[Cina, città di Guang Yuan, provincia del Sichuan]
Noesis, cavaliere d’argento del Triangolo, decide di sacrificare la sua vita per permettere all’allievo Retsu di scappare e avvertire il Santuario che un mostro sta facendo strage di persone. Noesis è quasi del tutto pietrificato e, prima di morire, scaglia Tritos Sphraghisma per bloccare temporaneamente il mostro. Tre giorni dopo, Aioria raggiunge Retsu in Cina, ma non rivela la sua vera identità di cavaliere d’oro: gli dice solamente che è un messaggero inviato per controllare la situazione. Retsu, che possiede già l’armatura di bronzo della Lince, si sente in colpa per essere fuggito e vuole combattere per vendicare il suo maestro che, per lui, è stato come un padre. Aioria vuole ridare fiducia al ragazzo, facendo combattere solo lui e per questo fa finta di non essere un cavaliere. Arrivati alla grotta dove si trova il mostro, i due cavalieri trovano parecchie persone pietrificate, compreso il maestro Noesis. Non è ben chiaro che tipo di mostro sia: la coda squamosa potrebbe far pensare a un drago, in realtà si tratta di una delle tre Gorgoni. Medusa era stata uccisa da Perseo, le altre due invece erano scomparse; probabilmente questa è Euriale, colei che vola lontano. |
21) COLUI CHE ANNUNCIA IL FATO
[Santuario, stanze del Grande Sacerdote]
Shaka sta discutendo con Arles del cosmo oscuro emanato dai Titani
che sta risvegliando i mostri demoniaci. Shaka ritiene che, bruciando il
proprio cosmo fino al limite, è possibile creare una luce che purifichi
il mondo, dileguando buona parte dell’oscurità di cui si alimentano
i mostri. Shaka si offre di recarsi in India, suo secondo Santuario, e
di sacrificare la vita per espandere il cosmo. Arles acconsente e lo fa
scortare da un altro cavaliere per proteggerlo mentre sarà in meditazione.
Anche Crono risulta informato del piano, dato che il suo cosmo ha una
particolare connessione con Arles.
[India, Uttar Pradesh Kasia, Kusinagara]
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COLUI CHE NON CREDE NEL DESTINO
(speciale)
Galan racconta a Lythos di come ha perduto l’occhio e il braccio destro.
E’ stato durante un combattimento contro Aioros, tanti anni fa.
[Santuario, prigione di Urano]
Aioria è andato a trovare Galan, rinchiuso in una prigione scavata nella roccia per aver commesso un furto. Arriva anche Aioros, suo compagno di addestramento, per chiedergli il motivo di tale crimine. Galan aveva rubato dal Santuario un’ampolla di sangue divino dai poteri miracolosi, l’Ichor della dea Athena, per curare sua madre che era molto malata. Tuttavia la madre morì prima di ricevere l’Ichor e il furto fu quindi inutile. Galan non è pentito per la sua azione e vuole scontare la sua punizione, cioè quella di morire in combattimento contro un cavaliere del Santuario. Ciò che desidera è uno scontro all’ultimo sangue contro il suo amico Aioros. [Arena del Santuario]
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