QUARTA CASA
Ormai la notte era calata da molte ore sul Grande Tempio di Atena,
sconvolto dalla paurosa guerra con i Berserker di Ades. Un nuovo gruppo
di saints stava risalendo le dodici case dopo le tre armate di Ares, si
trattava di Albione, dei suoi allievi e dei rimanenti cavalieri dello zodiaco:
Ban, Geki e Nachi.
“Maestro, ha sentito? Numerosi cosmi hanno superato la III^ casa ma
due, i più temibili, sono rimasti là dentro.....” disse Reda.
“Sì, ho sentito.... è giunto il momento di combattere.....”
disse Albione.
“Ma quei cosmi.... sono impressionanti!” rispose preoccupato Ban.
“E vero, la loro potenza supera ogni immaginazione.... soprattutto
uno, sembra non essere un uomo.... ma un DIO!” aggiunse Nachi.
“E allora? Sono così codardi i cavalieri di Tokio? Se è
così vi conveniva rimanere in Giappone! Siete o non siete saint
di Atena!” urlò Shiva.
“Shiva ha ragione.... non dobbiamo avere paura! Ora entreremo là
dentro e sconfiggeremo chiunque ci si parerà davanti!” disse Albione.
“Belle parole maestro! Noi siamo in otto e due soli avversari non possono
farci paura! Entreremo e li sconfiggeremo!” disse entusiasta Spica facendo
un cenno di intesa al compagno Reda.
“Il tuo entusiasmo mi piace, Spica, ma non essere troppo sicuro di
te, gli avversari che stiamo per affrontare sono veramente forti..... ma....”
rispose il maestro “...noi siamo comunque in superiorità e riusciremo
a sconfiggerli! Shiva, tu guiderai i 3 saint di Tokio contro l'avversario
più debole, io e i miei allievi ci occuperemo di quello più
pericoloso!" »
“Va bene, Albione, farò come dici.... ma stai in guardia....
l'avversario con cui stai per confrontarti ha davvero qualcosa di divino!
Comunque, saint di Tokio, siete pronti a lottare?"
“SII!” dissero in coro Geki, Nachi e Ban “e voi, miei allievi?”
chiese Albione “certo!" dissero Reda, Spica e June, piuttosto silenziosa
e preoccupata per l'amato Shun.
I due gruppi da 4 entrarono nella casa del Cancro...... dinanzi loro
videro un cavaliere da un cosmo strepitoso, inumano, e un uomo con una
scintillante e nuova cloth dinanzi. L’ex generale di Nettuno fece in tempo
ad indossare la sua nuova cloth coniata col sangue di Enio prima che lo
scontro iniziasse.
“E voi, luridi insetti, chi sareste?” chiese Fobos.
“Noi siamo Cavalieri di Atena, difensori della giustizia!!” disse Ban.
“AHAH e allora in nome della giustizia morirete” rispose Kanon.
“Tu piuttosto” urlò Spica “spilungone, chi mai saresti?”
“Io sono Fobos, figlio di Ares e dio dello Spavento”
“Ahah fai solo ridere…altro che spavento!” disse spavaldo Reda, che
con Spica formava una coppia alquanto bizzarra e spaccona.
“Attenti a voi” intervenne Nachi “noi siamo otto, siamo in superiorità…perderete
di certo!”
“Voi siete dei ridicoli bronze…ancora non avete capito chi avete davanti…colui
che mi è accanto è un DIO!!”
“ahah siete voi che non siete alla nostra altezza….vi strangolerò
con le mie catene!!” disse Reda.
“Reda, allievo” disse Albione “attento a non perdere la tua concentrazione..sono
avversari temibili”
“AHAH ma che dite maestro…” anche Spica era molto gasato “secondo me
a quello lo chiamano dio dello spavento perchè sua madre appena
l’ha visto nascere si è spaventata!!”
“ahah lo credo anche io Spica” rispose Reda.
“Vi pentirete di queste parole!!” urlò arrabbiato Fobos “siete
voi con quelle ridicole catene i miei avversari? Bene in guardia”
Ormai lo scontro tra il dio e Albione e i suoi allievi stava per cominciare,
Kanon con i Saint di Atena si spostarono all’esterno del Tempio.
Fobos si mosse alla velocità della luce e riuscì ad attaccare
per primo i quattro nemici “cadrete nel terrore..NIGHT SHADE!!”
Il suo terribile colpo era diretto contemporaneamente a tutti e quattro,
una potenza inaudita li travolse inesorabilmente.
Albione, dando fondo a tutte le sue forze riuscì a rimanere
sveglio dopo l’attacco di Fobos, nonostante fosse andato a sbattere contro
il muro, i suoi tre allievi invece svennero per qualche secondo.
“Che potenza devastante…”disse a bassa voce il Silver, poi alzò
il tono “Fobos sei uno sporco codardo…ci hai attaccato nel pieno delle
energie nonostante noi siamo nettamente inferiori a te!”
“Ahah le tue parole non hanno nessun effetto su di me…vi ridurrò
a pezzettini!”
“Maledetto” disse Spica rialzandosi “hai approfittato perché
eravamo distratti!”
“Compagni” esclamò Reda “combiniamo tutti i nostri colpi e non
avrà scampo... hahahaha!”
“Hai ragione...lo distruggeremo!!” gli rispose sempre più spavaldo
l’amico Spica “preparati dio da quattro soldi!!”
June osservava i compagni di addestramento un po’ sgomenta per la loro
eccessiva sicurezza ma dovette ammettere “Forse e' l'unica soluzione...
io seguirò il nostro maestro Albione”
“Reda, Spica attenti non gasatevi troppo! Questo vostro ottimismo potrebbe
costarci caro, siamo di fronte a un dio, ma la vostra idea di combinare
i colpi è comunque giusta”
“Non preoccupatevi maestro, all'attacco, Huaaaaaaaaaaaaaaa!!” urlò
Reda “ora colpiamolo tutti insieme e morirà anche se è un
dio!" »
“SII ammazziamolo” disse Spica.
“Fatevi pure avanti moscerini!”
I quattro si lanciarono contro il dio, ma solo Albione e Spica furono
perfettamente coordinati nel lanciare il loro colpo segreto: il Thunder
Wave.
Mentre le sue catene erano protese verso il nemico, Spica trovò
il tempo di rivolgersi a Reda “sei sempre il solito mollaccione!! Ti dovevi
allenare di più!”
“sei tu che sei il solito gasato”
“Ma che dici…tu pensi sempre a colorarti i capelli”
Fobos decise di difendersi col suo Dark Wall, e in pochi secondi il
suo corpo fu protetto da uno stato di cristallo nero.
Le catene unite di Albione e Spica riuscirono però a perforare
la difesa del dio e a provocargli svariate ferite sull’imponente corpo.
“Bravi..... con i vostri catenacci siete riusciti ad atterrarmi….ma
ora morirete!”
L’ira di Fobos ormai era chiaramente percepibile, di lì a poco
avrebbe scatenato di nuovo un potente attacco, Spica e Reda consci dell’imminente
pericolo cercarono di guadagnare tempo con stratagemmi alquanto grotteschi:
tentarono di convincerlo che potevano passare al suo servizio, ma il dio
non si fece incantare e lanciò un altro terribile colpo: il FEAR
DEATH BALL, una enorme sfera di energia si diresse verso il gruppo di Albione,
tutti e quattro anche stavolta ne vennero inesorabilmente colpiti e caddero
svenuti al suolo e con le armature completamente massacrate, solo quella
di Albione ancora resisteva. Dopo qualche secondo di raggelante silenzio
le funzioni vitali lentamente tornarono nei loro corpi, ma per June qualcosa
fu diverso…il suo cosmo si ingrandì paurosamente…anche Fobos se
ne rese conto.
Nell’oscurità dell’oblio, June sentì una voce chiamarla
da un punto indefinito attorno a lei, conosceva bene quella voce, era il
suo caro amico Shun “June…June…rialzati..fallo per me”
A queste parole la bella June ebbe una reazione folgorante si rialzò
e il suo corpo tornò come nuovo e privo di ferite.
“Forza ragazzi combiniamo di nuovo i colpi!” disse Spica.
“Si stavolta lo distruggeremo” replicò Reda.
“State zitti e concetratevi!!” li rimproverò Albione.
“ Shun mi ha indicato la via ! Dobbiamo continuare a martellarlo tutti
assieme “ disse felice June, che aveva risentito dopo tanto tempo la voce
del suo amato.
“Volete attaccarmi di nuovo con i vostri catenacci uniti? Vi bloccherò
con il mio muro di cristallo nero!”
“Ahahah ci fai solo ridere, Fobos…sei nettamente inferiore a noi!!”
continuò Spica.
I cavalieri di Atena tentarono quindi una nuova coordinazione, e, Spica,
troppo impegnato a deridere l’avversario, non riuscì ad essere abbastanza
veloce nell’attacco. Ci riuscirono però gli altri tre, in particolare
la frusta di June sprigionava un’energia offensiva davvero potente, che,
unita alle catene di Albione e Reda, diede vita ad un colpo davvero portentoso.
Fobos si rese conto di questo, e capì che nonostante il suo muro
di cristallo nero, stavolta per lui sarebbe stata dura respingere il colpo.
Nel frattempo Spica continuava la sua farneticazione “AHAHAHAH CHE
INCOMPETENTE...TI AVEVO DETTO DI RITIRARTI!!”
“Fobos sei spacciato” disse Albione.
L’ondata di catene più la frusta di June colpirono e frantumarono
la protezione del dio, investendolo in pieno petto e rompendogli la parte
centrale della sua divina cloth, egli fu portato dalle catene fino all’uscita
opposta del Tempio e lì inesorabilmente svenne.
Dopo qualche secondo fece un estremo tentativo di rialzarsi, il sangue
usciva copioso dalla bocca e il suo corpo era pieno di ferite, gran parte
delle quali provocate dalla frusta di June. La testa di Fobos si sollevò
di qualche centimetro per poi ricadere pesantemente al suolo in una grande
pozza rossa, Fobos era morto.
“AHAHAHAHAH!“ Reda era felicissimo della vittoria, e cominciò
a festeggiare a modo suo con l’amico “SPICA SIAMO SEMPRE NOI I PIU' FORTI!!”
Gli allievi di Albione si avvicinarono al corpo inerme del dio e cominciarono
a rompere la sua cloth divina evitando così che potesse essere riutilizzata
da qualche altro nemico.
“Io l'avevo detto che era una schifezza di dio”disse Reda.
“Aahahah come sono forte!! Reda siamo i guerrieri più temibili
dell’universo!!” aggiunse Spica.
“Infatti, la nostra vittoria era scontata”
“Anche Ares sarà un moscerino al nostro cospetto”
“Ahahaha, l'ennesima grande vittoria caro Spica....” ormai i due erano
in pieno delirio di onnipotenza, il dialogo fu interrotto da June “ Reda
, Spica calmatevi, non siete poi così forti, il migliore di tutti
noi è Shun!”
“Cosa?!?” rispose Spica “chi è mai Shun a nostro confronto?
Dov'era mentre ci battevamo contro Fobos?”
“E’ vero, hai ragione Spica, maestro che ne dite? Siamo forti vero?”
aggiunse Reda.
“Oggi avete dato grande dimostrazione di forza, Reda, ma non facciamoci
illusioni l’armata di Ares è composta da valenti combattenti, non
sarà una passeggiata.”
I quattro Saints decisero allora di andare a vedere cosa succedeva
all’esterno del tempio dove i loro amici si stavano battendo con Kanon.