THE LOST CANVAS

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61) Attacco fulmineo

Manigoldo si presenta a Veronica, prendendolo in giro perchè è un travestito. Veronica ci prova con Manigoldo perchè avverte in lui un cosmo simile a quello degli Spectre, ma invano.
Manigoldo allontana Tenma con una manata e annienta le mosche evocate da Veronica; infine, lo mette facilmente al tappeto con qualche colpo fisico e battuta di spirito. Il corpo di Veronica è spezzato in due ed il combattimento sembra finito, ma lo Spectre torna ancora in vita, rigenerandosi.

62) Fuochi fatui

Veronica scaglia Burial Fort, facendo marcire la foresta da lui presieduta. Nella putrefazione, ogni cosa si fonde col mondo e Veronica è così in grado di rigenerarsi ogni volta.
Manigoldo è schifato da tutto questo marciume e scaglia Yato contro Veronica per testare i suoi poteri. Yato trafigge in due Veronica, ma invano: Veronica riesce a rigenerarsi e l'armatura dell'Unicorno inizia a marcire.
Il marciume sta colpendo un po' tutti i cavalieri, finchè Manigoldo non prende di nuovo in mano la situazione: scaglia lo Seki Skìhiki Meikaiha su di sè e Veronica per combattere da soli nella Valle della Morte. Il marciume è temporaneamente arrestato e Yuzuriha spiega a Tenma l'accaduto.
Veronica si sente al sicuro nella Valle della Morte, ma Manigoldo crea dei fuochi fatui che si nutrono delle anime; dato che in questa dimensione Veronica è solo un'anima, sarà in gioco da ragazzi sconfiggerlo definitivamente.

63) Irruzione

Manigoldo scaglia la celeste fiamma demoniaca dello Tsei She Ke, bruciando l'anima di Veronica. La battaglia sembra conclusa, quando si sente la voce Thanatos, che rimprovera Veronica per essere stato sconfitto, nonostante gli sia stata concessa parte del potere divino. Thanatos riesce a tenere Veronica in vita ancora per qualche minuto, così Veronica si scaglia contro Manigoldo con le ultime forze rimaste, con la bocca spalancata, come se volesse fare qualcosa di sconcio...
Non ci è dato sapere cos'è successo esattamente, in quanto la scena torna a Tenma. Il marciume sta sparendo del tutto, Veronica è stato sconfitto, ma Manigoldo non fa ancora ritorno. Tenma è preoccupato, ma Yuzuriha lo rassicura dicendogli che Manigoldo sembra un perditempo ma è comunque molto forte. La sacerdotessa, infatti, conosce Manigoldo perchè è allievo del sommo Sage, il fratello minore del suo maestro. Tenma e compagnia riprendono la corsa verso il castello di Hades.
Intanto, Thanatos e Hypnos stanno giocando a scacchi vicino al castello. Hypnos rimprovera Thanatos per aver affidato la foresta solo a Veronica, ma Thanatos gli fa capire che non ha intenzione di impegnarsi contro degli esseri umani, al massimo interverrà solo all'ultimo momento. 
Improvvisamente, fa la sua apparizione Manigoldo, atterrando proprio sopra la scacchiera. E' riuscito a teletrasportarsi perchè Thanatos si era dimenticato un passaggio aperto. Pur trovandosi di fronte a due divinità, Manigoldo continua a fare battutine.

64) Il dio e il pedone

Manigoldo dichiara di volere gonfiare di botte proprio Thanatos, il dio della morte. Manigoldo gli tira un pugno, ma Thanatos para semplicemente con un pedone e lo scaglia lontano. Il divario tra i due è evidente. Hypnos, non gradendo le risse inutili, se ne va via.
Thanatos decide di divertirsi un po' ed evoca i pezzi degli scacchi a combattere contro Manigoldo. Il divertimento però dura poco perchè Manigoldo riesce subito a rompere i pezzi e a lanciare la sua fiamma celeste demoniaca contro Thanatos.
Thanatos si mette l'armatura ed apre un passaggio per l'Iperdimensione, percorribile solo dagli dei e letale per gli esseri umani. Manigoldo sta per essere risucchiato nell'Iperdimensione, quando arriva anche il Gran Sacerdote.

65) Maestro e allievo

Sage, il Gran Sacerdote, riesce a stare nell'Iperdimensione grazie ai sigilli di Atena, fabbricati col sangue della dea stessa. Sage chiude il varco dimensionale e così Manigoldo è salvo. Poi si presenta a Thanatos come l'ex cavaliere del Cancro che è sopravvissuto alla precedente guerra. Sage aveva ordinato a Manigoldo di seguire Tenma proprio nell'eventualità che Thanatos si rivelasse e così è stato. Tutto sta andando secondo i piani di Sage, che ha passato tutti questi anni a pianificare la battaglia contro Thanatos.
Manigoldo si sente appesantito e Sage gli spiega che Thanatos è molto più forte di lui perchè è un dio; nella villa in cui si trovano non è attiva la barriera di Hades, quindi il divario tra le loro forze è reale.
Thanatos scaglia Tartaros Phobia, dei fantasmi che si nutrono sia del corpo che dell'anima. Manigoldo sta per essere risucchiato nel Tartaro, ma Sage gli spiega come sfruttare la situazione a loro vantaggio: essendo creature spiritiche, sono molto vulnerabili ai colpi del Cancro. Combinando la Celeste Fiamma Demoniaca di Manigoldo e l'Onda della Sepoltura Spirituale di Sage, la tattica di Thanatos viene così neutralizzata ed il dio viene ferito al volto.
Sage sta prevedendo tutte le mosse di Thanatos...

66) Il caleidoscopio dei ricordi

Scambio di battute spiritose tra Manigoldo e Thanatos, che si sta incavolando. Thanatos chiama Manigoldo spazzatua e scaglia Terrible Provvidence. Manigoldo subisce in pieno il colpo, anche per salvare il suo maestro, e cade a terra moribondo.
Manigoldo si ricorda di quando era ragazzino... Era un povero teppistello che giocava con i fuochi fatui in un villaggio che era appena stato devastato dalla morte. Sage era uscito dal Grande Tempio per indagare su un bandito che si spacciava per messaggero della morte e incontrò Manigoldo, che cercò di ucciderlo con un pugnale. Manigoldo non dava alcun valore nè alla vita degli altri, che considerava spazzatura, nè alla propria vita. Sage però ebbe compassione di lui perchè doveva aver passato un brutta infanzia e lo portò con sè per fargli capire il significato del cosmo e quanto possa risplendere la vita di chi lotta. 
Tornando al presente, Manigoldo si rialza pronto a combattere ancora, anche se la sua armatura è tutta danneggiata.

67) Il dio impetuoso

L'armatura d'oro ha salvato Manigoldo dalla morte, ma il suo corpo è gravemente ferito e cade di nuovo a terra. Sage difende sè e il suo allievo con i talismani di Atena, formando una barriera intorno a loro. Thanatos riesce però a spazzare via facilmente i talismani, che ormai sono vecchi e si stanno anche esaurendo come numero.
Sage è in seria difficoltà, quando Manigoldo si rialza improvvisamente e colpisce Thanatos con un pugno in pieno viso: sembra poco, ma è comunque una soddisfazione. Thanatos è furioso e riapre l'Iperdimensione. Questa volta, Sage non ha più alcun talismano per difendersi. Manigoldo è ancora gravemente ferito, ma vuole combattere col maestro fino alla fine.

68) Lotta accanita

Manigoldo e Sage stanno per essere risucchiati nell'Iperdimensione, ma Sage riesce a colpire Thanatos con l'Onda Infernale dello Tsei She Ke: per un momento, lo spirito di Thanatos esce dal corpo umano che possedeva. Sage infatti sa che il corpo originale del dio si trova nell'Elisio ed il suo scopo è tirare fuori Thanatos dalle sue spoglie transitorie. Ma ci riesce solo per pochi secondi, lo spirito di Thanatos sta di nuovo prendendo possesso del corpo.
Sage ci riprova con l'aiuto di Manigoldo, ma anche questa volta invano. Manigoldo si ricorda che da ragazzino era attratto dalla morte e da una personalità come quella di Thanatos, ma col tempo ha iniziato ad odiarlo.
Mentre l'anima ed il corpo di Thanatos sono ancora sdoppiati, Manigoldo si scaglia nell'Iperdimensione per colpire il corpo di Thanatos che è rimasto vulnerabile. Riesce ad ammazzare il corpo, ma a prezzo della sua vita. Ora rimane solo l'anima del dio... L'armatura del Cancro torna vicino al suo precedente padrone.

69) Fervore

Thanatos è seccato per la perdita del corpo, ma non più di tanto perchè è in grado di procurarsi un corpo di ricambio quando vuole. Thanatos prova a impossessarsi proprio del corpo di Sage, così potrà anche accedere facilmente al Grande Tempio, ma ha qualche difficoltà...
Sage aveva studiato per anni la strategia da usare per questa battaglia e aveva previsto anche questa mossa. Sage ha indosso l'armatura dell'Ara, potenziata dalla forza che lui stesso ed Hakurei hanno infuso per più di 200 anni. Thanatos è ora intrappolato nell'armatura, come un uccello in gabbia, quindi prova a distruggere l'anima di Sage dall'interno.
Sage tira fuori dall'armatura il famoso scrigno dentro cui sigillare lo spirito di Thanatos. Sage riesce a rinchiudere Thanatos nello scrigno, a prezzo della propria vita. Prima di morire, si scusa con Manigoldo per averlo lasciato morire senza aver potuto elaborare un piano migliore.