Prima Prigione, ore 5
Un vento gelido portava con se le urla di dolore
dei dannati, urla che accompagnavano i tre Generali degli Abissi nella
loro lunga ed interminabile scalata verso la vetta della montagna.
Ormai erano ore che Kaysa, Sorento e Baian si
affaticavano nella salita quando:
“Adesso basta…” interruppe Baian con tono stanco
e nervoso “E’ inutile continuare a salire, dovremmo essere già arrivati
sulla vetta e invece…stiamo solo perdendo tempo inutile.”
“Hai ragione…” ribatté Sorento “Invece
di affaticarci inutilmente raggiungiamo gli altri e organizziamoci per
aiutare il nostro Dio!!”
“Va bene…” disse Kaysa dubbioso “anche se credo
che per migliorare la situazione l’unica cosa da fare sarebbe quella di
allearci con Ades e diventare degli spectre…”
Kaysa non ebbe il tempo di finire la frase che
venne interrotto dallo sguardo minaccioso di Sorento che gli ordinò
con un gesto di apprestarsi alla discesa senza dire altre bestemmie.
Nel frattempo Tetis, Isaac e Krishna, avevano
raggiunto le porte della prima prigione; mentre i tre osservavano stupiti
quell’ingresso così imponente e spaventoso, sopraggiunse un essere
decisamente brutto, era Marchino che si faceva avanti con fare minaccioso
ordinandogli di fare silenzio.
Marchino non era di certo il più bello
degli spectre ma proprio per questo riusciva a farsi rispettare dai dannati
che giungevano fino alla prima prigione per farsi giudicare.
“SCCCCCCHHHHHHHHHH…” bisbigliò Marchino
“State zitti e sbrigatevi ad entrare, il mio padrone non ama aspettare
e tanto meno ascoltare le urla di voi dannati…”
Con un cenno indicò l’ingresso e i tre
Marine entrarono uno dopo l’altro. Marchino li annunciò e andò
via.
I tre entrarono in una stanza buia e di certo
poco accogliente, non poterono badare molto all’arredamento perché
si trovarono di fronte a Lune di Barlon, colui che presidiava la prima
casa, uno tra i più potenti spectre.
Lune li guardava attentamente con occhi che non
mostravano la sua grande forza e sicurezza.
“Voi chi siete…” la voce di Lune tuonò
imperiosa “ditemi i vostri nomi in modo che io possa giudicarvi e dannarvi
come conviene alla marmaglia come voi”
Il primo a rispondere fu Krishna, subito seguito
da Isaac, il quale però anziché rispondere correttamente
rivolse un insulto a Lune deridendo il suo nome.
“Non accetto simili atteggiamenti” urlò
Lune.
“E va bene, io sono Isaac…”
Dopo che si presentò anche Tetis, lo spectre
disse: “dunque…oltre ad avermi offeso, avete combattuto contro un DIO,
questo vi costerà la condanna nel cocito!! Voi meritate il ghiaccio
eterno!!”
“Perché ci devi mandare lì??” chiese
Krishna.
“Ahahah, quello è il posto per chi ha
ostacolato un dio…”
A questo punto Krishna decise di provare il tutto
per tutto pur di non essere seppellito nel ghiaccio “scusa Lune, ma noi
tre siamo davvero forti!! Potremo essere molto utili alla causa di Ades,
saremmo tre bravissimi spectre!!
“Ma voi siete morti!!” rispose Lune che cominciava
ad essere dubbioso.
“Ma guardaci siamo comunque messi molto bene…”
A queste parole Lune disse: “non posso prendere
una decisione da solo, devo chiedere a Radhamantis, è lui l’incaricato
dei reclutamenti” e decise quindi di contattare telepaticamente Rhadamantis
e chiedergli consiglio…
“Rhadamantis…” chiamò “RHADAMANTIS…”
“Dimmi…”
“Sono giunti al mio cospetto tre Marine morti
per mano di Ares, vorrebbero diventare degli spectre, ma io non so cosa
fare, sembrano forti…però…si sono opposti ad Ares e non credo che
ciò possa essere accettato da Ades…”
“Umh… questo è vero… il sire Ades è
molto amico del sire Ares”
“Sono morti eppure non risentono dell’influsso
di Ades il nostro signore…ed inoltre sono privi dell’ottavo senso, tutto
questo mi insospettisce molto, che faccio??”
“Aspetta, sei sicuro che ci sarebbero fedeli??
Forse potrebbero un giorno ritornare con Nettuno...per me li dovremmo mandare
nel cocito, nel frattempo aspetteremo che Ades si ridesti e poi chiederemo
a lui cosa ne dovremo fare, non mi fido di loro!!”
“Va bene…” il collegamento si interruppe.
“MARCHINOOOOOOOOOO” urlò innervosito Lune.
“Dica padrone…”
“Porta questi traditori nel Cocito…e non chiedere
motivazioni inutili!!”
“Subito Padrone…”
I tre sventurati ignari di quello a cui andavano
in contro, seguirono Marchino senza fare troppe domande. Giunti nel luogo
vennero seppelliti dallo spectre di fianco ad un altro cavaliere, AIOROS.
Giudecca, ore 5
Nel frattempo Rhadamantis era giunto al cospetto
di Pandora, la quale ascoltò il racconto del generale e con lui
convenne che per il momento non fosse il caso di reclutare i tre vista
la loro scarsa affidabilità
“se vogliono diventare spectre” disse Radhamantis
“vuol dire che tradiscono il loro dio e potrebbero tradire noi alla prima
occasione propizia… non crede Lady Pandora?”
“Vedi Radhamantis, anche se Nettuno è
morto, ha sempre una notevole influenza sui suoi generali, li guida dall’elisio
con il suo cosmo, sarebbe troppo pericoloso lasciarli muovere liberamente
nell’ade. Per risolvere la situazione dovremo attendere la reincarnazione
dello spirito di Ades…”
“Quando succederà??”
“Egli si reincarnerà tra 10 mesi esatti!!”
“Manca ancora troppo tempo, non c’è nessun
modo per bloccare il potere di Nettuno??”
“No, purtroppo…anzi forse si!! Radhamantis tu
sei il più forte generale dell’Ade, e ora ti darò un oggetto
molto prezioso, è una collana con la quale ti potrai recare nell’elisio
da Nettuno”
“E lì cosa dovrei fare??” rispose lo spectre
del tutto sorpreso e un po spaventato.
“Dovrai fare molta attenzione, il tuo compito
sarà solo quello di controllare Nettuno, devi sapere che nell’elisio
ogni dio dispone di un tempio in cui il suo spirito si ricarica e dopo
250 anni si può reincarnare in un altro corpo. Inoltre lì
si trovano alcuni dei corpi mitologici degli dei….per cui stai molto attento!!
Nettuno potrebbe rientrare nel suo per ucciderti!! Dovrai fare molta attenzione…
in questi dieci mesi, prima che Ades si reincarnerà, Nettuno avrà
sull’Ade gli stessi poteri del nostro Dio... Non dovrai assolutamente permettere
che Nettuno si reincarni nel suo corpo mitologico!”
“Cosa?!?! E io come posso fare ad impedire che
questo accada??”
“In caso di bisogno potrai chiamare in tuo aiuto
Hypnos e Thanathos, ma sta attento la collana ti permetterà di restare
in quei luoghi per sole 12 ore al termine delle quali dovrai tornare indietro
e farti dare il cambio da un altro generale, solo loro sono abbastanza
potenti per una missione del genere…ma non c’è più tempo
da perdere…vai!!”
A queste parole Radhamantis si incamminò
verso l’elisio.
“Ah, Radamanthis, per entrare nell’Elisio dovrai
vagare per la dimensione spazio-temporale per due ore, quindi potrai controllare
Nettuno davanti al suo Tempio per sole otto ore… ricordalo bene e non utilizzare
assolutamente la collana più di dodici ore consecutive… ricordalo
bene” Rhadamanthis si girò, annuì e riprese il cammino verso
l’Elisio….
Prima Prigione, ore 9
In altro loco Kaysa, Sorento e Baian dopo essere
discesi dalle montagne, si incamminarono verso la prima prigione, per seguire
i loro compagni… già da tempo i loro deboli cosmi si erano molto
allontanati dalla prima prigione… dopo ore di cammino giunsero anche loro
alla volta della prima prigione, ma dei loro compagni non si vedeva alcuna
traccia… decisero quindi di seguire il sentiero che avevano preso i loro
amici qualche ora prima quando…
“SCHHHHHHHH…” ripeté Marchino ai nuovi
arrivati “Io sono Marchino, ma voi su entrate… e sarete giudicati...”
“Che modi bruti sono, o mio Marchino…” rispose
Sorento cercando di ingannare il mal capitato con grande maestria fingendosi
una donna.
“Chi sei??”
“Come chi sono?!?! Sono Euripide colei che tanto
amasti in gioventù…”
Ormai il povero spectre era in balìa di
Sorento e nulla più poteva d’avanti all’astuzia del Cavaliere… conscio
della sua bravura e dell’influsso ammaliante esercitato sullo spectre,
Sorento riuscì a far recuperare a Marchino il suo flauto, lasciato
in pegno a Caronte, e a strappargli la promessa di farli fuggire al destino
infame che li aspettava.
“Marchino” disse Sorento con voce suadente “lascia
che io e i miei due amici possiamo uscire di qua…”
“Ma io non posso fare una cosa del genere, se
mi scoprono sono finito…”
“Ma non hai proprio nessuna idea??”
“Forse si!!” disse facendo un sorriso a Sorento
mentre Baian e Kasya assistevano alla scena con un misto di stupore e disgusto
“conosco una coppia di amanti che trascorrono l’eternità nel giardino
dietro la seconda prigione, potremmo andare lì mia amata!!”
“Va bene…” rispose Sorento che non vedeva alternative.
“Mi raccomando però state attenti a non
farvi vedere da Lune”
I quattro allora si incamminarono con Baian che
era il più riluttante e dubbioso di tutti.
Purtroppo ai generali degli abissi e al povero
Marchino l’escamotage non riuscì…infatti mentre Marchino distraeva
Lune i tre tentarono la fuga, ma proprio Sorento, colui che tanto si era
prodigato per salvare lui e i suoi compagni, inciampò facendosi
scoprire da Lune…che furioso per l’accaduto uccise senza pietà il
traditore. Con un potentissimo colpo di frusta, Lune atterrò Marchino…
“Allora voi, miserabili, chi siete?!” disse rivolgendosi
ai tre marine.
“Io sono Baian di Sea Horse, generale di Nettuno”
“Io sono Kasya generale dei mari”
“Baian…bene…Kaysa…e tu devi essere Sorento, giusto??
Ahahah anche voi finirete nel cocito!!”
A queste parole Baian urlò: “Lune, un
giorno Nettuno si risveglierà e si vendicherà di tutti voi!!”
“Ahahah voi soffrirete per l’eternità
nel cocito…Zelos!!! Vai a seppellire questi tre!!”
A questo punto Sorento tentò un’altra
delle sue macchinazioni: “E se ti dicessi che Nettuno ha un piano in mente??”
disse a Lune, con voce astuta e persuasiva….
“Non mi inganni coi tuoi stupidi giochetti, tu
sei un tipo astuto Siren, ma in questa prigione io conosco i tuoi pensieri!!
Io sono il più forte!!”
Nel frattempo Zelos arrivò dal suo generale.
Nella discussione intervenne Baian che non si voleva dare per vinto
“fifone perché non ci fai rinsavire e
combatti contro di noi??”
“Si forza vediamo che sai fare!!” disse Kasya
che provò anche a dare un pugno al nemico che però gli bloccò
la mano e gliela fracassò in mille pezzetti di carne…
“Ahahah non mi fate nessuna paura, andate a riposarvi
nel cocito!!”
“Lune ci rincontreremo…” disse Sorento.
“Vigliacco, combatti alla pari!!” urlò
di nuovo Baian.
“Adesso basta!!!” disse arrabbiato Lune “Zelos
portali via!!”
Mentre lo spectre li trascinava, i tre urlavano
e insultavano inutilmente Lune che non raccolse le loro provocazioni, poi
Baian passò a Zelos “ma voi spectre siete tutti così fifoni??”
“Oh quanta gente di questi tempi nel cocito!!
Ahahah vi metterò vicino ai vostri amichetti”
“Zelos siete solo una massa di inutili fantasmini”
“Non mi inganni con le tue parole Baian!!”
Zelos soddisfò la sua indole sadica prendendo
a calci i tre mentre li seppelliva
“Ahah! Subite i miei colpi. Sono il più
forte!!” una volta seppelliti saltò sulle loro teste rompendogli
il collo e se ne andò saltellando e ridacchiando…
Elisio, ore 15
Mentre alla prima prigione tornava la calma,
Rhadamantis stava sorvegliando ormai da ore Nettuno che ignaro di tutto
si riposava….nel farlo doveva stare molto attento a come si comportava,
infatti Hypnos e Thanathos gli avevano detto di essere molto rispettoso
di quei sacri luoghi, era già un sacrilegio che lui si trovasse
lì.
Dopo 8 ore per il generale degli Spectre il tempo
della sua permanenza nell’Elisio era terminato, doveva far ritorno nel
suo regno… il viaggio nello Spazio-tempo richiedeva due ore e Rhadamantis
avrebbe dovuto passare la colonna a Minos o ad Aiace… se sarebbe rimasto
solo un secondo di più, il suo corpo sarebbe svanito nel nulla…
Grazie a un errore di Rhadamantis, Nettuno si
accorse della sua presenza e non appena il cavaliere fu uscito dall’Elisio
si mise in contatto con i sei marine espandendo il suo cosmo.
“Ehi…ma…ma…questo è il cosmo di Nettuno…ma
allora sta bene mio signore…” esclamò Baian, l’unico che non aveva
mai tentato di tradire il suo dio assieme a Kaysa.
“Si, io sto bene e tra poco sarò in grado
di tornare in vita con il mio corpo mitologico, ma adesso ascoltatemi tutti
attentamente… molto attentamente…”
“Dica o sommo re dei mari…” disse in modo supplichevole
Krishna che si sentiva in colpa per il tradimento di qualche ora prima….
“Questa volta le sarò fedele sino alla fine…”
“A voi vicino dovrebbe trovarsi un altro cavaliere…”
“Si…chi è costui?” chiese Tetis
“E’ un cavaliere di Atena il suo nome è
AIOROS…si trova lì perché reo di aver salvato la dea quando
ancora era una bimba in fasce…adesso io lo farò tornare a nuova
vita e lo manderò da Atena…”
“Ma perché…” interruppe brusco Isaac “faccia
tornare in vita me invece di questo insulso cavaliere d’oro…”
“No lui è l’unico che può aiutare
la dea, a noi così avversa, nella battaglia contro Ares…non vi preoccupate
poi farò tornare in vita anche voi prestate un po’ di pazienza e
attenzione…”
“Si ci dica…”
“Bene ora espanderete il vostro cosmo il più
possibile e infonderete energia ad Aioros…mi raccomando tutto dovrà
avvenire in una frazione di secondo senno saranno grossi guai sia per me
che per voi…adesso aumentate il vostro cosmo e offritelo ad Aioros.”
“Sì, ma non riesco ancora a capire il
perché…” disse Isaac
“Nelle mie attuali condizioni –spiegò
Nettuno- posso resuscitare solo un Saint… resuscitare uno di voi non sarebbe
utile a nessuno… invece Aiolos è un grande eroe, molto famoso fra
i Saint di Athena… in questo momento questi stanno combattendo con i Berseker
di Ares al Santuario e la sua forza e la sua Cloth di Sagitter potrà
essere di sicuro aiuto ai Cavalieri dello Zodiaco…. Ma non temete… appena
potrò, mi reincarnerò nel mio corpo mitologico e vi resusciterò
uno ad uno… cercherò di fare qualcosa anche per il povero Io… poi,
mentre Athena avrà sconfitto Ares, noi sconfiggeremo Ades… a questo
punto, la battaglia finale per la conquista dell’universo sarà ancora
una volta tra Athena e noi…”
“Sì, signore, ma adesso procediamo… abbiamo
poco tempo, no?” disse Sorento
“Hai ragione, Sorento, procediamo” disse Nettuno
Tutti i marine si presero per mano ed ampliarono
il più possibile il loro cosmo…sapevano che stavano dando fondo
alle loro ultime forze…ma se questo era il volere del loro dio, avrebbero
ubbidito…Anche Nettuno espanse il suo cosmo fino ad arrivare al cavaliere
d’oro imprigionato nel Cocito e in men che non si dica il cavaliere era
tornato in vita e veniva teletrasportato al Santuario dove ormai era già
infuriata la guerra con i Berseker e il traditore Kanon…
“Grazie mie fedeli ora riposate…quando sarà
il momento ci prenderemo quello che ci spetta…il dominio sul mondo” Nettuno
entrò in una profonda meditazione per raccogliere tutte le sue forze
per la battaglia ormai prossima.
Nell’Ade nessuno si era accorto di niente, tutto
quello che era accaduto si era svolto a una tale velocità che nemmeno
il potente Lune di Barlon, impegnato nei suoi affari si era accorto di
niente.
Rhadamantis giunto nel suo regno e ignaro di
tutto ordinò a Minosse di andare nell’Elisio a controllare Nettuno…il
generale parti con l’ignoranza di quello che era successo.
I Generali caddero in un lungo sonno… anche Marchino
li aveva aiutati per resuscitare Aiolos… tutto nell’Ade ritornò
alla normalità… il silenzio pervase di nuovo l’oscurità di
quel luogo….
By Aioros di Sagitter, Jabu di Unicorn, Alberich di Megrez