Santuario
Un’altra serata scorreva lento nel santuario,
l’allenamento tra Camus e Shura era finito da poche ore che già
il Cavaliere di Acquario si ripresentava nella grande arena del santuario
pronto ad affrontare un nuovo rivale.
Il sole era pallido come non mai in cielo, la
giornata si preannunciava calda, forse afosa, forse anche per questo Camus
si sentiva iperattivo, amante com’era delle basse temperature.
Il pubblico, in totale cinque o sei cavalieri
forse si augurava in un po’ di rifrigerio grazie alla polvere di diamante
di Camus, e forse con l’inizio del combattimento sarebbero stati accontentati.
Anche Shura scese nell’arena, a lui spettava il
compito di arbitrare l’incontro fra i due Gold Saints.
Non appena Camus e Dauko furono scesi accanto
a Shura, questi dichiarò iniziato l’allenamento e si fece da parte
per lasciare spazio ai due contendenti.
I due cominciarono.
Inaspettatamente fu Dauko ad iniziare, infatti
il Cavaliere di Libra si dimostrò più veloce di Camus, che
forse pensando più all’età di Dauko che alla sua forza, si
era impegnato troppo poco.
Il Saggio maestro dei Cinque Picchi attaccò
subito con il suo Rozan Hyaku Ryuhatsu.
Dal canto suo Camus si difese senza problemi
con il suo Muro di Ghiaccio, con il quale assorbì quasi completamente
il colpo di Dauko.
Evidentemente dopo un primo momento di distrazione
Camus aveva capito che Dauko era un avversario pericoloso ed aveva incominciatò
a fare sul serio.
A riprova di ciò Camus tentò subito
di ibernare il vecchio maestro con la sua polvere di diamanti in modo da
renderlo totalmente inoffensivo.
Questa volta Dauko non riuscì ad essere più veloce di Camus e finì per rimanere bloccato dal suo colpo.
Ormai l’incontro sembrava segnato, e Camus si
apprestava a lanciare la sua potentissima Aurora Execution.
Il colpo fu rovinoso per il vecchio maestro che
ne venne completamente travolto subendo in pieno la sua glaciale potenza.
L’incontro era finito e Camus aveva vinto senza troppi problemi.
Ora l’arena era pronta per accogliere gli altri cavalieri che volevano allenarsi.
Adesso era il turno di Shura, ora in campo come combattente invece che come arbitro, e Misty, il più potente fra i Silver Saint.
Una nuvola passeggera oscurò il sole, facendo
calare una leggera ombra sull’arena.
In quest’ombra fra mille scintille, Shura lanciò
la sua poderosa Excalibur, sorprendendo con la sua velocità Misty.
Lo stupore del Cavaliere d’Argento durò
ben poco, giusto il tempo di erigere un la sua Barriera d’Argento a protezione
del suo splendido (a meno a sentire lui ^_^) corpo.
L’efficacia del colpo di Shura fu praticamente
dimezzaata, e questi riuscì solo a scaraventare a terra Misty, il
quale si rialzò immediatamente pronto a sferrare il suo attacco,
il Marble Trip.
Shura ridacchiò e iniziò a saltare
via grazie al suo Jumping Storm, col quale riuscì perfettamente
a schivare il colpo del Silver.
Tutto ciò che Misty fu in grado di dire
fu: “Cavolo!!!” (sue testuali parole ^_^)
Shura non badò molto a ciò che il
suo avversario aveva da dire, e subito ritornò all’attacco con la
sua Excalibur.
Questa volta Misty ne fu travolto e stramazzò
al suolo in fin di vita.
Nonostante questo riuscì a contrattaccare
e a lanciare il suo Marble Tripper.
Shura cercò di ripetere la scena precedente,
che lo vedeva schivare senza problemi il colpo di Misty ma questa volta
le cose andarono in modo leggermente diverso.
Infatti Il Gold Saint non ce la fece a superare
in velocità il Silver, che aveva dimostrato con un colpo potentissimo
tutto il suo valore, e subì in pieno il Marble Tripper finendo fuori
dall’arena contro il muro di recinzione.
Il Cavaliere del Capricorno aveva riportato gravi
danni dall’impatto ed ora non era più così sicuro della sua
vittoria.
“Scusami Misty” disse una volta rialzatosi
“Scusami tu Shura”…..gli rispose Misty…..
“Ma voglio vincerò anche a costo di ucciderti!!!!!!!!!”
proseguì Shura……”EXCALIBUR!!!!!!!!!!!!”
Misty rimase esterrefatto da questo nuovo attacco
e capì che non aveva molte speranze di sopravvivere nuovamente.
Miracolosamente il peggio fu evitato e Misty
non perse la vita anche se non era mai stato così vicino alla morte….comunque
il Silver Saint non risparmiò un’occhiataccia per Shura che faceva
finta di niente, incominciò a bruciare il suo cosmo e dette un calcio
indispettito a Shura che ricambiò amorevolmente con un pugno.
Comunque lo scontro era giunto al termine con la vittoria di Shura, Misty gli tese la mano in segno di amicizia e questi strinse ben volentieri la mano all’amico.
Tra uno scontro e l’altro la mattinata era passata
e il pomeriggio iniziava a trascorrere lento.
Il sole si stava avviando al tramonto ma prima
di sera l’arena dels antuario avrebbe assistito ad un’altra lotta.
Questa volta erano due Bronze Saint che si sfidavano
e precisamente Seiya di Pegasus e Hyoga di Cygnus.
Come il suo maestro, Camus, anche Hyoga bramava
sempre nuove sfide per diventare sempre più potente.
Iniziò il combattimento Hyoga attaccando
con il suo Aurora Thunder Attack.
A Seiya non rimase altro da fare se non cercare
di bloccare alla meglio il colpo, cosa che gli riuscì alla perfezione
e gli permise di ripartire all’attacco col suo Pegasus Suiseiken.
Sfortunatamente per lui Hyoga come Camus era
famoso per il suo muro di ghiaccio, e perciò vide il suo colpo quasi
nullificato dalla difesa dell’amico.
I minuti che seguirono furono ricchi di momenti
che non avevano molto a che fare con l’amicizia.
I due intrepidi si scambiavano colpi su colpi,
senza risparmiare akcuna energia, quasi come se da questo scontro dipendesse
la loro vita, quasi come fosse la cosa più importante del mondo.
Entrambi i Cavalieri arrivarono vicini alla morte
svariate volte riuscendo sempre a recuperare le forze per proseguire la
lotta, anche se la superiorità delle difese di Hyoga l’avrebbero
forse portato alla vittoria.
Da questo incontro nessuno dei due uscì vincitore o perdente, infatti prima dell’attacco finale i due si avvicinarono e stringendosi la mano finirono lo scontro in parità.
Dragone Nero ~Shura~
Giardino della Sesta Casa, ore
8
Il tempo sembrava essersi fermato.
Da quando Ermes era stato sconfitto ed aveva
predetto la venuta del Dio distruttore i cavalieri si erano riuniti tutti
al santuario per prepararsi al meglio alla nuova lotta che li attendeva,
gli allenamenti si susseguivano senza tregua, coinvelgendo completamente
tutti i cavalieri, i quali davano quasi l’impressione di essere interessanti
unicamente al miglioramento dei propri poteri.
Era l’alba di un'altra giornata per il Grande Tempio, probabilmente un’altra giornata come tutte le altre.
Erano appena le 9 di mattina che già Saga
e Shaka si erano accordati per un allenamento, uno dei tanti che da giorni
si susseguivano al grande tempio.
Questa volta il luogo dello scontro sarebbe stato
il giardino di Shaka, alla sesta casa della Vergine.
La calma regnava, i due cavalieri erano soli,
non accennavano alcun movimento, evidentemente si stavano studiando prima
di decidere come attaccare.
Un istante dopo Saga iniziò lo scontro
lanciando un’Esplosione Galattica di incredibile potenza.
Shaka sembrò non preoccuparsi del colpo
e rimase immobile fino a quando il colpo del cavaliere di Gemini non gli
fu molto vicino, poi con fare incurante aprì gli occhi ed il colpo
di Saga si infranse sulla sua impenetrabile difesa.
L’impatto sollevò un gran polverone da
terra, che però si diradò subito a causa dell’energia scatenata
da Shaka con il suo Tembu Hourini.
La concentrazione era finita, da adesso era lotta
senza esclusione di colpi.
“Maledetto……Bloccherò il tuo colpo!!!”
Saga fu costretto ad interrompersi a causa dell’impatto col colpo do Virgo
che lo trascinò per diversi metri.
Saga non era certo famoso per la sua pazienza,
e vistosi in momentanea difficoltà decise di utilizzare il suo colpo
più temibile, il Demone Oscuro.
Se fosse riuscito nel suo intento il povero cavaliere
di Virgo sarebbe stato alla sua mercé, un pupazzo nella mani di
Saga.
“Adesso Shaka subirai la mia IRA!!!! Demone Oscuro!!!!”
“Cavaliere di Gemini sei proprio sicuro di voler rischiare così tanto??”
La domanda di Shaka lasciò spiazzato Saga.
Cosa voleva dire con quelle parole?? Cosa intendeva??
Non era lui a rischiare la sua vita…..?? Non era forse lui la prossima
vittima del suo terribile Demone Oscuro??
Queste ed altre domande accompagnarono Saga nell’esecuzione
del suo attacco, al termine del quale il povero cavaliere di Gemini comprese
ciò che avrebbe dovuto sapere molto bene:
Era risaputo infatti che Shaka era il Gold Saint
con le capacità psichiche più sviluppate, più potenti,
per lui era quasi un gioco schivare i colpi di questo tipo e difatti Shaka
non si smentì, la sua figura si mosse veloce attraverso il pugno
di Saga, riuscendo senza problemi a vanificarne la potenza.
“Cavaliere la tua leggerezza ti costerà molto…..Tembu Hourini!!!!”
Questa volta Saga fu letteralmente scaraventato
a terra, riuscendo a malapena a rialzarsi.
La sua rabbia sembrava comunque aumentata, voleva
vincere a tutti i costi: “Prendi Questo!!!! Esplosione Galattica!!!!”
“Dovresti averlo capito cavaliere……..” Nuovamente
il colpo fu attutito dal portentoso Muro di Difesa di Shaka, che riuscì
a contenere l’energia di Saga venendo solamente costretto ad indietreggiare
qualche metro.
Saga guardò negli occhi il suo rivale
e con fare di sfida gli sussurrò: “Fino alla Fine…..”
Shaka socchiuse gli occhi e pronunciò il suo attacco segreto: “Visto che tu mi hai mostrato il tuo terribile Demone Oscuro adesso io ti mostrerò il mio Rokudourinne….”
Saga ammutilì…..stava per ricevere il colpo
supremo che scaglia l’avversario nell’Ade…..una fine orribile.
“Ahahah!!!! Questa volta mi hai sottovalutato
tu cavliere…..” ridacchiò Saga, evidentemente il timore iniziale
non gli aveva fatto perdere ogni speranza, “Anch’io sono potente nelle
arti psichiche, non riuscirai nel tuo intento!!!!”
Il colpo di Shaka si perse nel vuoto senza mietere
vittime, i due cavalieri erano di egual potenza, almeno nelle arti psichiche,
Saga sembrava averlo capito per primo, ed infatti era ripartito all’improvviso
con l’Esplosione Galattica.
Saga sapeva che il colpo del cavaliere della
Sesta casa aveva poche possibilità di ucciderlo e perciò
dovendo approntare una difesa minore, aveva avuto tutto il tempo per contrattaccare
e cercare di prendere Shaka alla sprovvista.
La sua idea risultò azzeccata, il suo
colpo investì in pieno Shaka, scaraventandolo contro un albero.
Adesso erano nuovamente pari, entrambi avevano
subito pesanti danni, anche se avevano abbastanza energie per sostenere
ancora qualche attacco.
“Ancora un ultimo tentativo!!!” disse il cavaliere
di Virgo, “Rokudourinne!!!”
Ed ancora una volta il suo colpo andò
a vuoto, evidentemente aveva sottovalutato Saga, che adesso si apprestava
a rispondere con la sua Esplosione Galattica.
Lo scontro però teminò qui, “Ho
ottenuto quello che volevo, adesso posso anche andare…..” furono le ultime
parole di Shaka poco prima che sparisse nell’oscurità della Sesta
Casa.
Lo scontro era finito e Saga ne era risultato
vincitore.
Arena del Grande Tempio – Ore
11
La lotta non era ancora finita, un altro scontro
dopo quello di Saga e di Shaka si apprestava ad essere iniziato al Grande
Tempio, questa volta i protagonisti di tale scontro sarebbero però
stati due Bronze Saint, Shiryu di Dragon e Shun di Andromeda.
I due valorosi si sarebbero affrontati nella grande arena, un luogo decisamente meno appartato del giardino della Vergine alla sesta casa, e infatti sugli spalti erano già presenti alcuni Cavalieri venuti per godersi lo spettacolo.
Lo scontro sarebbe stato vigilato da due Gold Saint, Shaka della Vergine, che adesso, a differenza di poche ore prima, si trovava ad arbitrare uno scontro, e Shura di Capricorn, visibilmente ancora assonnato nonostante l’ora.
I due cavalieri di Bronzo si salutarono, e dopo
aver preso posizione invitarono Shaka a dichiarare l’inizio della lotta.
Alla conferma del Cavaliere d’Oro, dette pronta
risposta Shun, che partì all’attacco con velocità impressionante:
“Cedi il passo Cavaliere……non vorrei rischiare
la tua vita in questo scontro…..” Le parole di Shun riecheggiavano dietro
al sibilo delle sue imponenti catene.
“Mai!!!!! Semmai Sarai tu a piegarti alla forza
del Dragone!!!!”
L’impeto delle parole di Shiryu non l’aiutarono
nell’affrontare il colpo, che lo investì i pieno e lo scaravento
a terra.
“Maledizione se solo avessi il mio scudo avrei
ridicolizzato le tue insulse catene…….Ma non temere!!! Anche senza armatura
il mio Drago Nascente avrà ragione di te Shun!!!!!!Colpo Segreto
del Drago Nascente!!!!!!”
Alla voce di Shiryu fece eco quella di Shun: “Catena
di Andromeda, disponiti a difesa!!!!Rolling Difense!!!!”
Era risaputo che le catene di Andromeda erano
sì potenti armi di attacco, ma lo erano altrettando anche in difesa,
grazie ad esse Shun riuscì a limitare notevolmente i danni anche
se l’impatto riuscì a sbalzarlo facendolo sbattere contro il muro
laterale dell’arena.
La lotta si stava animando e gli animi degli
spettatori si stavano infuocando.
“Thunder Wave!!!!” Shiryu non ebbe molto tempo
per godersi la vista di Shun a terra che già il cavaliere di Andromeda
ricominciava ad attaccare con le sue micidiali catene.
Questa volta il colpo risultò molto più
debole del precedente e Shiryu riuscì a contenerlo quasi completamente
e a riattaccare col suo Drago Nascente: “Shun preparati alla sconfitta!!!
Colpo Segreto del Drago Nascente!!!”
Dopo questo attacchi altri ne seguirono, sembrava
che nessuno dei due volesse perdere, quasi a costo della loro stessa vita,
ma dopotutto quello era solo un allenamento, uno come tanti e non aveva
senso morire per così poco.
A ricordare ciò ad entrambi intervenne
Shaka, che riuscì a ricondurli alla ragione.
Dalla scontro Shiryu uscì vincitore solo
grazie alla rinuncia di Shun, che sicuramente non era stato di minor valore.
La mattinata si concluse così, ormai era mezzogiorno e l’arena si era già completamente svuotata di tutti i suoi occupanti, soltanto Shaka era ancora al bordo dell’arena, ma non impieghò più di un battito di ciglia per sparire e riapparire chissà dove…..