò sul viso un sorriso a
36 denti e con una faccia buffa disse "Sì-sì...". Tutti per
un momento risero.
"Seiya sarebbe stato contento di vederti...." disse Shun con un velo
di malinconia, Ikki e tutti gli altri abbassarono lo sguardo, pensando
ai tanti caduti.
"Non dobbiamo pensare al passato... quello che conta è che ora
abbiamo un aiuto in più nella lotta contro Ares!" disse Misty, cercando
di rincuorare un pò tutti.
"Bene cavalieri....” disse Atena “Dauko, tu sei l'unico a conoscere
Aiolos personalmente, raccontagli la situazione attuale... dobbiamo studiare
una buona strategia contro Ares al più presto...." detto ciò
Dauko si ritirò con Aiolos, mentre gli altri cavalieri iniziarono
a parlare dell'accaduto.
UNDICESIMA CASA
Nel frattempo, Shaka correva lungo le scale della XII casa e si era
più volte fermato a causa dei nuovi cosmi che apparivano: "Non riesco
a capire cosa stia succedendo... ma ora l'importante è fermare Camus
e recuperare il cloth di Dragone...."
Camus era già arrivato nella sua casa, il sole batteva forte
e a lui non piacevano le alte temperature, aveva percepito anche
lui i nuovi cosmi, ma ora l'unica cosa che lo preoccupava era Shaka della
Vergine, il cavaliere della VI casa ormai era giunto alla sua casa e Camus
lo guardava dal basso correre verso di lui.
"Camus.... "
"Ancora tu, Saint della Vergine?" interruppe seccato.
"Ho bisogno di chiarimenti.”
"Alla dodicesima casa credevo di essere stato molto esplicito, non
mi sento in dovere di chiarire nulla...”
"Non me ne andrò fino a quando non sarò sicuro dei tuoi
intenti! Devo proteggere Atena non posso permettere che nulla vada storto!”
"Hai preso il Cloth del Dragone?”
"Sì... ma non mi interessa questo ora... il mio istinto
mi dice che dovrei ucciderti, perchè tu non sei mai stato un cavaliere
totalmente devoto ad Atena...”
"E tu lo sei mai stato?”
"Camus, sono disposto a tentare di recuperare uno dei tuoi allievi
in un futuro non troppo lontano, ma devo essere sicuro che tu sia dalla
nostra parte...”
"Cavaliere, non vedi che ho cose più importanti da fare, abbi
rispetto per la morte di questi cavalieri!”
Camus non sembrava per niente interessato al discorso di Shaka; infatti,
per tutta la discussione, guardava dappertutto tranne che negli occhi di
Virgo, che sarebbe dovuto essere un suo compagno di battaglia.
“Camus....non mi stai ascoltando...anche a me premono i tuoi cavalieri...ma
a te non preme la vita di Atena. Se non vieni con me ti ucciderò...qui
...ora!!! La tua mente potrebbe essere posseduta da Ares che ti potrebbe
usare contro Atena, non posso rischiare!”
"Cavaliere, mi stupisco, sai benissimo che una lotta tra noi due non
gioverebbe a nessuno.”
“Sbagli....sarebbe un possibile avversario in meno, dato che tu non
vuoi essere dei nostri.”
"Creerebbe solo più caos, ma se questa è la tua volontà,
allora rivolgi i tuoi colpi contro di me... io non reagirò, così
si saprà chi è il vero Shaka!”
"Mi dispiace...ma devo farlo...per il bene di Atena....ti ho fatto
rinascere una volta... e ti farò tornare da dove ti ho recuperato!”
"Colpiresti un avversario inerme?”
"Camus... il vero Shaka è disposto a rischiare la propria vita
per salvare Atena... non ho mai fatto mistero di questo... mi hanno insegnato
a difendere la mia dea ad ogni costo!”
"E' un atto da Saint di Ares, non di Atena!”
"Camus... le tue parole non mi toccano... stai raggirando il tema principale,
tu sei con noi....o contro di noi....”
Ad un tratto, Camus, che finora sembrava tranquillo e senza emozioni,
ebbe un attacco d'ira. Era stanco delle insistenze di Shaka: non voleva
assolutamente chiarire i suoi dubbi e non era più disposto al dialogo:
"LASCIA LA MIA CASA... LASCIAMI SOLO CON I MIEI ALLIEVI!!!”
"Preparati a morire!"
"Shaka, ascoltami, torna da Atena, valla a proteggere e portale questo
messaggio: le affido i miei allievi... e ora lasciami solo.”
"Camus... forse non hai capito... ti devo uccidere... questi piagnistei
di certo non sono degni per un cavaliere...la tua psiche è distrutta...
sei una preda troppo facile per Ares...”
"Shaka della Vergine, ti fidi di me?”
"Vorrei dirti di sì... ma il tuo passato, e tu non lo puoi negare,
mi impone di NON fidarmi, ricordati che da morto non potrai salvare i tuoi
cavalieri... da vivo ci sono più possibilità. Io conosco
bene il mondo che tu rivedrai tra poco per l'ennesima volta...”
"Torna da Atena... e fidati di me...”
"Non posso fidarmi…” disse tristemente Shaka.
"Lasciami finire quello che sto facendo... Ma se vuoi colpirmi ora
sarebbe più infame delle viltà!"
Nonostante tutto, Shaka non riusciva ancora a capire che Camus non
voleva tradire Atena, anche se, per ignoti motivi, si stava comportando
misteriosamente... Shaka era sceso alla undicesima casa con lo scopo di
chiarire la situazione e riportare Camus alla dodicesima casa, ma ormai
la discussione non prometteva nulla di buono...
Nel frattempo, Camus prese i cadaveri di Crystal e Hyoga, ancora perfettamente
integri, e creò una bara di ghiaccio, in cui li racchiuse entrambi.
I suoi amati discepoli sarebbero rimasti per sempre alla undicesima casa
e nessuno avrebbe disturbato il loro sonno eterno... il tempo non avrebbe
intaccato i loro corpi, in quanto il ghiaccio li avrebbe difesi da tutto.
Camus stava versando qualche lacrima, mentre pensava alla triste sorte
dei suoi allievi, quando Shaka interruppe la sua cerimonia:
"Non posso credere che non ti curi minimamente delle sorti del mondo...
il mondo che i tuoi due allievi si sono impegnati di salvare! Il mondo
per cui i tuoi allievi sono morti e in cui credevano sopra ogni altra cosa!"
"Shaka, se hai rispetto per la morte e per me, ti prego di lasciarmi
solo con i miei due alievi."
"Io ho rispetto di una sola cosa... Ho rispetto per la Dea Atena! Tu
stai utilizzando i tuoi poteri per fini personali... non ti interessi delle
sorti dell'umanità... per questo non meriti di vivere!"
Shaka si ricordò degli sforzi fatti per resuscitare Camus...
Era stata solo fatica inutile! Pensò a Dauko... era stato proprio
lui a chiedergli di riportarlo in vita. Se Shaka avesse ucciso Camus, come
avrebbe potuto annunciare ad Atena e Dauko una simile notizia? Ma ormai
era tardi per questi pensieri... Shaka aveva già preso la decisione
definitiva!
"Camus... sei pronto a morire? Addio! Rikudourinne!"
"Shaka della Vegine... colpiresti un uomo inerme?"
"Sono disposto a colpire un uomo inerme... se quest'uomo è così
stolto da, non solo rifiutarsi di proteggere la dea che gli ha donato un
armatura e lo ha investito a cavaliere, ma di rifiutarsi persino di salvare
i propri cavalieri..."
Shaka concentrò una sfera di energia, poi sollevò un
braccio... Camus non tentò neppure di schivare il colpo, ma si limitò
solo a proteggersi con il cosmo, ma non ci riuscì: fu subito scaraventato
in uno dei sei mondi di Ade!
Shaka aspettò un attimo, prima di andarsene via con il cloth
del Dragone: voleva controllare dove sarebbe finito Camus.
Il Cavaliere dell'Acquario precipitò nel "mondo degli umani",
destinati a esser preda delle loro stesse emozioni.
Death Mask e Fenics