L'articolo è tratto da un vecchio Japan Magazine (1992), ormai fuori serie.
Luigi Rosa è un artista completo. Voi forse lo conoscete solo per la sua partecipazione al doppiaggio dei Cavalieri dello Zodiaco, ma prima di arrivare a quell'esperienza, lui ne ha fatte tante di cose. La passione per lo spettacolo, la cosiddetta vocazione gli è venuta quand'era giovanissimo, a sei anni e da allora con una determinazione invidiabile, il nostro ha studiato dizione, recitazione, danza e chi più ne aveva più ne metteva, tanto da vantare, già all'età di 13 anni, un'esperienza da artista consumato. Nel suo curriculum professionale, Luigi conta oggi moltissime rappresentazioni teatrali, (ha lavorato, fra gli altri, con grandi attori come Alida Valli e Umberto Orsini), una prova come regista di uno sceneggiato e in parallelo un'infinita serie di doppiaggi televisivi. A 25 anni insomma, Luigi può considerarsi arrivato, anche se non è certo tipo da adagiarsi sugli allori. Al contrario. E' perennernente al lavoro, sempre in pista per non perdere nemmeno un giro, nemmeno un appuntamento con il suo pubblico. Con il successo più che meritato che si è andato costruendo pezzetto per pezzetto, con la costanza di un'ape operaia, in undici anni di carriera.
JM: MA QUAL'E LA FORZA CHE LO SPINGE
A TENERE QUESTI RITMI ALTISSIMI?
LR: Certamente la passione, il grande amore per questo lavoro.
Considero la recitazione, ma anche il doppiagio, delle vere e proprie forme
d'arte, alle quali devi per forza dedicare tutto te stesso, senza risparmiarti
mai, se davvero le senti così fortemente dentro di te. Come in tutti
i mestieri, certo, ci sono anche gli aspetti negativi, le difficoltà,
per questo insieme alla passione deve esserci il divertimento a spingerti
a farlo. A me succede regolarmente di divertirmi e in questo modo ho sempre
superato gli ostacoli della mia professione.
JM: CHE SIGNIFICA AVERE I NUMERI, PER
UN DOPPIATORE?
LR: Significa non aver bisogno delle immagini per trasmettere
le tue emozioni al pubblico, proprio come accade a chi sa fare bene la
radio. E se non sei sincero, stai pur certo che il pubblico prima o poi
lo sente e ti abbandona. Non c'è niente da fare, se in te c'è
della vera passione, il tuo messaggio arriva alla gente, sia che ti confronti
con un pubblico teatrale, con una cinepresa, o con un microfono. E c'è
anche un'altra cosa importante da ricordare: bisogna sempre saper fare
dell'autocritica, non sentirsi mai arrivati al punto da montarsi la testa.
In questo mestiere, come in qualunque altro, c'è sempre qualcosa
da imparare, anche se sei arrivato in cima.
JM: CREDI CHE I GIOVANI CHE STANNO
CRESCENDO ORA, SARANNO DOMANI DEI DEGNI EREDI DELLA PRESTIGIOSA CLASSE
DEI DOPPIATORI ITALIANI DI OGGI?
LR: Ne sono convinto. E consiglio davvero ai giovani di intraprendere
questa via e quella della recitazione se ne sentono l'esigenza, senza lasciarsi
scoraggiare. Credo che molti attori e registi oggi sbaglino a chiudere
le porte in faccia ai giovani e poi a lamentarsi della crisi del cinema
e del teatro. Come si fa a scoprire nuovi talenti, se non gli si dà
nemmeno una possibilità? Se almeno per una volta non li si sta ad
ascoltare questi giovani? Io non me la sento invece di dir loro "lasciate
perdere", non mi sembra onesto. Però li raccomando di applicarsi
e studiare molto se davvero vogliono sfondare, perchè è l'unico
modo. In qualunque attività il segreto è voler imparare.
Dando retta a chi ha più esperienza, lavorando, dandosi da fare
e ascoltando i buoni consigli dei professionisti.
JM: PARLACI DELLA TUA ESPERIENZA NEL
DOPPIAGGIO DEI CARTONI ANIMATI. HAI TROVATO QUALCHE DIFFICOLTA' NELL'AFFRONTARE
QUESTO BIZZARRO MONDO DI CARTA?
LR: No, anche perché credo di avere il carattere giusto
per questo tipo di lavoro. Certo se non sei un entusiasta come me, è
difficile che tu riesca a calarti in personaggi a volte buffi e scanzonati,
perché magari hai troppi problemi per la testa, troppe cose a cui
pensare. Chi lo fa con lo spirito sbagliato, è meglio che lasci
perdere questo tipo di doppiaggio perché non gli riuscirà
mai al meglio. Inoltre i cartoni animati presentano altre difficoltà
per un doppiatore, in quanto richiedono un vero e proprio carattere che
può esprimersi solo attraverso la voce. La cosa più difficile
infatti è dare un taglio psicologico, una profondità e una
sostanza ai personaggi animati e questo lo può fare soltanto il
doppiatore che possieda tecnica, mestiere e, per l'appunto, una buona dose
di entusiasmo e di fiducia in ciò che sta facendo.
JM: OLTRE A CRYSTAL, CI SONO ALTRI
PERSONAGGI DEI CARTONI GIAPPONESI A CUI TI SENTI PARTICOLAR- MENTE LEGATO?
LR: Quelli a cui sono maggiormente affezionato sono Tom di "Prendi
il Mondo e Vai", Pippo, di "Pippo e Menelao" e Leo di "Dolce Luna".
JM: E' STATO DIFFICILE OTTENERE UNA
PARTE NELLA SERIE PIU' POPOLARE IN ASSOLUTO, OVVERO "I CAVALIERI DELLO
ZODIACO"?
LR: Per me, affatto. Mi hanno scelto al volo. Subito. Data la
mia lunga militanza nel mondo dei cartoni animati, la voce "giusta" e le
affinità che mi legavano a Crystal, il direttore del doppiaggio
è andato a colpo sicuro. E infatti ha avuto ragione. E' stata una
parte che ho sentito molto vicina al mio carattere e al mio modo di esprimermi.
JM: IN CHE COSA TI SENTI MAGGIORMENTE
SIMILE A CRYSTAL?
LR. Soffro delle sue stesse contraddizioni e insicurezze; sono
di temperamento impulsivo e spesso temerario, proprio come lui, ma ho anche
paura di non riuscire a raggiungere gli obiettivi che mi prefiggo, come
lui a volte teme di non poter raggiungere il Settimo Senso. L'idealismo
e le piccole paure di Crystal insomma si avvicinano molto al mio modo di
essere: anch'io sarei disposto a rischiare il tutto per tutto per qualcosa
in cui credo, ma a volte anche a me capita di fare degli errori per eccessiva
precipitazione e per eccesso di zelo. Anche Crystal ha questo problema
ed è l'aspetto più umano del suo carattere, quello che personalmente
preferisco.
JM: NELLA NOSTRA CLASSIFICA DEI PERSONAGGI
PIU' AMATI, CRYSTAL E' AL PRIMO POSTO. LA STRAORDINARIA FAMA DEL TUO PERSONAGGIO
TI HA MAI CREATO DEI PROBLEMI? IN ALTRE PAROLE, HAI MAI AVUTO PEDINAMENTI
DA PARTE DEI FANS, O ROBA DEL GENERE?
LR: Beh, credo che specialmente le ragazze siano attratte soprattutto
dall'aspetto fisico di Crystal, dalla sua bellezza, perciò conoscendomi
avrebbero inevitabilmente una delusione. Però, visto che la mia
voce è quella dei loro personaggio preferito, spesso mi telefonano
per illudersi forse di parlare con lui. Anche se il più delle volte
non mi trovano a casa. Ma ci sono anche quelle insistenti che non si arrendono
finchè non mi pizzicano. Sono davvero determinate!
JM: COSA TI DOMANDANO DI SOLITO?
LR: Chiedono di me, del mio personaggio, vogliono amicizia,
comprensione, consigli. A volte indagano sulla mia vita privata.
JM: TI DIVERTE QUESTA POPOLARITA',
DICIAMO COSI' PRESA IN PRESTITO DA UN CARTONE ANIMATO?
LR: Ma sì, certo. Non ho problemi di gelosia verso il
mio personaggio. E poi mi piacerebbe avere più tempo da dedicare
a questi ragazzi che hanno tante cose da raccontare. Ma spesso sono in
giro per lavoro e rispondere alle loro telefonate non è facile.
Però mi divertirebbe davvero sapere qualcosa di più su di
loro, chi sono, che scuola fanno, cosa sperano di diventare. Anzi, sapete
che vi dico? Approfitterò di JM per fornire loro un indirizzo dove,
se vogliono, possono scrivermi. Non prometto di rispondere a tutti perché
la cosa sarebbe davvero impossibile, ma prometto di leggere tutte le loro
lettere: ho davvero voglia di conoscerli meglio questi fans scatenati di
Crystal! Perciò ecco l'indirizzo: LUIGI ROSA C/O VOICE OVER -
C.SO FERRARA, 43 - 10151 TORINO.
Mi raccomando, non venite a cercarmi sul posto di persona perché
non abito lì, ma per la vostra corrispondenza è sicuramente
il riferimento più veloce per raggiungermi. Aspetto tantissime lettere!
JM: E ALLORA, JMANIACI, CHE NE DITE
DI QUESTO PICCOLO SCOOP? NON VE LO ASPETTAVATE, VERO?!?