45) COLUI CHE SI SACRIFICO'
Ponto ha il potere di legare e sciogliere gli atomi, l'Eskatos Dunamis, tipico degli dei antichi. Dopo aver ridotto Aioria in fin di vita, Ponto gli porge misericordiosamente la mano per donargli la Dunamis, l'unico modo per salvarsi, ma Aioria cerca ancora di attaccarlo. Ponto ride, Aioria lo soprende di spalle, ma anche questa strategia è inutile. Ponto gli mostra la sua splendente armatura divina, l'Ars Magna e lo colpisce con Melas Kyma e Melas Helix, un'onda nera polverizzante, ma Aioria resiste: è proprio per questa sua forza di volontà che è il prescelto per il deicidio.
Ponto lo colpisce con attacchi fisici e finalmente Aioria sta per cedere, ma una voce misteriosa (di Dauko) lo contatta, ridandogli coraggio: bruciando il cosmo, potrà rigenerare i legami atomici spezzati e riattaccarsi il braccio amputato. Questo può avvenire per il principio di causa-effetto che lega gli uomini e, grazie a una persona che ha perduto il suo braccio sacrificandosi per un'altra persona che ama (Galan), Aioria riesce a ripristinarsi il cuore e il braccio (no comment...) e persino a colpire Ponto. In aiuto di Aioria, arriva anche l'armatura di Libra con lo scudo.

46) COLUI CHE CREDE NEL FUTURO
Ponto non ammette che un uomo possa superare un dio (altrimenti sarebbe un mostro) e attacca Aioria con la Melas Kyma. Aioria si difende con lo scudo e contrattacca con il Lightning Bolt, ma invano. Per lanciare il Photon Burst impiegherebbe troppo tempo, quindi ricorre a un'altra strategia: scaglia un Lightning Bolt, poi, superando la velocità della luce, anticipa il suo stesso fulmine, coglie Ponto di sopresa e lo colpisce in pieno con un altro Lightning Bolt (no comment anche qui).

47) COLUI CHE EREDITA IL COSMO
Essendosi portato al limite delle capacità umane, Aioria stramazza al suolo con gli arti spezzati, ma tenta ancora di rialzarsi. Ponto, (sessualmente) stimolato dall'attacco subito, si sente ribollire il sangue e la sua espressione, finora composta, diventa esaltata, quasi demoniaca. Lo scudo della bilancia torna di nuovo in aiuto ad Aioria: ora non è più solo, ma c'è anche un ologramma di Dauko da giovane, emanazione del suo cosmo. L'illusione di Dauko, dopo aver incoraggiato Aioria, resiste per qualche minuto, poi viene distrutta da Ponto.
Aioria decide di avere fiducia negli altri cavalieri: coloro che combattono a rischio della vita hanno sempre degli amici disposti a sacrificarsi insieme a loro. Nel Jamir, Mur risponde all'appello di Aioria e teletrasporta i suoi amici sul campo di battaglia: sono Aldebaran, Shaka, Milo, Shura e Camus; Aphrodite è già nel mondo dei Titani, un po' più indietro; Mur è rimasto nel Jamir, mentre Dauko in Cina per ovvi motivi; Aiolos è morto; Death Mask e Sagazzo sono gli unici ad essere rimasti al Santuario, senza aver risposto all'appello (e questo prova il loro allineamento).
Ponto sta per attaccare tutti i cavalieri presenti, quando viene interrotto telepaticamente da Arles, che gli rammenta che l'obiettivo iniziale era quello di far scontrare i Titani coi Gold Saints. Ponto abbandona quindi la battaglia, ma prima rivela una profezia: in un prossimo futuro, Aioria sprofonderà nelle tenebre e contrasterà la giustizia e anche gli altri cavalieri diventeranno nemici di Athena, finchè verranno riportati con forza alla disciplina. Si riferisce infatti alla serie delle 12 Case. Aioria però non si preoccupa della profezia: se mai si avvererà, ci sarà un altro cavaliere che lo riportà sulla retta via con un bel cazzotto.
Si vede un'anticipazione, che tutti conosciamo, di Seiya che combatte contro Aioria alla quinta casa. Cassios è morto e Seiya, invocando Athena, riesce a raggiungere la velocità della luce e a colpire Aioria, liberandolo dall'influsso di Arles.