ATENA DI NUOVO IN PERICOLO
Arrivati, Lady Isabel ricorda che i loro nemici
non saranno solo i cavalieri ma dovranno tener conto del clima e del paesaggio
desertico che offre il Sahara.
Così i cinque cavalieri e Isabel si mettono
in cammino verso le piramidi dei faraoni.
Il caldo è davvero insopportabile, soprattutto
per Cristal abituato a ben altre temperature.
Lady Isabel conduce il gruppetto di cavalieri,
lei che, anche non essendo mai stata in questo posto, sembra conoscerlo
come le sue tasche.
Albrack, pur stentando un evidente timidezza,
ha da subito legato con gli altri cavalieri e tutti sono curiosi di vedere
le sue possibilità avvertendo in lui un immenso cosmo.
Si trovano su un altura, da essa si possono vedere
7 piramidi, Lady Isabel le indica:
“Queste sono le piramidi dove dovremo lottare per poter sconfiggere il nemico! Avanti non perdiamo tempo e prepariamoci alla dura guerra!”
Trovatosi di fronte alla prima piramide i cavalieri
non notano nessuna porta e domando cosa debbano fare ad Atena, la quale
non riesce a spiegare il significato di questo gesto.
Albrack si gira di scatto e di conseguenza incuriosisce
anche gli altri cavalieri.
Voltatosi si trovano circondati da scheletri
armati fino al collo da spade, scudi e armature.
Solo Atena è fuori dal cerchio facendo
preoccupare Pegasus:
“Atena non restare lì, il nostro compito è quello di proteggervi ma non possiamo se non ci resta vicino!”
Lady Isabel socchiude gli occhi quasi come se
avesse intuito l’imminente pericolo.
Né gli scheletri né i cavalieri
sono intenzionati ad attaccare per primi.
Ma d’un tratto un bagliore acceca tutti e dal
nulla appare un cavaliere dal cosmo inaudito
“E così voi sareste i Cavalieri d’Atena. Bè mi aspettavo tutt’altra cosa da dei cavalieri che hanno sconfitto Arles! Comunque sappiate che in ogni caso non sopravvivrete mai al cospetto dei sei Cavalieri della Piramidi! "
Come per magia il misterioso cavaliere racchiude senza sforzi Lady Isabel in una gigante clessidra:
“Tanto per divertirmi un po’ voglio mettere un limite di tempo alla vostra impresa, così quando i granelli di questa clessidra l’avranno colmata la vostra cara Atena…..bè…morirà. Ma del resto anche voi farete questa fine! Ahahhah”
Così come è venuto il cavaliere
sparisce lasciando Lady Isabel dentro la clessidra e lasciando i cavalieri
nelle mani degli scheletri.
LA PRIMA PIRAMIDE
I cavalieri si rendono conto che non c’è
un solo istante da perdere.
Ma gli scheletri cercano di sorprenderli e così
facendo si gettano lanciano contro gli avversari ma Pegasus li annienta
con un solo gesto lanciando il “Fulmine di Pegasus”.
Gli scheletri sono ormai diventati polvere che
si disperde nelle dune del deserto e i cavalieri, preoccupati, si avvicinano
alla clessidra.
Lady Isabel chiede scusa ma spiega come quello
che è successo era inevitabile, anzi se non si sarebbe allontanata
dai cavalieri anche loro avrebbero corso un rischio ancora maggiore del
suo.
Svela anche l’identità del loro avversario:
Lutras:
“Era insieme a me al palazzo quando ancora era in vita il mio caro nonno, ma era molto invidioso di lei e degli altri bambini così non perdeva occasione di picchiarci e fare il prepotente. Così il nonno e Mylock decisero di mandarlo in una casa dove poter essere curato e poter stare in pace con sé stesso. Poi da quel giorno non ho più avuto sue notizie e mi spiace molto averlo rivisto oggi in questo stato”
I cavalieri dopo aver ascoltato queste parole cercano in tutti i modi di rompere il vetro della clessidra ma Lady Isabel spiega loro che è indistruttibile, solo con la morte di colui che l’ ha creata si frantumerà, quindi esorta gli amici a sbrigarsi a superare le sei piramidi e sconfiggere in seguito Lutras.
Di corsa entrano nella prima piramide in cui,
nel frattempo si è aperta una grande porta.
Il luogo è completamente buio, solo alcune
piccole fiaccole illuminano lo scenario, le pareti somigliano molto a quelle
della Quarta Casa di Cancer, infatti anch’esse sono costituite da scheletri
e teschi.
Dopo aver percorso un lungo corridoio si ritrovano
in una grande sala dove vi si trova in mezzo una gigantesca fiaccola e
sopra di essa posizionata su di un grosso piatto l’Armatura del Dragone.
L’evidente stupore è sul voto di tutti
i cavalieri ma questa emozione scompare presto, alla vista di uno dei Cavalieri
delle Piramidi.
GRAZIE EXCALIBUR
Dragone esorta immediatamente i compagni a correre
verso la Seconda Piramide assicurandogli che ci avrebbe pensato lui a sconfiggere
questo cavaliere e a recuperare la sua armatura.
Pensando alla povera Lady Isabel e al poco tempo
che gli resta i cavalieri accettano e corrono verso l’unica uscita che
si intravede alla Prima Piramide.
“Fermi! Non mi avete chiesto il permesso di passare dalla mia piramide!”
Così dicendo il cavaliere si espone, finalmente, alla luce della fiaccola, e Pegasus riconosce in lui il cavaliere che al palazzo lo ha scaraventato fuori dalla finestra con un solo gesto della mano.
Il Cavaliere del dragone ascoltando le parole
di Pegasus si inasprisce ancor più e brucando il suo cosmo lancia
il “Colpo del Drago Nascente”.
Il Cavaliere delle Piramidi ferma questo colpo,
solo sollevando un dito ma grazie a questa mossa gli altri cavalieri riescono
ad attraversare la Prima Piramide.
“Illusi! Veramente credete di riuscire a sconfiggere i sei Cavalieri della Piramidi? Provo solo pena per voi! Dragone, Spartes non avrà pietà di te e ti assicuro che non vedrai mai più la tua bella armatura! Ahahaha!”
Sirio è ancora scioccato dalla facilità
con cui Spartes è riuscito a fermare il suo Colpo del Drago Nascente,
ma vedendo Atena e Capricorn alle spalle dell’avversario, ricordargli quanto
sia importante l’esito di questa battaglia , Dragone si ridà coraggio.
Spartes si avvicina a Sirio e lo guarda negli
occhi per vedere un ultima volta l’animo di colui che presto non ci sarà
più:
“Bene Sirio spero tu sia contento di morire in questa mia dimora e per mano mia.”
Alzando le braccia a croce Spartes viene contornato
da un numero impressionante di scarafaggi che in breve tempo attaccano
Sirio.
L’eroe è atterrato dagli scarafaggi che
lo sommergono e, impotente, lancia grida di dolore.
“Mi dispiace Dragone, ma come vedi io mantengo sempre le mie promesse, e, come vedi la tua vita sta per essere mangiata da questi stupendi esseri”
Nella mente di Dragone, Capricorn ricorda nuovamente
la promessa fatta alla Decima Casa: salvare Atena da ogni pericolo.
Spartes volta le spalle a Sirio e si dirige verso
l’uscita della piramide ma un cosmo potentissimo lo distare e, voltatosi
vede Dragone in piedi senza camicia e con il corpo pieno di ferite sanguinanti.
“Bravo Sirio, mi hai stupito, sei riuscito a liberarti dai miei scarafaggi mortali, nessuno prima d’ora c’era riuscito, i miei complimenti. Ma questo tuo coraggio ti è servito solo ad allungarti le sofferenze!”
Spartes è agilissimo e in un istante
si avvicina a Sirio mettendogli due dita sul petto all’altezza del cuore;
due luci soffuse color blu scuro scaturiscono dalle sue dita e Sirio immobilizzato
osserva gli occhi pieni di odio e di malvagità di Spartes.
Il dragone viene scaraventato contro una parete
e il suo corpo è nuovamente a terra ma questa volta le ferite sono
più gravi e il suo cuore sta smettendo di battere.
Gli altri cavalieri impotenti sentono il cosmo
di Sirio svanire ma Cristal ricorda a sé e agli altri che non possono
permettersi di tornare indietro e che devono continuare a correre verso
la Seconda Piramide ormai vicinissima.
Dragone è completamente esausto e primo
delle forze ma riesce ugualmente ad alzarsi
“Lo scontro non è ancora finito. Sono ancora vivo e pronto a combattere! Aiutami Capricorn aiutami a sconfiggere questo infame!”
L’anima del Dragone si alza alle spalle di Sirio
e Spartes per la prima volta conosce la paura.
Sirio ha ormai bruciato il suo cosmo fino all’estremo
e si ricorda che Capricorn sul punto di morire gli donò la sua spada
Excalibur.
Il Settimo Senso è ormai acquisito pienamente
e, sollevato il braccio destro, colpisce con tutta la sua forza Spartes
grazie all’ Excalibur.
LA SOFFERENZA ETERNA
L’armatura di sabbia di Spartes si sbriciola
sul terreno provocandogli numerose ferite.
Entrambi senza armatura i due cavalieri si ritrovano
ad armi pari ma Spartes è sconvolto dalla forza di Sirio e dal fatto
che nessuno prima di lui fosse mai riuscito nemmeno a sfiorare l’armatura.
Il Cavaliere delle Piramidi è furioso
ma Sirio ha ritrovato le forze grazie al colpo infitto all’avversario.
“Non posso crederci, hai frantumato la mia armatura! Non posso fartela passar liscia!”
Spartes brucia come mai aveva fato fin’ora il
suo cosmo che si antepone al cosmo di Sirio.
Alzando le braccia al cielo Spartes forma uno
sfera di energia, “Colpo della Sofferenza Eterna” , tutt il suo cosmo
è concentrato in quella sfera che provoca un fortissimo vento
facendo anche crollare parti della Piramide.
Dragone capisce che il suo cosmo non può
competere con quello del suo avversario e per questo piange lacrime di
sangue.
“Non vedrai mai più la luce del sole! Con questo colpo andrai in una dimensione tra la vita e la morte, verrai privato del tuo cosmo e la tua anima vagherà per sempre tra mille sofferenze e il rimpianto di non aver salvato Atena! Ahahaha”
“Nooooo! Atena vivrà e io e gli altri cavalieri la salveremo!”
Sirio brucia nuovamente il suo cosmo e prima che
Spartes lanci il “Colpo della Sofferenza Eterna”, cerca di colpirlo con
il “Colpo Segreto del Drago Nascente”.
Spartes respinge il colpo ma un’esplosione tregenda,
provocata dallo scontro tra il colpo del Dragone e la gigantesca fiaccola,
impedisce a Spartes di colpire Sirio.
La Prima Piramide è completamente crollata
e i due cavalieri sono sepolti sotto le macerie.