I SACRI GUERRIERI DELLA DEA ATENA
Due turisti stanno visitando di notte alcune rovine in Grecia, quando sentono una forte esplosione. Poco più in là trovano un ragazzo gravemente ferito, è Seiya. Stanno per soccorrerlo, ma quando vedono Marin sbucare dall'oscurità scappano spaventati.
Seiya deve finire l'allenamento in vista del torneo per l'armatura di Pegasus, ma è stanco e non ha più voglia. Marin allora lo atterra con un semplice colpo, dicendogli che deve migliorare ancora per sconfiggere Cassios. Ma Seiya non ne vuole proprio sapere di riprendere gli allenamenti, nonostante Cassios abbia la fama di staccare la testa agli avversari, quindi Marin gli chiede una dimostrazione della sua forza. Seiya espande il cosmo e frantuma il terreno: ha superato la prova.
Intanto, i due turisti hanno spiato tutto di nascosto ed il giorno dopo chiedono spiegazioni a una vecchia guida locale. Scoprono così dell'esistenza dei Cavalieri di Atena, ragazzi prodigiosi che combattono contro le forze del male, non con le armi ma con semplici pugni in grado di fendere l'aria.
Finalmente ha luogo la battaglia di Seiya contro Cassios per l'armatura di Pegasus. Entrambi hanno già sconfitto nove cavalieri, arrivando in finale. Shaina interrompe la presentazione del Gran Sacerdote per rivelare a tutti che l'altra sera Seiya aveva cercato di scappare dal Santuario e che comunque un orientale non sarà mai in grado di vincere l'armatura.
Nonostante queste proteste, la battaglia ha comunque inizio e Cassios afferra Seiya con una mano. Ha intenzione di ucciderlo lentamente, prima di tutto gli staccherà un orecchio. Ma inaspettatamente è Seiya a staccare un orecchio a Cassios! Seiya continua a colpire Cassios, che per sei anni era sempre stato convinto di essere lui il più forte.
Seiya si ricorda di sei anni fa, quando era arrivato in Grecia per l'addestramento. Fu affidato a Marin, chesenza troppi complimenti, gli assegnò subito degli esercizi massacranti. Per chi vuole intraprendere la strada di cavaliere, o supera l'addestramento o muore, non ci sono alternative. In sei anni, Marin gli ha spiegato che l'universo è composto da atomi e che tutte le persone possiedono il microcosmo, ovvero parte dell'energia scaturita dal big bang, l'esplosione che ha dato origine a tutto l'universo. Un cavaliere è in grado di servirsi del cosmo per rompere una roccia a mani nude, trasformando il proprio pugno in stella cadente.
Tornando al combattimento, Seiya si sta dimostrando nettamente superiore a Cassios grazie al suo cosmo; Cassios invece sa utilizzare solo la forza bruta. Seiya ha intenzione di risparmiare la vita a Cassios, che però non si vuole arrendere. Bruciando il suo cosmo, disegna per aria la costellazione di Pegaso e scaglia per la prima volta il suo famoso colpo: Pegasus Ryu Sei Ken.
 

L'ARMATURA DI PEGASUS
Seiya vince così l'armatura di Pegasus. Il Gran Sacerdote lo avverte di indossarla solo per proteggere la giustizia, non per fini personali.
Quella stessa notte, Marin aiuta Seiya a fuggire dal Santuario, temendo la vendetta di Shaina, maestra di Cassios. Ma ormai è troppo tardi, Shaina si para davanti alla loro corsa. Shaina colpisce Seiya col Thunder Crow, Seiya ribatte col suo fulmine, ma per Shaina è troppo lento (solo 85 colpi al secondo).
Seiya cade da una rupe e si decide ad aprire lo scrigno di Pegaso, da cui fuoriesce il modellino di un cavallo. Seiya è incredulo, poi capisce che si tratta dell'armatura e la indossa, pezzo per pezzo. Ora si può dire che è ufficialmente il Cavaliere di Pegasus. Seiya lancia un po' di pugni in aria, cogliendo Shaina di sorpresa e ferendola alla spalla.
Nonostante Shaina sia senza armatura, decide ugualmente di continuare lo scontro e colpisce Seiya sbattendolo a terra. Ora l'armatura di Pegasus è diventata pesantissima, sembra strano che Seiya sia riuscito a superare la velocità del suono, qualche minuto prima. Marin gli suggerisce che è necessario bruciare il cosmo per sfruttare i benefici dell'armatura.
Ma Seiya si rifiuta di bruciare il suo cosmo perchè non vuole combattere contro una donna. Poco dopo, arrivano i soldati di Shaina. Dato che sono degli uomini a malmenarlo, Seiya ritrova lo spirito combattivo e li annienta col Pegasus Ryu Sei Ken, superando ancora una volta la velocità del suono. L'onda d'urto fa cadere la maschera a Shaina, rivelando la faccia di una ragazza. Il duello è finito, Shaina lascia andare Seiya promettendogli che la prossima volta combatterà anche lei con l'armatura.
Arrivati nei pressi di Atene, Seiya si congeda da Marin per tornare in Giappone.