In un misterioso
castello, Pandora sta suonando l'arpa. Mentre si susseguono immagini angeliche
generate dalla musica, un cavaliere entra nella sua stanza, si toglie l'elmo
e si inchina. Pandora smette di suonare.
"Miss Pandora."
"Sei tu, Rhadamantis?" chiede con tono apatico.
"Sì, Miss Pandora, Spectre del Cielo Furioso, Rhadamantis, sono
qui!"
"Cosa vuoi?"
"Dovresti per favore mandarmi al Santuario di Athena."
"Lacia questo compito ai cavalieri morenti!"
"A cosa servono? Comparando i cavalieri di Athena con i nostri Spectres,
... sono solo delle formiche! Per favore, dammi l'ordine di inviare me,
Rhadamantis, ad occupare il campo. In una sola ora, prenderò la
testa di Athena. Per favore permettimi di andare sul campo di battaglia."
"No!" Pandora si alza in piedi "Hades è un uomo dal cuore tenero!
Non permetterà mai che un suo Spectre venga ferito."
"Ma..."
"Rhadamantis, cosa ne pensi della preoccupazione di Hades?"
"No, niente."
"Quindi resta calmo e aspetta. Aspettando 12 ore in più avremo
Athena... senza ferire nessuno Spectre."
"Sì..."
La discussione finisce, ma Rhadamantis sembra preoccupato.
[Le ombre di chi combatte]
Al Santuario,
Mu sta percorrendo di corsa la scalinata per la seconda casa, quando, di
colpo, si ferma a riflettere davanti alla meridiana:
"Mi sento davvero più tranquillo con il vecchio maestro, il
suo aiuto. Ma cosa intendeva con 'Proteggi Athena per 12 ore'? 12 ore prima
che i fuochi della meridana si spengano... E dopo?"
"Tutto sarà perduto!" si immagina la voce di Libra ed è
preoccupato.
"Non può essere che Shion, Saga e gli altri... No, non c'è
tempo per i dubbi. Aldebaran è ancora alla sua casa del Toro. Finchè
rimane là, tutti gli intrusi verranno bloccati."
Alla fine, Mu riprende la corsa.
Intanto, in Giappone,
di notte, Shun è a casa da solo, con un ritratto di Ikki in mano
e un ciondolo al collo, e si sta ricordando della sua infanzia, di quando
aveva pochi mesi.
Sta giocando nella culla, mentre Ikki bambino lo sta osservando.
"Fratello..." sussurra Shun adulto con uno strano sorriso.
All'improvviso, al posto di Ikki bambino, compare una bambina vestita
di nero, con lo sguardo assatanato (Pandora).
Shun si spaventa e ritorna alla realtà.
"Fratello..." esclama ansimando, poi osserva il ritratto e si tranquillizza
"Fratello..."
"Dove sarà andato mio fratello Ikki dopo che è stato
distrutto il Regno degli Abissi?" riflette, mentre si affaccia dal balcone
"Lo so! Mio fratello dovrebbe essere al sicuro, ma... Giusto, che ne è
di Seiya? Ho sentito dire che è andato in Grecia per chiedere a
Marin... notizie su sua sorella Seika, che è scomparsa. Non si sa
se l'ha trovata o no? Prego sinceramente che trovi sua sorella al più
presto. Seiya..."
All'improvviso, Shun ha un brutto presentimento e gli scorrono davanti
le immagini di Athena, Pandora e la battaglia alle 12 case. Spaventato,
lascia cadere il ritratto, rompendo la cornice.
"Di nuovo! Sembra che il cosmo venga dal lontano Sanctuario." riflette
accasciandosi a terra "Cos'è questo cosmo spaventoso sulla Terra?
Devo andare al Santuario. Miss Saori vive ancora al Santuario."
(Scena
aggiunta)
Shun esce dalla Kido Mansion, quando viene improvvisamente
colpito sullo stomaco da una spada di bambù e cade a terra.
"Signor Tatsumi!" esclama stupito Shun.
"Dove pensi di andare con l'armatura di Andromeda?"
chiede Tatsumi minaccioso, in tenuta da kendo.
"Al Santuario!"
"E' inutile. Tu, così come Seiya, Shiryu,
Hyoga e Ikki, voi cinque, non dovete andare al Santuario. Se solo vi avvicinerete,
sarete uccisi per ordine di Athena." spiega Tatsumi.
"Menzogna! Menzogna! Menzogna! Menzogna! Non
può aver dato un simile ordine!" si lamenta Shun istericamente.
"Gli ordini di Miss Saori sono assoluti. Obbedisci,
altrimenti non sarai perdonato!" ribadisce Tatsumi, battendo la spada a
terra.
"Anche se proverai a fermarmi, io andrò,
Tatsumi. Perchè sono un cavaliere di Athena."
Shun si rialza e si incammina verso l'uscita,
ignorando gli ordini, ma Tatsumi si prepapara alla lotta!
"Shun! Se vuoi davvero andare là, allora
dovrai vedertela con me, Tatsumi Tokumaru, terzo dan di kendo! Carica Tatsumi,
stile Tokumaru!"
Tastumi cerca di colpire Shun con la sua incredibile
tecnica, ma Shun schiva e mette a tappeto il maggiordomo con una manata
ben assestata.
"Perdonami, Tatsumi."
"Shun..."
Shun esce dalla tenuta, mentre Tatsumi si adagia
a terra.
Intanto, Mur sta
entrando nella casa del Toro, ma l'ingresso sembra deserto.
"Aldebaran... Che strano! Non sento per niente tracce di battaglie
o di cosmi... Tutti i Gold Saints combattano tranquillamente come qui?"
Ad un tratto, intravede l'armatura del Toro e inizia a correrle incontro.
"Aldebaran! Sono felice che tu sia ok." Mur sorride all'armatura, che
è ancora composta come se Aldebaran fosse in piedi, ma, dopo un
po', nota qualcosa di strano...
"Aldebaran..."
Athena si alza lentamente dal suo divanetto, mentre Shaina sta facendo bruciare tutte le tombe del Santuario, con l'aiuto di Nachi e Jabu.
"Aldebaran, hai voluto proteggere la casa del Toro fino alla morte,
per questo sei morto in piedi?" riflette Mur abbattuto "Persino tu, il
più forte dei cavalieri, ... non hai potuto trattare con Saga e
sconfiggere gli altri?"
Un piccolo puntino di cosmo luminoso volteggia intorno a Mur, finchè
si posa sulla sua mano.
"Questo è l'ultimo cosmo di Aldebaran..." pensa Mur, osservando
l'armatura del Toro "La corazza che indossa è integra, e non ci
sono ferite... Come è morto alla fine? Saga e gli altri non dovrebbero
avere questo potere... Non può essere..."
Mur ha l'intuizione
che forse c'è qualche altro nemico, infatti:
"Esatto!" ridacchia una voce estranea "Non solo Saga e gli altri sono
venuti qui, ... Saga e gli altri sono appena passati oltre questo tizio
che non può più muoversi del tutto. Ovviamente, a renderlo
incapace di muoversi o terminare la propria vita, ... tutto questo è
stato il mio capolavoro! Io, Niobe di Deep, stella della Terra Oscura!"
Niobe entra pomposamente in scena buttando a terra l'armatura del Toro.
"E' stato proprio facile sconfiggere Aldebaran."
"Tu hai sconfitto Aldebaran..."
Niobe continua a ridere rumorosamente.
Al castello di
Pandora, Rhadamantis è incavolato e rompe uno specchio con un pugno.
"Ovviamente Miss Pandora non sa un tubo."
"Rhadamantis..." interrompe un essere viscido.
"Zelos?"
"Proprio così, sono io, Zelos della stella Abnorme." risponde
ridendo "Seguendo i tuoi ordini, ho mandato decine di Spectres al Santuario."
"Molto bene."
"Non te ne importa niente?" continua Zelos mentre Rahdamantis se ne
sta andando.
"Cosa?"
"Inviare gli Spectres senza il permesso di Miss Pandora. Se qualcuno
lo scoprisse, sarebbe davvero un guaio."
"Non è affare che ti riguarda." risponde Rhadamantis seccato
"Non mi fido per niente di questi cavalieri morenti! Ora la cosa più
importante è prendere la testa di Athena."
"Se puoi, allora prova! Miss Pandora è una bellezza, ma è
anche la persona più terribile! Tornando ai miei affari, sono davvero
preoccupato per te, Rhadamantis. Come puoi dire che non ti fidi dei cavalieri?"
Zelos continua a scherzare.
Nel frattempo,
all'esterno del castello, alcuni soldati muoiono sotto i colpi di Death
Mask e Aphrodite, stranamente sopravvissuti dopo la battaglia contro Mur.
"Idioti, fuori dai piedi!" esclama Death Mask.
"Abbiamo qualcosa da dire a Mr Hades." aggiunge Aphrodite. Evidentemente,
i due si vogliono lamentare del trattamento subito al Santuario.
Il portone del castello di apre: è Rhadamantis.
"Voi saggi ragazzi, cosa state facendo qui?"
"Non hai bisogno di saperlo." risponde secco Death Mask.
"Vogliamo incontrare Mr Hades." spiega meglio Aphrodite.
"Mr Hades? Voi bastardi volete incontrarlo? I perdenti non possono
essere perdonati! Lasciatemi prendervi a calci fino al vostro inferno!"
"Cosa stai dicendo?" controbatte Death Mask.
"Se pensi di farcela, allora provaci." aggiunge Aphrodite annusando
una rosa "Piranian Rozu!"
Le rose nere circondano Rhadamantis, che le distrugge con la sola forza
del pensiero.
"Che cosa?" Aphrodite è stupito.
"Sei tu quello che andrà all'inferno! Sekishiki Meikaiha!" interviene
Death Mask, sicuro di sè.
"Gioco per bambini!" commenta Rhadamantis respingendo il colpo con
il taglio della mano.
"Merda..." esclama Death Mask scansandosi.
"Che individuo pietoso! Permetti che io, Rhadamantis, uno dei tre
Giganti dell'Inferno... ti mandi all'inferno con il mio colpo segreto!"
Un buco nero si propaga da Rhadamantis, investendo i due ex Gold Saints,
che vengono spazzati via nonostante le loro barriere improvvisate.
"Verremo risucchiati dentro..." esclama Death Mask, mentre Aphrodite
urla.
I due si ritrovano
del Sekishiki.
"Dove siamo qui?" si chiede Aphodite, dopo essersi rialzato a fatica.
"L'entrata per l'inferno!" risponde Death Mask preoccupato.
"Esatto, andrete all'inferno da qui." precisa Rhadamantis, mentre appare
alle loro spalle.
"Aiuto..." sussurra Death Mask rassegnato.
"No, non voglio andare all'inferno ora!" supplica Aphrodite, pronto
alla fuga.
I due inziano a scappare di corsa.
"Non correte!" urla Rhadamantis, colpendoli ripetutamente alle spalle.
I due cadono a terra moribondi, cone le armature danneggiate. Rhadamantis
li raggiunge camminando, li porta sul cratere e li solleva di peso, uno
per mano.
"Basta..." è l'ultima parola di Death Mask.
"Per favore, basta!" insiste gentilmente Aphrodite.
"Siete stati inutile per me! Andate a morire!" esclama Rhadamantis
buttandoli nel cratere. I due sono morti definitivamente.
"Voi sciocchi! Sarebbero questi i cavalieri più forti del del
Santuario? Qualsiasi soldato di Mr Hades sarebbe più forte di loro.
Non avrete più la possibilità di lasciare l'inferno!" conclude
Rhadamantis, andandosene via indignato.
Alla seconda casa,
sta per inziare una battaglia tra Mur e Niobe.
"Quindi è così, non solo Saga, ma anche alcuni Spectre
di Hades si sono infiltrati." constata Mu, stringendo l'ultimo cosmo di
Aldebaran in un pugno.
"Esatto, Saga e gli altri sono solo carne da cannone."
"Davvero?"
"Cosa intendi dire?"
"Magari voi siete solo un intralcio!"
"Stai scherzando?" Niobe è stanco di dialogare e si prepara
ad attaccare, espandendo il cosmo "Ora ti dovrei mandare a chiacchierare
da Aldebaran!"
"Cos'è questo odore?"
"Deep Fragrance!"
Un'ondata di gas circonda Mur spaventato.
"Il mio corpo è paralizzato. La mia mente sta diventando sempre
più annebbiata! Aldebaran è stato ucciso così?" si
chiede Mur sofferente "Devo smettere di respirare in questo gas!."
"Non sprecare la tua forza. Il gas penetrerà dentro di te, anche
se trattieni il respiro. Il tuo sistema nervoso centrale e il tuo corpo
verranno paralizzati lentamente. Morirai tra diversi secondi."
Man mano, a Mur si appanna la vista e i suoi occhi si spengono, finchè
perde i sensi e precipita nel baratro della morte.
"Addio, Mu! Il Cavaliere d'Oro è davvero delicato. Ho potuto
sconfiggerlo facilmente."
Niobe se se sta andando, quando gli appare davanti una barriera energetica.
"Cos'è questa? Da quando è qui?"
Dietro la barriera, all'improssiso, compare Mur, che lo colpisce, facendolo
sbattere contro una colonna.
"Cosa diavolo è questa?"
"Crystal Wall! Nessuno può passare attraverso questa barriera
invisibile." spiega Mur tranquillamente, come se non avesse subito alcun
danno dal colpo precedente.
"Crystal Wall? Intendi dire che la mia Deep Fragrance è stata
bloccata così, senza ottenere alcun effetto utile?" chiede Niobe,
mentre Mur sta camminando noncurante verso l'uscita "Aspetta, dove stai
andando? Non abbiamo ancora finito il nostro combattimento!"
"Non credo di poter far niente con un uomo morto!"
"Cosa? Chi è l'uomo morto? Spiegati chiaramente!" esclama Niobe
sconvolto.
"Pensavi che Aldebaran si sarebbe fatto uccidere senza nessun contrattacco?"
In un flash back,
Aldebaran è seduto sereno all'interno della sua casa e sta giocherellando
con un fiore. Quel fiore gli è stato regalato da una bambina, mentre
era a passeggio con i suoi amici Aioria e Mur.
"Ecco qui!" gli sorride la bambina porgendogli il fiore.
Immerso in questi pensieri, Aldebaran non si accorge della presenza
di Niobe. Il fiore appassisce a contatto col gas velenoso e, quando Aldebaran
si volta, è già troppo tardi: il colpo di Niobe sta facendo
effetto anche su di lui.
Aldebaran sta perdendo i sensi, quando rivede quella bambina in pericolo
di vita.
"No... Great Horn!"
Prima di morire, Aldebaran contrattacca. Niobe crede di aver bloccato
perfettamente il suo colpo e ridacchia.
"Mentre ti stavi compiacendo che Aldebaran fosse stato ucciso da te...
il tuo corpo è stato colpito dal suo Great Horn e tra un po' dovrebbe
lacerarsi in più pezzi." spiega Mur.
"Taci, non sarà come dici tu..." controbatte Niobe spaventato,
con un fil di voce acuta "Non può essere..."
Niobe si accascia a terra traumatizzato e, dopo pochi secondi, muore
disintegrato in più punti. Mur se ne va senza neanche voltarsi.
"Aldebaran..." riflette piengendo "Sei morto, ma mi hai salvato. Se
non avessi sentio l'odore sulla tua armatura e il cosmo... sarei abboccato
all'esca. Grazie, Aldebaran, la tua morte non sarà vana! Proteggerò
bene Athena. Aldebaran, diventa una stella in cielo e proteggici!"
Il cosmo di Aldebaran sale in cielo per riposare in pace.
Intanto, Shun
ha deciso di partire per la Grecia e sta correndo nel porto con lo scrigno
della Cloth sulle spalle.
"Presto! Mi devo sbrigare per raggiungere il Santuario."
Alcuni cavalieri lo inseguono e lo raggiungono furtivamente.
"Chi è?" chiede Shun allarmato.
"Vorresti andare al Santuario?" risponde il primo.
"Sono così felice di vedere il tuo coraggio." risponde il secondo.
"Chi siete?"
"Siamo i tuoi nemici!" risponde il terzo, comparendogli di fronte.
Shun lo supera con un salto, poi arresta la sua corsa e si volta indietro
stupito.
"Perchè siete voi? Dio, Argeti, Sirius, non siete morti?"
"Grazie a Mr Hades, viviamo di nuovo!"
"Siamo persono più forti di te. Vorresti provare?" sfida Argeti,
schioccandosi le dita.
Argeti e Sirius si scagliano contro Shun, ma questi li schiva.
"No, io non voglio combattere. Non voglio ferire nessuno, se possibile."
"Taci, prendi questo!" interviene Dio con un bel calcio.
Shun sta cadendo all'indietro, quando lo blocca Argeti.
"Kornexolos!"
Shun vola per aria, fino a sbattere contro una gru. Prima di toccare
il suolo, anche Sirius scaglia il suo colpo:
"Prendi il mio Red Fire Ray Punch!"
Shun cade, rompendo una parete.
"Non voglio forzarti. Se non la smetti di giocare con me, ti aspetterà
solo la sofferenza." ordina Sirius.
"Sto andando al Santuario, non ho tempo per esitare." sussurra Shun
stringendo i denti, mentre si rialza ed espande il cosmo "Seiya, Hyoga,
Shiryu, mio fratello Ikki e Miss Saori mi stanno aspettando! Non devo cedere
qui da solo."
Lo scrigno di apre e Shun indossa la sua Cloth, ancora danneggiata
per le precedenti battaglie.
"Shun di Andromeda è qui, se volete morire, fatevi avanti! Ma
io non voglio ferire nessuno."
"Pensi che ci sconfiggerai con quell'armatura?" esclama Sirius correndogli
incontro insieme agli altri due.
"Nebula Chain!"
I tre vengono colpiti facilmente e cadono malamente a terra.
"Sei davvero impressionante... In questo caso..." sussurra sorridendo
Sirius, credendo di potersi rialzare, ma, in realtà, muore subito
insieme agli altri.
"Ora che alcuni
Spectres si sono infiltrati alle dodici case, devo essere... senza pietà.
Quindi devo raggiungere rapidamente il tempio di Gemini..." pianifica Mur
mentre corre lungo la scalinata, quando si ferma per osservare il tempio
circondato da un enorme cosmo.
"Cos'è? L'immenso cosmo proveniente dalla casa di Gemini. Il
tempio senza custode non può... Più concentrato, più
forte. Ma non è un cosmo nemico. Chi sta sorvegliando il tempio
di Gemini sulla terra?" si chiede Mur stupito.
Nel frattempo, Saga, Shura e Camus sono già all'interno della
terza casa, e, stranamente, hanno di fronte l'armatura dei Gemelli, pronta
alla battaglia.
"Saga..."
"Vai per priamo!" ordina Saga a Camus.
"Ma..." interrompe Shura.
"Penserò io al resto. Non avrei mai creduto che fosse ancora
vivo.E avremo ancora la possibilità di incontrarci faccia a faccia."
risponde Saga, che ha già capito chi manovra la sua vecchia armatura
(e che per me sarebbe stato meglio che fosse morto piuttosto che convertito
al bene).