SEKISHIKI
Seiya si trovò improvvisamente catapultato in una dimensione
a lui sconosciuta. Il cielo sopra di lui era nero, l’aria irrespirabile,
e intorno a lui solo delle spoglie colline senza neanche un filo d’erba.
La sua attenzione fu immediatamente richiamata da un rumore di passi alle
sue spalle, quando si girò non credette ai propri occhi: un’interminabile
fila di anime, dal volto inespressivo, si avvivavano verso una sorta di
burrone, nel quale si lasciavano cadere passivamente. Egli era senza parole.
"Leccapiedi!" disse Death Mask, che nel frattempo lo aveva raggiunto.
“Ma… ma dove siamo?” chiese sconvolto Seiya “lurido verme dove mi hai
portato? Dove sono gli altri?”
"Siamo nel SekiShiki. Vedi tutta quella gente? Riconosci qualcuno?"
Seiya si rigirò verso quella paurosa fila di anime "ehi!! Ma
quelli non sono i Saints che hanno combattuto contro di voi?!?!?”
“Ahahah, infatti! Tra loro ci sono anche i tuoi amici cavalieri di
bronzo: Hyoga, che stato sconfitto da Aprhodite! E Sirio che ho avuto il
piacere di uccidere personalmente!!”
"Maledetto!! Non dovevi uccidere Sirio, era il mio migliore amico!!”
"Per me è stato un vero piacere… però pensandoci bene,
mi dispiacerebbe che varcasse la soglia del sekishiki, avrei voluto ancora
scontrarmi nuovamente con lui! Sai che ti dico, quasi quasi sono ancora
in tempo per salvarlo…"
"Ma cosa stai dicendo? Salvarlo, e come?”
“Per salvare un’anima da questa dimensione la si deve prima raggiungere.
Se riuscirai a trovare il tuo amico Sirio in queste anime, lo potrai bloccare
e salvare! Ahahah!” Cancer rise sadicamente ben sapendo che in realtà
l’anima di Sirio non si trovava più nel Sekishiki, ma in una dimensione
sconosciuta in cui l’aveva spedito lui stesso.
Proprio in quel momento però una strana energia nemica invase
il corpo del Gold Saint, circondò tutta la sua armatura, che poco
a poco cominciò a staccarsi dal suo corpo.
“Maledetta Atena, deve essere riuscita a portare sotto il suo influsso
l’armatura del Cancro… ma poco importa, la vittoria di Ares è scontata.
Allora, Seiya cos’hai deciso di fare? Aiuterai il tuo amichetto?”
“Ma cosa blateri? Spiegami meglio…”
"Per fermare la camminata di Sirio lo dobbiamo raggiungere, e dargli
un pò di energia, in questo modo non potrà più avanzare
per un po' di tempo. Quando la guerra finirà, io forse potrò
scontrami con lui!"
Seiya era interdetto di fronte a questa proposta strana del nemico,
pensò intensamente all’amico Sirio “mi spiace amico, ti verrò
a salvare più tardi, a costo di dover scendere nell'Ade e portarti
fuori con le mie stesse mani!! Ma ora preparati Detah Mask, io non mi fiderò
mai di te! Ora morirai!!”
“D’accordo se questa è la tua decisione… io comunque non ho
molto tempo per te… chissà chi raggiungerà il cratere per
primo... se te o Sirio!!"
“Sono pronto!”
"Ti ricordi la mia collezione di teste, Seiya?"
"Parli di quell’orrendo obbrobrio che si trova nella IV^ casa? Tra
poco tutti quei poveri dannati avranno pace…”
"Ma figuriamoci! Le teste rimarranno al loro posto, e tu ne farai parte!"
“Non avrò pietà con un vile come te... TRADITORE! PREPARATI!”
"Io non sono un vile, sei tu il vile che sta dietro alla gonna di Atena!"
“Adesso basta, mi hai stancato!!! Pegasus Suiseiken!!”
Alla vista del colpo di Seiya, Death Mask decise di teletrasportarsi
qualche metro più indietro, riuscendo ad evitare qualsiasi danno.
“Ahahah, sei un incapace, come i tuoi amici del resto… ora prendi SEKI
SHIKI MEIKAIWA!”
Il colpo di Cancer travolse in pieno Seiya.
“La tua anima si frantumerà in mille pezzi e vagherà
per sempre in una dimensione sconosciuta!"
Il corpo del povero Bronze cominciò a disintegrarsi, pochi secondi
dopo più nulla era rimasto di Pegasus, la sua anima si disperse
in un mondo sconosciuto dal quale forse non si poteva fare ritorno.
"Era la fine che ti meritavi! Aahahahahahaha, ho un'altra testa nella
mia stupenda collezione!"
Fenics