Riassuntino classico del narratore:
"Il mondo dei morti. Il regno di Hades... Il mondo dove non arriva
mai la luce. E ora devono fare un lungo cammino. E questo è solo
l'inizio di ciò che li aspetta."
[Il Tribunale del Silenzio]
Seiya
e Shun sono giunti dinnanzi alla Prima Prigione.
"C'è scritto... Palazzo di Giustizia." osserva Seiya.
"Giustizia? Che razza di giustizia realizzeranno contro i morti? Questo
luogo è così silenzioso..." si domanda Shun.
"Questo posto è così inquietante."
"Sì."
I due si apprestano ad entrare, quando compare un soldatino armato
di falce, dall'aspetto buffo. E' Marchino.
"Silenzio." ordina a bassa voce.
"Chi è?" chiede Seiya allarmato.
"Vi ammonisco di non parlare. Qui è strettamente proibito fare
rumore. Non si può far rumore camminando e bisogna moderare il respiro
per non disturbare. E non si possono fare cose come starnutire."
Da gran maleducato, Seiya emette di proposito uno starnuto potente,
sputando bava da tutte le parti.
"Seiya." commenta Shun perplesso.
Marchino è sconvolto.
"Credo che mi sia raffreddato... nel cadere tante volte in acqua."
"Siete usciti di senno o che? Vi ho avvertiti che anche uno starnuto
qui può portarvi molti problemi..." li sgrida Marchino alzando il
tono di voce.
"Taci, sei tu che urli!" ribatte Seiya pulendosi il naso con la mano.
"Basta... Appena arrivate dinanzi al signor Lune, confessate tutti
i peccati che avete commesso... non lasciate niente nel calamaio, tutti
i vostri peccati vengono annotati!" spiega Marchino sottovoce.
"Eh? Che cosa?" lo provoca Seiya.
"Ti dico di fare silenzio!"
"Eh?"
"Per questo motivo ti dico che..." urla Marchino spazientito, proprio
mentre stava aprendo la porta.
"SILENZIO!! Markino... Devi fare silenzio in questo luogo." ordina
una voce all'interno del tribunale.
"Sì. Lo so, non ho scuse, grande Lune."
Marchino si scusa, anche se la colpa è tutta di Seiya maleducato.
"Quell'uomo è Lune?" chiede Seiya.
"Uno degli specter di Hades." commenta Shun.
"Se provi a proferir altre grida scurrili... saranno le ultime che
tu possa fare." minaccia Lune, seduto dietro alla cattedra con la toga
del giudice.
"Non sono stato io a starnutire." si giustifica Marchino.
"Vuoi morire? Divieti in questa corte: qui non permetto nessun tipo
di rumore noioso." lo ammonisce Lune battendo il martello.
"Sì. Mi scusi."
Marchino se ne va via con la coda tra le gambe.
"Bene.
Io dirigo questo posto. Sto rimpiazzando temporaneamente il grande Minosse.
Mi chiamo Lune di Balron. In base ai peccati che avete commesso nella vostra
vita... sceglierò l'Inferno nel quale andrete. Ditemi i vostri nomi."
spiega Lune dall'alto della sua cattedra.
"Io sono Seiya."
"Io sono Shun."
"Ascoltami... noi non abbiamo fatto niente di male... affinchè
ci debbano giudicare." riferisce Seiya con baldanza.
"Non alzare la voce! Non vi servirà mentire spinti dalla paura.
Tutti quelli che arrivano qui sono macchiati di qualche colpa. Se cerco
nell'archivio saprò subito i vostri peccati." lo sgrida Lune battendo
il martello.
Lune apre l'enorme registro, ma non trova nulla sotto le voci di Seiya
e Shun. Questo perchè sono ancora vivi.
"Che strano... Deve trattarsi di un errore! I vostri peccati non compaiono
nell'archivio... allora... Ripetetemi i vostri nomi un'altra volta."
"Te li ripeteremo affinchè tu non possa dimenticarli mai. Apri
bene le orecchie e fai attenzione! IO SONO IL CAVALIERE DI ATHENA SEIYA
DI PEGASUS!! E COME ME LUI E' SHUN DI ANDROMEDA!! SIAMO VENUTI A PRENDERE
ATHENA E A SCONFIGGERE HADES!! HAI CAPITO?!" strilla Seiya tutto di un
fiato, con la voce che rimbomba nell'aula.
Shun si tappa le orecchie, mentre Lune non si scompone. Ora Seiya ha
esaurito le socrte di ossigeno.
"Seiya."
"Capisco. Così si tratta di questo." commenta Lune chiudendo
il registro.
Ad un tratto, Marchino irrompe nella stanza, urlando agitato:
"E' successa una cosa terribile signor Lune!! I cavalieri di Athena
sono riusciti ad attraversare il fiume Acheronte... e sono entrati nel
primo girone dell'Inferno!"
Ormai lo si sapeva già. Lune, infastidito, lo avvolge con la
sua frusta.
"Silenzio! Quante volte devo ripeterlo perchè tu comprenda?!"
"Lo so bene! Ma questa è una situazione di emergenza... Che
cosa succede?! Non volevo interrompere! Lo giuro!"
Marchino muore, fatto a pezzi dai giri della frusta. Poverino.
Seiya e Shun sono sconvolti, mentre Lune resta impassibile.
"Comprendo.
Voi siete i cavalieri di Athena, penetrati nel Regno di Hades in vita...
Bene. Le vostre vite non sono ancora finite, ma vi farò confessare
i peccati commessi fino ad ora... E vi manderò vivi ad un Inferno.
Al più adeguato, affinchè vi purifichi." annuncia Lune, alzandosi
in piedi.
"Ad un Inferno?"
"Sì, ora controllerò quale vi si addica di più."
"Te l'ho già detto prima... non abbiamo fatto niente per essere
giudicati!" esclama Seiya, in procinto di attaccare.
"Sei sicuro?"
"Seiya!" esclama Shun preoccupato.
"Reincarnation!"
La tecnica di Lune ha la meglio sull'attacco di Seiya, che viene colpito.
Una luce esce dal suo corpo: sono i ricordi dei suoi peccati.
"Cos'è questa luce?" chiede Seiya preoccupato, ancora in balia
del colpo.
"Fissala bene. Perchè ora emergeranno dal tuo corpo... tutte
le colpe di cui ti sei macchiato in vita."
"A poco a poco appaiono i ricordi della mia infanzia... quando uccidevo
insetti per divertimento... quando strappavo i fiori senza motivo... uno...
un altro... un altro ancora!" osserva Seiya disperato.
Si vedono anche i ricordi in cui Seiya aveva fatto piangere Miho, preso
a sassate un uccello, pescato un pesce, fatto a botte con dei bambini,
rotto un vaso.
"E ora...? Continuerai a dire ancora che non hai fatto niente di male...?"
infierisce Lune.
"Sì, ma..."
"Inoltre... hai ucciso violentemente senza uno scopo delle persone
e qui c'è il peggiore dei peccati: le innumerevoli morti che hai
inflitto!"
Compaiono le immagini di alcune precedenti battaglie: contro Misty,
Moses, Asterion, Aioria, Saga, Poseidon. Seiya cade a terra privo di forze.
"Seiya." esclama Shun.
"Ti sbagli...! Sebbene sia vero che ho sconfitto un gran numero di
avversari... è sempre stato in nome della giustizia!" cerca di giustificarsi
Seiya.
"Non andarne fiero! Un essere umano senza rango di divinità
non ha il diritto di applicare tale punizione. Esiste un Inferno che può
ricompensare tutta la tua consacrazione a questa vita violenta... Se ti
mando lì in vita ti ritorcerai per tutta l'eternità... in
mezzo a un'enorme sofferenza! Per questo ti condanno a discendere nella
prima valle, il sesto girone dell'Inferno!"
"Seiya!"
Lune teletrasporta Seiya nella prima valle, un mare di sangue bollente,
e gli dà una breve spiegazione turistica del luogo:
"La prima valle del sesto girone. Quell'Inferno è un lago di
sangue. E' il luogo per i violenti, coloro che, con i loro colpi, strapparono
vite altrui e lì rimarranno fino alla fine dei tempi, ritorcendosi
di dolore in mezzo a un mare di sangue bollente. Pegasus Seiya, qui arderà
la tua pelle e si fonderà la tua carne e quando ti te rimarranno
solo le ossa... allora ti pentirai dei tuoi peccati!"
Purtoppo, poco
prima che Seiya cada nel mare incandescente, Shun lo afferra con la tua
catena transdimensionale e lo riporta indietro in tribunale.
"Che cosa? Hai attraversato lo spazio fino al sensto Inferno per salvare
Pegasus...?! Ma che razza di catena è quella?!" esclama Lune.
"La catena di Andromeda può attraversare lo spazio... per arrivare
fino ai posti più reconditi a vari anni luce. Non posso permettere
che tu getti Seiya in quell'Inferno."
Ad un tratto, lo sguardo di Shun diventa freddo e vuoto. Lune si spaventa,
scambiandolo per Hades in persona:
"Non posso crederci! Mio signore! No... Ora che faccio attenzione al
colore dei tuoi capelli ho capito... sei un'altra persona... No, ripensandoci
non verrebbe mai in un posto così... e tuttavia gli somigli molto.
Sei senza dubbio la sua reincarnazione."
"Di cosa parli?" chiede Shun perplesso, con gli occhi di nuovo normali.
"Hai detto che ti chiami Andromeda... Sembra che tu abbia recato danno
a molte persone." dichiara Lune, ricomponendosi.
"Sì... ma io..."
"Non c'è 'ma' che tenga! Tutti hanno commesso terribili peccati.
La mia frusta giudicherà la gravità dei tuoi peccati!" esclama
Lune lanciando la frusta.
"Nebula Chain!"
La catena di Andromeda riesce a bloccare la frusta. Tra Lune e Shun
inizia un dialogo introspettivo filosofico.
"Sebbene lo fai in nome della giustizia... ti giudicherò!"
"Sarò sempre disposto... ad accettare con rassegnazione... il
castigo per quei crimini... quando arriverà la mia ora, benchè
mi piacerebbe sapere... se c'è un modo per fermarli senza ucciderli
per non commettere quei peccati."
"Come?"
"Per quanto nobile sia una persona, per sopravvivere occorre uccidere
animali... e strappare piante per nutrirsi... e anche schiacciare insetti...
sperimentare l'odio e l'invidia e ferire qualcuno... Tutti odiano questi
sentimenti, ma... se tutti quelli che tu hai detto sono atti malvagi...
allora il semplice fatto di vivere è un male... Ho bisogno di risposte,
non capisco." espone Shun sull'orlo del pianto.
"Lo so, ma solo un dio potrebbe risolvere i tuoi dubbi! Il mio compito
è quello di impartire la giustizia secondo la Legge di Hades. Colpevole
o innocente? Non sei esente da colpa nello stato in cui ti trovi qui! Fire
Whip!"
"Rolling Defense! No!"
"E' inutile! A niente servirà difenderti di fronte alla frusta
della giustizia!"
La frusta di Lune ha la meglio sulla catena di Andromeda. Shun viene
completamente avvolto.
"I giri che la frusta ha lasciato intorno al tuo corpo... sono i numeri
dei tuoi peccati. Ora puoi vedere la grandezza della tua colpa. Oserai
ancora dire che la tua lotta è giustizia...?"
"E' certo che non feriamo la gente per piacere, benchè il rivale
sia un nemico dichiarato, alla fine lo uccidiamo sempre. Mi domando quante
persone dovrò ferire ancora... continuando a vivere... sicuramente
è a causa della vita che ho ucciso. Allora... questo significa...
significa che io..." frigna Shun inginocchiandosi in segno di resa.
"Sembra che alla fine tu ti sia reso conto. Ti invierò al sesto
girone dell'Inferno a far compagnia a Pegasus, benchè il tuo corpo
si trovi già in situazione critica."
"Seiya... Hyoga... Shiryu... fratello... perdonami... Scusami, sono
stanco di lottare..."
Il corpo di Shun viene polverizzato dai giri di frusta. Seiya è
ancora svenuto. Fuori due!
"Ci ho riflettuto
bene, è doloroso... Nonostante siano sempre stati amici... questi
ragazzi possedevano certo un cuore puro. Tuttavia... non erano sufficientemente
degni di affrontare Hades. Non ho altra soluzione che mandarlo al girone
della morte. La verità è che... questo Shun di Andromeda
assomiglia molto... Non posso togliermi dalla testa che lui sia la reincarnazione...
Seppellir la sua testa per non vederla più...?" riflette Lune.
"Lune!" chiama una voce disumana.
"Questa voce! Non può essere?!"
"Lune! Che cosa vuoi fare ora... con la mia testa decapitata?"
Dai residui dell'armatura di Andromeda emerge uno spirito malvagio
informe: è Hades incavolato.
"Certo... i dubbi sono venuti meno! Tu... tu... sei!!" esclama Lune
terrorizzato.
"Idiota! Torna a collocarmi la testa nel corpo come stava prima!"
"Sì, subito! E... il corpo...?! Il corpo che era completamente
sconquassato è sparito! Ho appena commesso un grave delitto! Perchè
l'ho decapitato?!"
In preda al panico, Lune si toglie la tunica ed esce dal tribunale
di corsa, per cercare i frammenti del corpo.
"Qualcuno... Qualcuno mi dica dove sta il corpo! Non se lo saranno
portato via i venti che soffiano in questa valle oscura... il resto del
suo corpo, fino all'Inferno?? Dov'è? Dov'è il corpo??"
Lune trova la testa di Shun/Hades nella Valle della Bufera Nera. Si
china per raccoglierla.
"Dov'è il corpo?!"
Lune viene raggiunto da Rhadamantis, che gli mette una mano sulla spalla.
"Che cosa succede Lune?" chiede Rhadamantis tranquillamente.
"Signore Rhadamantis! E' che... ho appena tagliato una testa..." spiega
Lune sconvolto.
"Una testa? E dov'è? Si può sapere?"
"Che significa tutto ciò?!"
La testa è sparita dalle mani di Lune.
"Seiya! Svegliati Seiya!" esclama Shun nel tribunale. Purtoppo è
ancora vivo.
"Shun... E il nemico? Dov'è lo spettro chiamato Lune?" "Non è qui. Crede di avermi sconfitto, ma ora che sono sveglio sto bene... Mi domando cosa sia accaduto." "Bene, ora potremo uscire da qui." |
"Ma...
è proprio il mio casco?! Allora quello che vedevo... non era altro
che un'illusione? Quell'Andromeda è un insolente!"
Lune si accorge che in mano non aveva la testa di Shun/Hades, ma bensì
il suo elmo!
"No, ti sbagli. Chi ha tale potere da far questo a uno specter... non
è un cavaliere di bronzo." lo corregge Rhadamantis.
"Allora...!"
"Una persona davvero terribile... rifiutata anche dal mondo della morte."
"Non può essere... Allora in quel momento prima di attaccare
Andromeda... ero già caduto nella trappola di costui! Chi può
essere?"
"Avevo già percepito il suo cosmo prima..."
"E' un insolente, come osa prendersi gioco di noi...! Stando nel mondo
della morte! Eccolo! Preso!"
Lune lancia la frusta e afferra per il polso il nemico, che si era
reso invisibile.
"Ora che l'ho afferrato con la frusta non potrà più fuggire!
Finiscila di giocare e mostrati!"
"Se ci tieni tanto... te ne pentirai..." risponde il nemico.
"Supponevo che fossi tu... L'uomo che è riuscito a ingannare
anche gli dei. Kanon di Gemini!" commenta Rhadamantis.
Finalmente, Kanon esce allo scoperto. Ha l'armatura d'oro dei Gemelli.
"Benchè pensassi di usare il Genrou MaouKen su Lune... affinchè
mi guidasse fino al trono di Hades... Non accadrà mai! Ora dovrò
usare Rhadamantis... al tuo posto."
"Pazzo!!! Come puoi dirlo se sei già morto!" dichiara Lune,
preparandosi a polverizzare Kanon con la frusta.
"Per favore, quello morto in verità sei tu!"
Kanon tocca la frusta che lo imprigionava con un dito, polverizzandola.
"Che vuoi dire?! Quello che sta distruggendo la mia frusta non è
Kanon. Non solo la frusta..! Non è possibile! Anche il mio corpo
viene distrutto!!!"
Il colpo si propaga e Lune muore polverizzato all'istante. Sembrerebbe
quasi che sia la stessa tecnica di Lune ad esserglisi ritorto contro.
"Tu stesso hai
detto che sono gli dei, non gli umani a giudicare. Cosicchè questa
è la tua punizione per aver giudicato le persone. E anche tu Rhadamantis
riceverai la tua punizione. O puoi obbedire a me e portarmi da Hades."
comunica Kanon.
"Ti porterò? Ma alle profondità dell'inferno!"
Rhadamantis attacca, ma Kanon schiva saltando su una colonna.
"Mi sento molto leggero. Sembra che il campo di forza del castello
di Hades qui non faccia effetto."
"Logico. Fin qui arrivano solo deboli anime in pena e non c'è
motivo di avere la barriera."
"Vedo... Allora la barriera di Hades fu il motivo... per cui riuscisti
a sconfiggere Milo e Aioria senza problemi."
"Maledetto... Insinui che vinsi solo grazie alla barriera?"
"Chiaro, perchè pensi che mai qualcuno come te avrebbe potuto
vincerli?! Ti dimostrerò il vero potere dei cavalieri d'oro!"
Kanon salta giù dalla colonna, atterrando sul ponte.
"Kanon! Kanon,
cosicchè fosti tu a salvarci. E' un sollievo che qualcuno del tuo
calibro sia nostro alleato." esclama Seiya, appena arrivato nella Valle
della Bufera Nera insieme a Shun.
"Chi ha detto che sono tuo alleato?" risponde Kanon freddamante.
"Hai detto che ti eri pentito, avevi giurato fedeltà ad Athena."
gli ricorda Shun.
Kanon si volta e colpisce Seiya e Shun all'improvviso, atterrandoli.
"E con questo?!" si lamenta Seiya.
"E' la verità che ho giurato fedeltà ad Athena, ma non
dissi mai di essere vostro alleato."
"Ma che...?"
Kanon sferra un pugno rivolto a Shun, bloccando la mano pochi centimetri
prima di colpirlo.
"In quello stato voi sareste solo un intralcio!"
"K...Kanon..."
"Non cederemo mai alla stanchezza... in mezzo al campo di battaglia!
Che succederebbe se ti spaventasse l'idea di uccidere un tuo nemico? Se
non uccidi il tuo nemico... lui uccide te e ucciderebbe anche chi non lo
merita."
"Kanon..."
"Io stesso mi macchiai di colpe, già da tempo... Non sono nessuno
per dire qualcosa... ma se ho commeso qualche mancanza grave... dopo aver
eliminato tanti nemici allora sono disposto a ricevere la punizione degli
dei. Nel frattempo continuerò a lottare senza tregua!"
"Kanon!"
"Se avete capito proseguite. Avete la missione di consegnare un oggetto
importante ad Athena." ordina Kanon, dopo essersi abbassato al loro livello.
"Seiya!" esorta Shun.
"Capisco, ti ringraziamo, Kanon." dice Seiya.
Seiya e Shun riprendono la corsa, oltrepassando anche Rhadamantis situato
in mezzo al ponte.
(Scena
allungata)
"Mi vien da ridere a pensare che uno come te che abbia messo alle strette
Nettuno si abbassi a fare la predica a questi cavalieri da quattro soldi.
Spero che tu ora sia capace di mostrami l'autentico potere dei cavalieri
d'oro! Forza, preparati! Che fai Kanon? Non puoi nasconderti in questa
valle oscura! Preferisci ricevere il mio attacco o cadere negli abissi
infernali?! Punizione suprema! Prendi questo! Greatest Caution!"
Rhadamantis atterra Kanon facilmente.
"Ora comprendo perchè tu sei uno dei tre leader Specter... tra
i poderosi centootto... Rhadamantis di Wyburn..." commenta Kanon sdraiato
a terra.
"E' un po' tardi per parlare ora. Muori Kanon!" esclama Rhadamantis.
Rhadamantis sta per dare il colpo di grazia a
Kanon, quando questi si ribella all'improvviso
e lo immobilizza.
"Co... Cosa?! Cosa mi succede? Il mio corpo è
paralizzato." esclama Rhadamantis.
"Il colpo che ho usato su Lune è solo
servito a fargli perdere il contatto con la realtà. Invece, l'Illusione
del Re Diavolo è differente, non è paragonabile al colpo
lanciato sul tuo amico. Colui che lo riceve non ritorna in sè finchè
non uccide la persona che gli ho ordinato."
"Ah sì...?"
"Cosa succederebbe se ti mandassi da Hades sotto
l'effetto del mio attacco?"
"Idiota... Pensi davvero che io ucciderei Lord
Hades?"
"Perchè no? Mi serve per guadagnare tempo...
Presta attenzione... Il colpo che hai ricevuto poco fa ha stimolato il
tuo sistema nervoso... Io ti ho immobilizzato per alcuni minuti. La vera
Illusione del Re Diavolo sta per arrivare... Preparati! Genrou Maou Ken!"
Kanon sta per scagliare il colpo...
Ad un
tratto arrivano altri sei spectre, interrompendo la battaglia tra Kanon
e Rhadamantis. Persa la ghiotta occasione di sferrare il colpo.
"Voi, quando siete arrivati...?" chiede Rhadamantis come se nulla fosse
successo, ormai libero dalla telecinesi.
"La signora Pandora l'ha sollecitata varie volte a tornare con somma
urgenza." riferisce uno spectre, inchinandosi.
"Stupidi... Sono arrivati alcuni cavalieri e ho promesso di occuparmi
di loro."
"Sì, ma sembra che la signora Pandora sia stanca di aspettare..."
"D'accordo." risponde Rhadamantis seccato.
"Lei può andare tranquillo, ci penseremo noi a uccidere Kanon..."
propone uno spectre.
"Non esserne sicuro... Non basterebbe per questo neanche un centinaio
di voi! Kanon, la nostra lotta dovrà aspettare."
A malincuore, Rhadamantis è costretto a teletrasporsi via e
a rimandare la battaglia con il suo nuovo amichetto.
"Bene, ti suicidi subito... o preferisci affrontarci tutti insieme?"
chiede uno spectre a Kanon.
"Dovresti prendere sul serio quello che ha detto Rhadamantis." ribatte
Kanon indifferente.
"Cosa?"
"Sarà inutile che vi confrontiate con me... benchè siate
cento e cento. Se amate la vita sparite dalla mia vista!"
"Idiota! Sei uno stolto!"
"Capisco... Vuoi vedere come polverizzo le stelle?! Galaxian Explosion!"
I sei spectre si scagliano tutti insieme di Kanon, ma vengono travolti
dalla sua potenza.
Seiya e Shun osservano
in lontananza il bagliore dell'Esplosione Galattica.
"Kanon..."
Nel frattempo, Shiryu e Hyoga sono appena arrivati all'ingresso della
Prima Prigione.
"Cos'è quella luce?" chiede Hyoga.
"Andiamo Hyoga!" esorta Shoryu.
"Addio." Kanon saluta gli spectre morti sul colpo.