20) L'EREDE
[Cina, città di Guang Yuan, provincia del Sichuan]
Noesis, cavaliere d’argento del Triangolo, decide di sacrificare la sua vita per permettere all’allievo Retsu di scappare e avvertire il Santuario che un mostro sta facendo strage di persone. Noesis è quasi del tutto pietrificato e, prima di morire, scaglia Tritos Sphraghisma per bloccare temporaneamente il mostro.
Tre giorni dopo, Aioria raggiunge Retsu in Cina, ma non rivela la sua vera identità di cavaliere d’oro: gli dice solamente che è un messaggero inviato per controllare la situazione. Retsu, che possiede già l’armatura di bronzo della Lince, si sente in colpa per essere fuggito e vuole combattere per vendicare il suo maestro che, per lui, è stato come un padre. Aioria vuole ridare fiducia al ragazzo, facendo combattere solo lui e per questo fa finta di non essere un cavaliere.
Arrivati alla grotta dove si trova il mostro, i due cavalieri trovano parecchie persone pietrificate, compreso il maestro Noesis. Non è ben chiaro che tipo di mostro sia: la coda squamosa potrebbe far pensare a un drago, in realtà si tratta di una delle tre Gorgoni. Medusa era stata uccisa da Perseo, le altre due invece erano scomparse; probabilmente questa è Euriale, colei che vola lontano.
All’improvviso, il mostro esce allo scoperto e attacca, nonostante sia stata indebolita dall’attacco del maestro. Retsu, dopo un inizio difficoltoso, riesce a respingere le zanne di pietra con gli artigli infuocati. Tuttavia, Retsu non è abbastanza forte da sconfiggerla e vorrebbe l’aiuto di un cavaliere d’oro, ma Aioria si rifiuta. E’ però lo spirito di Noesis che giunge in aiuto dell’allievo e gli ridà coraggio. Retsu scaglia Vento degli Artigli Fendenti e uccide la Gorgone.
Solo alla fine, Aioria gli rivela di essere un Cavaliere d’Oro, congratulandosi con lui.
 

21) COLUI CHE ANNUNCIA IL FATO
[Santuario, stanze del Grande Sacerdote]
Shaka sta discutendo con Arles del cosmo oscuro emanato dai Titani che sta risvegliando i mostri demoniaci. Shaka ritiene che, bruciando il proprio cosmo fino al limite, è possibile creare una luce che purifichi il mondo, dileguando buona parte dell’oscurità di cui si alimentano i mostri. Shaka si offre di recarsi in India, suo secondo Santuario, e di sacrificare la vita per espandere il cosmo. Arles acconsente e lo fa scortare da un altro cavaliere per proteggerlo mentre sarà in meditazione.
Anche Crono risulta informato del piano, dato che il suo cosmo ha una particolare connessione con Arles.

[India, Uttar Pradesh Kasia, Kusinagara]
Shaka giunge nel luogo dove Buddha Shakyamuni raggiunse il nirvana, vicino agli alberi gemelli di sala. Arles non poteva scegliere accompagnatore peggiore di Aioria, che è scettico sull’esito della missione e non nutre simpatia nei confronti degli altri cavalieri d’oro, in particolare quelli collegati alla morte di Aioros. Shaka entra nella casa del nirvana per dare inizio alla sua meditazione. Da questo momento in poi, sarà completamente vulnerabile e solo Aioria potrà proteggerlo da un attacco nemico, ma sarà Aioria abbastanza motivato ad aiutare chi odia?
Poco dopo, compare Ceo, che, pur desideroso di saggiare la forza di Aioria, è stato incaricato di uccidere Shaka. Stranamente, Aioria ha davvero intenzione di proteggere Shaka, perchè spetta solo a lui vendicarsi della morte del fratello. Tuttavia, a un uomo non è consentito ribellarsi al volere divino, quindi Ceo scaglia un Ebony Illumination contro la casa del nirvana.
Con estrema velocità, Aioria riesce a porsi dinnanzi ai tre fasci di luce nera e a bloccarli tutti, anche a costo di ferirsi. Ceo non ha quindi altra scelta che scontrarsi con Aioria. Lo attacca velocemente con dei fulmini neri, senza che Aioria abbia il tempo per difendersi, poi con uno Sparkle Leipia (lampi di tenebra). Aioria, nonostante venga ferito più volte, non demorde, vuole opporsi alla sorte prestabilita dal dio.
 

COLUI CHE NON CREDE NEL DESTINO (speciale)
Galan racconta a Lythos di come ha perduto l’occhio e il braccio destro.
E’ stato durante un combattimento contro Aioros, tanti anni fa.
[Santuario, prigione di Urano]
Aioria è andato a trovare Galan, rinchiuso in una prigione scavata nella roccia per aver commesso un furto. Arriva anche Aioros, suo compagno di addestramento, per chiedergli il motivo di tale crimine. Galan aveva rubato dal Santuario un’ampolla di sangue divino dai poteri miracolosi, l’Ichor della dea Athena, per curare sua madre che era molto malata. Tuttavia la madre morì prima di ricevere l’Ichor e il furto fu quindi inutile. Galan non è pentito per la sua azione e vuole scontare la sua punizione, cioè quella di morire in combattimento contro un cavaliere del Santuario. Ciò che desidera è uno scontro all’ultimo sangue contro il suo amico Aioros.

[Arena del Santuario]
Il giorno dopo, Aioros si toglie l’armatura per combattere alla pari e scaglia contro Galan un Infinity Break. Galan, che non era neanche un cavaliere, rimane gravemente ferito e perde lo scontro. Successivamente, viene perdonato dal Santuario e gli viene dato il permesso di entrare a far parte del seguito di Aioria.
Combattendo è possibile cambiare il destino.