1) IL GRANDE PROLOGO
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[Santuario, stanze di Arles, 1973]

Il Grande Sacerdote Arles viene contattato da un dio supremo, una forza ultraterrena che riposa nel profondo dell'animo umano, Cosmo. Come egli stesso afferma, Cosmo ha il compito di mantenere l'ordine nell'universo e, per garantire che ciò avvenga, si vuole servire del lato oscuro di Saga (Sagazzo) per uccidere la dea Athena, ancora neonata.
Arles decide di obbedire a Cosmo e si appresta a uccidere Athena con il famoso pugnale consegnatogli proprio dal dio. La sua personalità buona non è in grado di ribellarsi e non può far altro che rivolgere una preghiera alla sua dea.
Sfortunatamente, Aioros, il Cavaliere d'Oro del Sagittario, interviene tempestivamente per salvare la piccola Athena e scopre che Arles, in realtà, è Saga dei Gemelli. Arles gli spiega che sta seguendo gli ordini di un dio superiore e che è necessario uccidere Athena in quanto la sua anima è contaminata dalle tenebre.
Aioros non vuole sentire ragioni, in quanto il suo unico compito è proteggere Athena.

Considerazioni personali: pur riprendendo il famoso episodio della serie televisiva, questo prologo risulta di difficile comprensione, a causa di diverse frasi oscure e sibilline, che potrebbero anche anticipare eventuali serie oltre quella di Hades.
Cosmo non è un'entità malefica; semplicemente fa la parte dell'antagonista solo perchè deve uccidere Athena. In base ai dialoghi, è proprio Athena ad essere malefica. Secondo me è perchè Saori è destinata ad opporsi al volere di tutti gli dei per schierarsi dalla parte degli uomini, come infatti risulta nel film Overture. Quindi, è proprio per mantenere il giusto ordine nell'universo che Cosmo deve uccidere Athena. E dato che uccidere un'infante è un'azione ignobile, Cosmo si rivolge a Sagazzo, che ha una personalità malvagia e caotica.
Infine, Saga buono stava per fare un giuramento davanti ad Athena, ma viene interrotto dalla presenza di Aioros. Cosa le avrebbe giurato?
 

2) IL FANCIULLO D'ORO
[Stati Uniti, Pennsylvania, Thee Mile Island, 28 marzo 1979]
Una centrale nucleare americana è sull'orlo dell'esplosione per un sabotaggio al reattore centrale da parte del terrorista. Le conseguenze potrebbero essere catastrofiche, al punto da perforare la Terra fino in Cina. Al posto di inviare una squadra speciale, il governo americano ingaggia un negoziatore, John Black, con l'incarico di scortare sul posto un misterioso ragazzino, di cui non si sa neanche il nome (si tratta di Aioria). Quando John Black incontra il ragazzino, vestito da punk e dall'aria apatica, vuole rifiutare l'incarico, ma è costretto ad accettare in quanto l'ordine viene addirittura da una persona al di sopra del presidente americano (il Gran Sacerdote).
Durante la missione, John Black tenta di instaurare un rapporto di fiducia con il ragazzino, che non vuole rivelare la sua identità, ma preferisce farsi chiamare Leo. John Black racconta a Leo che ha scelto di diventare un negoziatore per impiegare la sua diplomazia per difendere le persone. Leo, che finora aveva sempre agito senza uno scopo, rimane stupito e promette a John Black di proteggerlo.
I due entrano nella centrale, che è un concentrato di radiattività. Leo non ha bisogno della tuta speciale e crea una barriera cosmica per proteggere anche John Black, che si sente rassicurato dalla strana aura dorata.
Arrivati al centro del reattore, incontrano il terrorista, che, proprio come Leo, non indossa la tuta protettiva. John Black, in quanto negoziatore, chiede le sue richieste.
Il terrorista, di cui non si saprà mai il nome, gli spiega la storia dei Cavalieri di Athena, guerrieri dotati di forza soprannaturale che mantengono l'armonia nel mondo. La loro forza non è solo quella fisica, ma soprattutto il cosmo. Il terrorista inizia a rompere i vari macchinari a mani nude, per dare saggio delle sue abilità, poi confessa di essersi sempre allenato duramente per migliorare il proprio cosmo, uccidendo innumerevoli persone. Alla vigilia della sua investitura a cavaliere, viene esiliato dal Santuario senza apparente motivo, probabilmente per la sua indole sanguinaria (sembra la storia di Danes).
Ciò che ora vuole il terrorista è confrontarsi in duello con un cavaliere per dimostrare di avere tutti i requisiti per ricevere anche lui un'armatura. E' stato proprio per attirare i cavalieri di Athena che ha sabotato la centrale nucleare.
Infine, il terrorista attacca i due intrusi, ma John Black esce dalla barriera protettiva per proteggere Leo, facendogli do scudo. Leo è stupito del sacrificio del negoziatore, ma questi, prima di morire, gli confessa che non serve una ragione per proteggere qualcuno: aiutare le persone è una cosa naturale.
Il sacrificio di John Black non è stato inutile: ora Leo ha finalmente trovato un senso per combattere. Il terrorista lo attacca, Leo blocca il colpo con estrama facilità, richiamando la sua armatura d'oro. Il terrorista non è intimidito, anzi, è ancora più esaltato perchè, sconfiggendolo, dimostrerà di essere degno dei ranghi più alti. Purtoppo per lui, non era ben informato sulla forza dei Cavalieri d'Oro e muore subito, travolto dal Lightning Plasma. Leo, scosso per la morte del negoziatore, non ha avuto la minima pietà e lo ha ucciso senza neanche farsi rivelare il nome.
Al termine della battaglia, Leo piange per non aver capito prima il significato delle parole di John Black, cioè che per aiutare le persone non occorre una ragione. Infatti, fin'ora aveva combattuto solamente perchè costretto ad obbedire gli ordini del Gran Sacerdote, mentre in realtà desiderava solo che il Santuario scomparisse dalla faccia della Terra, in quanto colpevole di aver ridotto in disgrazia la sua famiglia. Per sdebitarsi con John Black, infine, Leo rivela al cadavere il suo vero nome: Aiolia.

Intanto, al Santuario, Arles è venuto a conoscenza dell'esito positivo della missione e chiede a Shaka cosa ne pensa di Aioria, se è degno di essere cavaliere nonostante il tradimento del fratello Aioros. Shaka dà una risposta neutrale, consigliando di giudicare Aioria per gradi e senza fretta, in quanto la sua maturazione psicologica è appena incominciata.
 

3) COLUI CHE GEME
[Grecia, catena montuosa del Pindo]
Una figura incappucciata (Lythos) sta guardando rassegnata un gigante che sta distruggendo i territori circostanti, in preda al dolore e alla disperazione. Alla fine, decide di porre fine alle sofferenze del gigante, che, in realtà, è suo padre.

Intanto, nei pressi del Santuario, Aioria viene raggiunto da un'altra figura incappucciata (Camus), che gli consegna una messaggio da parte del Gran Sacerdote: la nuova missione da intraprendere è quella di uccidere il gigante che sta devastando la zona, in quanto l'esercito non è servito a nulla.
Aioria inizia a fare del sarcasmo, paragonando i Gold Saints ai giganti, in quanto entrambi mostri mitologici. E' anche seccato che un cavaliere debba essere schiavo dei suoi doveri verso la pace dell'umanità. La sua anima, infatti, è ancora combattuta dall'odio verso il Santuario e dalla voglia di aiutare le persone, trasmessagli da John Black.
Aioria si adira profondamente quando la figura incappucciata nomina di sfuggita suo fratello. Aioria lo attacca, ma la figura riesce a ghiacciare il suo colpo, rivelando finalmente il suo volto. Camus dell'Acquario si scusa per la frase di prima, ma gli suggerisce anche di avere più autocontrollo e di rispettare l'etichetta del Santuario, come, ad esempio, indossare sempre le armature d'oro. Aioria gli risponde che per lui non hanno valore.
Aioria, senza armatura, si reca sul posto, precedentemente evacuato in vista della battaglia. Aioria, però, si accorge che è rimasto ancora un bambino (Lythos), che lo scongiura di non uccidere il gigante suo padre.
Ora Aioria è in difficiltà, in quanto deve stare attento a non ferire il bambino con il suo cosmo. Inoltre, scopre che il gigante è una statua di pietra, mossa solo dal cosmo, che, pur scricchiolando e cadendo ogni volta che viene colpita, si rigenera. Alla fine, Aioria è costretto a richiamare la sua armatura.

Intanto, alla sesta casa della Vergine, Milo dello Scorpione chiede a Shaka il permesso di passare, in quanto vuole raggiungere la quinta casa del Leone, per fare un favore a Camus, che è suo amico. Milo confessa a Shaka che non ha la minima fiducia in Aioria, in quanto è fratello di un traditore e ha un atteggiamento irrispettoso. Shaka gli risponde di non giudicarlo tanto duramente e di aspettare l'esito della battaglia contro il gigante, in quanto sarà necessario proprio un cosmo dotato di sensibilità e di amore (cosa che non si addice a un traditore senza anima come viene descritto Aioros).
 

Il bambino racconta ad Aioria la storia del gigante: suo padre era uno scultore del Santuario, che si ammalò gravemente prima di completare l'ultima statua commissionatagli. Per non lasciare solo suo figlio, quando è morto, la sua anima è migrata in quella statua incompiuta. Non rendendosi però conto di essere morto, continua a vagare senza meta.
Il bambino vuole suicidarsi per fermare il gigante e Aioria, commosso, decide di prendersi cura di lui al posto del padre. Espandendo il proprio cosmo, riesce a fare breccia nell'animo del gigante, trasmettendogli le sue intenzioni. Alla fine, il gigante si dissolve con un Lighning Bolt, senza più rigenerarsi: ora è finalmente libero.

Alla sesta casa, Milo ammette il successo di Aioria, ma gli resta comunque antipatico per il suo atteggiamento. Shaka nota che in lui albergano varie qualità, tra cui un grande cuore colmo di amore e umanità.

Aioria, quindi, prende il bambino sotto la sua protezione, che si presenta col nome di Lythos.