SAINT SEIYA OVERTURE

BREVE RIASSUNTO
- Dopo la battaglia contro Hades, Seiya è su una sedia a rotelle, in uno stato di incoscienza.
- Viene attaccato da tre Angels (Icarus, Odysseus, Theseus) ed è Athena a salvarlo.
- Artemide è incaricata di sterminare gli uomini e tutti i cavalieri che combattono in nome di Athena.
- Athena rinuncia al suo stato divino e consegna il Santuario nelle mani di Artemide, in cambio della vita di Seiya.
- Gli spiriti dei Gold Saints vengono sigillati dagli dei all'interno di una statua.
- Seiya ritorna in sè, parla con Marin e decide di indagare al Santuario.
- Seiya, ancora debole, si scontra con Shaina, Jabu e Ichi passati dalla parte di Artemide e perde.
- Athena si taglia le vene per ritardare la fine del mondo.
- Shun, giunto in Grecia per indagare sulla scomparsa di Athena, si scontra con Theseus.
- Interviene Ikki in suo aiuto e, insieme, riescono a uccidere Theseus.
- Odysseus ha sconfitto Hyoga e Shiryu e si scontra con Seiya.
- Hyoga e Shiryu si rialzano e uccidono Odysseus.
- Seiya si scontra con Icaurs e perde.
- Inteviene Marin, che cerca di parlare con Icarus riguardo a un ciondolo, ma non risolve nulla.
- Artemis ordina a Icarus di sconfiggere Seiya di fonte ad Athena.
- Icarus malmena Seiya per un po', fino a scagliarlo nel luogo in cui si trova Athena.
- Seiya raggiunge Athena, che, apparentemente, lo uccide per togliergli la maledizione di Hades e riavere il suo scettro.
- Athena inizia una battaglia contro Artemide, Seiya contro Icarus.
- Icarus viene colpito duramente e viene soccorso da Marin, che, in realtà, è sua sorella.
- Chiaritosi con Marin, Icarus si sacrifica per Athena e viene trafitto dalla freccia di Artemide.
- Interviene Apollo in aiuto di Artemide e inizia lo scontro tra Seiya e Apollo.
 

SCRIPT (tratto dai sottotitoli del dvd)

Il film si apre con Icarus che guarda la luna.
Seiya si trova in una clinica, situata in un bel parco vicino un lago. E' seduto su una sedia a rotella, in uno stato di apatia e non sembra rendersi conto di ciò che gli accade intorno.
Dal cielo, giungono volando tre Angels: Theseus, Odysseus ed Icarus.
"Vai all'inferno... Seiya." sussurra Icarus.
Decine di lancie si conficcano a terra intorno a Seiya.
"Coloro che tradiscono dio e brandiscono le loro spade contro di lui dovranno pagare con le loro vite..." afferma Odysseus.
Purtoppo, nessuna lancia è riuscita a colpire mortalmente Seiya, che rimane seduto come se nulla fosse accaduto, nonostante alcune ferite.
"Hai evitato i nostri attacchi!" constata Theseus.
"Questo..." Icarus si avvicina a Seiya e afferra una lancia, scagliandola improvvisamente contro una parete.

Dal pannello frantumato, esce Saori, apparentemente tranquilla, che, noncurante dei tre Angels, si avvicina a Seiya portandogli un pleid.
"...sembra essere il tuo da fare, vero? Athena." domanda Icarus.
Theseus e Icarus si avvicinano a Saori, che li ignora e prosegue verso Seiya; al suo passaggio, le lancie si dissolvono. Gli sistema il pleid sulle gambe e gli appoggia anche la mano in una certa zona...
"La prego, resti fuori da questa faccenda, Athena." intima Odysseus.
"Noi siamo messaggeri inviati qui per seppellire costui." continua Theseus.
"No!" finalmente risponde Saori, dopo aver sistemato Seiya.
""Quello" è solo un essere umano. Non è degno della tua protezione." le spiega Icarus.
"Chi vi ha ordinato di venire qui?" domanda Saori.
"Tua sorella ha sempre vigilato su di te." risponde Icarus.
Theseus ed Odysseus si preparano a sferrare un colpo.
"E' stata mia sorella ad ordinarvi di uccidere?"
"Deve essere punito per aver brandito la sua spada contro un dio."
"Non ti permetterò di colpire Seiya!" Saori si posiziona davanti a Seiya in posizione difensiva, mentre Theseus e Odysseus stanno per scagliare il loro colpo.

Improvvisamente, sopraggiunge il tramonto e sorge una luna gigantesca.
"In un istante il mondo è stato catapultato in una notte di luna..." riflette Saori "Solo una persona può fare ciò. La dea della luna che governa la profonda e buia notte. Effettivamente, la luna sta brillando più luminosa del sole. Questa luce esiste solo per splendere sulla dea."
Dal bagliore lunare, appare Artemide:
"Athena, sorella mia!"
"Artemis... Sorella..."
I tre Angels si inginocchiano.
"Athena... Sei decaduta. Avresti dovuto guidare e giudicare il genere umano, ma hai fallito." afferma Artemis con tono solenne. "Non hai più il diritto di governare il mondo. Lascia la Terra a me. Dal momento che siamo giunti a questo, Non ti lascerò avere rimpianti."
"Il volto di Athena è cambiato." constata Icarus tra sè e sè "I suoi occhi sono pieni di eleganza e forza di volontà. E il suo cosmo è così chiaro e integro. E' davvero lei la vera Athena?"
"Non devo fare altro che consegnarlo a te?" domanda Athena facendo apparire il suo scettro e disposta ad accontentare la sorella.
"Non avrei mai pensato che ti saresti arresa senza esitazione... Significa che la Terra non conta nulla per te, Athena?" le chiede stupita, avvicinandosi a lei.
"Ho una richiesta in cambio di questo."
"Richiesta...?"
"Per favore, perdona i cavalieri per la loro presunta accusa. Prenderò io tutta la colpa. Quindi, per favore, non fare del male a Seiya o agli altri cavalieri. Ti prego. Desidero che vivano le loro vite come semplici esseri umani."
"Mi stai chiedendo di lasciarli andare in giro liberi? Athena, lo scettro e le vite delle persone, non capisci cosa è più importante?" Artemis è stupita per le priorità di Athena e cerca di riportarla sulla retta via. "Paragonata agli dei, la vita degli uomini non è che un breve istante. Farò finta di non sapere che sono in vita. Ma se oseranno offendere ancora un qualsiasi dio, non accusarmi se non mostrerò alcuna misericordia."
Artemis accetta il patto, la vita dei cavalieri per il governo sulla terra.
"Seiya e i suoi amici non entreranno più in battaglia." promette Athena inchinandosi al cospetto della sorella "Non combatteranno mai più sotto nessuna bandiera. Nemmeno in nome di Athena."
Artemis impugna lo scettro offertole da Athena:
"Torna al Santuario... Restituisci di nuovo la tua deità." le ordina.
"Ai tuoi ordini." obbedisce Saori, scomparendo.
 
E' ancora notte e Seiya, lasciato solo a riposare, sempre sulla sedia a rotelle, sta avendo un incubo. Si ricorda della battaglia finale contro Hades, che lo trafigge con la spada. Per il trauma, si sveglia e riacquista finalmente coscienza.
"Non puoi fare questo, signorina Saori!"

Nel frattempo, in una dimensione buia e sconosciuta, si sente una voce metallica.
"I vostri corpi sono scomparsi, Cavalieri d'Oro di cui rimangono solo le vostre anime."
"Ma la vostra colpa non sarà perdonata da noi divinità." interviene un'altra voce indefinita.
"Noi siamo cavalieri di Athena." parla un Cavaliere d'Oro, forse Sion (è tutto buio e le sagome si distinguono poco) "Anche se i nostri corpi non ci sono più, anche se offenderemo gli dei, non esiteremo. Noi esistiamo per la causa di Athena."
"Apparentemente, anche i cosiddetti migliori cavalieri di Athena sono solo esseri umani." prosegue la prima voce metallica.
Si intravede la sagoma di Shaka.
"Sigillerò le vostre anime" recitano in coro le voci metalliche, a volte insieme, a volte separate "come avvertimento per il genere umano che continua a offendere gli dei. I vostri spiriti rimarranno qui per sempre e non riposeranno mai in pace."
"Siamo morti, ma le nostre anime saranno unite con Athena." interviene il giovane Dauko "Anche se saremo segregati in una pena senza fine, la nostra volontà non potrà mai esitare."
Mentre parla, compaiono le sagome irriconoscibili di altri Gold Saints, probabilmente anche di Death Mask e Aphrodite (convolti contro la loro volontà solo per il semplice fatto di essere stati Cavalieri d'Oro).
"E anche se le nostre anime sono sigillate," prosegue Sion "ci saranno altri a portare avanti la torcia."
"Supposto che nascerà qualcuno così, tuttavia non sarà in grado di sconfiggere gli dei." risponde qualche voce metallica. "Esseri umani, dovreste imparare a temere gli dei."

Nel santuario della luna, prosegue telepaticamente la discussione tra Saori e Artemis.
"Ti prego, interrompi la decimazione del genere umano." supplica Saori.
"E' troppo tardi. La punizione divina sta scendendo su di loro. Presto, il genere umano scomparirà dalla faccia della Terra."
"Se questo è il volere di Dio, darò la mia vita per il genere umano."
"Sorella, non puoi nutrire alcuna speranza per il genere umano. Perchè noi siamo dei!"

In Giappone è giorno. La sedia a rotelle si è rotta cadendo da una scalinata e Seiya si risveglia disteso nel parco.
"Signorina Saori... Non riesco più a sentire la presenza di Athena."
Mentre sta riflettendo, arriva Marin che lo aiuta a sedersi.
"Seiya?"
"Marin, sorella mia..."
"Seiya, hai ripreso conoscenza?"
"Cosa... mi è accaduto?" chiede con tono depresso "Marin, lo spirito di Athena..."
"Seiya, tu... dopo la tua battaglia contro Hades, ho saputo che non ti sei più svegliato dal tuo sonno profondo. E ho sentito dire che Athena ha continuato a prendersi cura di te. Quindi è questo il posto in cui stavi."
Seiya si rialza.
"Marin, è successo qualcosa alla signorina Saori?"
"Ecco il mio Seiya. Ti preoccupi per Athena più che per la tua stessa salute precaria."
"No, non è così, Marin... Il mondo sembra vuoto. Ho un brutto presentimento a riguardo."
"Un brutto presentimento?" riflette Marin, mentre raccoglie per terra un ciondolo.
"Marin."
"Un brutto presentimento... Forse è così."
"Marin, sai qualcosa?"
"No, sto per svolgere delle indagini." spiega Marin, mettendosi in tasca il ciondolo misterioso. "Seiya, sarebbe meglio che tornassi al Santuario. Shaina e gli altri sono là. Non essere così sconvolto, okay?"

Quindi, Seiya si reca zoppicante al Grande Tempio, per scoprire che è radicalmente cambiato: diverse costruzioni sono crollate e i pavimenti sono allagati. E' tutto pieno di piscinette e cascatelle che rendono il posto grazioso, tanto da farlo sembrare un'antica rovina. Non ci sono tracce di battaglie ed è tutto tranquillo.
"Così questo è il Santuario... Cosa diavolo è successo?"
"Questo è il Santuario di Artemis." interviene una voce femminile.
"Di chi hai detto?" esclama Seiya allarmato, ma, quando vede che si tratta di Shaina, si sente rassicurato.
"Seiya... Questo non è un posto accessibile a gente comune come te."
"Shaina, di cosa stai parlando? Chi è Artemis? Questo è il Santuario di Athena, non è così?"
"Lo era un tempo. Ma Seiya, ora è differente."
"Cos'è differente? Questo è il Santuario di Athena." Seiya inizia ad allarmarsi. "Shaina! Athena... Dov'è la signorina Saori?"
"Athena ha consegnato il suo posto ad Artemis." risponde Shaina, saltando giù dall'arco su cui era seduta. "Seiya, ormai dovresti saperlo."
"Tu stai scherzando!"

All'improvviso, interviene Jabu, che colpisce Seiya al torace.
"Jabu...! Shaina, perchè..."
"Seiya, non sei più un cavaliere o qualsiasi altra cosa. Ora vattene via!" lo liquida Shaina.
"Di cosa stai parlando?"
"Ho appena iniziato a servire la dea Artemis." interviene anche Ichi, sopraggiunto alle spalle di Seiya "E' una sopresa incontrarti durante il mio primo incarico."
"Ichi..."
"In memoria dei vecchi tempi, ti lascerò stare, se rimani fuori da qui." gli concede Jabu.
"Cosa state dicendo? Noi dovremmo essere cavalieri di Athena!"
"Qui non ci sono cavalieri di Athena." risponde Shaina.
"Ci sono io!"
"Come potresti essere tu un cavaliere di Athena?"
"Cosa?"
"Oh asino, che pena mi fai! Pussa via, ora!" sbraitano Ichi e Jabu, preparandosi alla lotta.
Jabu sferra un calcio roteante, mentre Ichi tira fuori le zanne. Shaina resta a guardare Seiya che cerca di sferrare un colpo, ma invano. Ichi ride di gusto.
"Non riesco a usare il mio potere! Il mio cosmo, dov'è finito? Il mio cosmo..."
Mentre Seiya si sta lamentando, Shaina gli corre incontro e lo colpisce ripetutamente, atterrandolo. Seiya rimane a terra.
"Seiya, il cosmo è qui da bruciare! Usa il tuo cuore! Non puoi sopportarlo, vero? Vuoi che ti presti uno specchio? Guarda la tua faccia pietosa! Ecco perchè Athena ha abbandonato i cavalieri... e il mondo terreno!"
"Io sono un cavaliere!" esclama Seiya rialzandosi.
"E' così importante il titolo di cavaliere? Che disgrazia aggrapparsi a un mero nome!"
"No!"
"Seiya! Ora sei inutile a questo mondo."
"No!"
Seiya prova ancora a sferrare un colpo, ma risulta debolissimo e Shaina lo para senza difficoltà. Seiya è sconvolto.
"Non farmi ridere!" esclama Shaina, colpendolo ripetutamente e buttandolo nell'acqua.
"E' come se fosse morto." commenta Ichi preoccupato.
"Povero ragazzo. Che tragedia! Dal momento che si è giunti a questo, sarebbe meglio scappare. Dimentica Athena." gli consiglia Shaina sarcastica.
"Mi stai dicendo di... dimenticare Athena...?"
"Non puoi farlo? Bene, allora, ti aiuterò io a dimenticarla."
Shaina espande il suo cosmo, frantuma un po' di rocce intormo e fa cadere Seiya in un dirupo.
"E' tutto okay?" le chiede Jabu.
"Abbiamo eliminato Seiya come ci è stato ordinato." risponde Shaina.
"Sei effettivamente tanto brava come si dice, Shaina." commenta Ichi.
"Andiamo..."
"Dammazione." riflette Shaina da sola "Seiya non è l'unico idiota."
Shaina, Jabu e Ichi se ne vanno; in teoria, sono passati dalla parte di Artemide, anche se sembrerebbe strano, dato ciò che avevano fatto in passato. Sarà solo una finta per aiutare di nuovo Seiya quando ci sarà un'occasione propizia? O si saranno sentiti abbandonati da Athena e quindi si saranno semplicemente adeguati alla situazione, passando dalla parte di Artemide?

Mentre Athena sta camminando in un condotto d'acqua, purtoppo Seiya riprende i sensi, ritrovandosi in una grotta.
"Sono... precipitato giù... Shaina... Jabu, Ichi... Non può essere vero." inzia a frignare "La signorina Saori non può aver abbandonato questo mondo. Non ci possiamo più vedere l'uno con l'altro? Tutto questo non può essere vero! Non può essere vero... Chi lo ammetterebbe..."
Inaspettatamente, poco più in là, Seiya trova uno scrigno.
"Questa è... la mia... armatura..."
Ritrova la speranza, ma, non appena la tocca, ha un mezzo infarto.
"E' la mia armatura che mi sta respingendo? No... è il mio corpo che sta respingendo l'armatura... Si rifiuta di vedere ancora Athena..."
Seiya riprova e, questa volta, al contatto con lo scrigno, non succede niente.
 
Athena entra vestita in una piscina.
"E' tutta colpa mia. Questo è tutto a causa del mio egoismo. Potrei non essere in grado di fermarlo, ma se posso ritardarlo..." si taglia le vene e rimane in mezzo alla piscina "per ritardare la fine di questo mondo con il mo sangue."

Nel frattempo, anche Shun è giunto al Grande Tempio per indagare e si sta arrampicando su una parete rocciosa, con non poca fatica.
"Perchè è diventato così?" si domanda osservando il Santuario.
Ad un tratto, la punta della sua catena si muove: una sagoma alata si sta avvicinando.
"Cosa? Un nemico...?! Un angelo... angelo...?"
La catena cerca di colpire l'angelo dai capelli biondi, ma invece si conficca nella roccia. Shun è in difficoltà, in quando è sospeso sul precipizio. L'angelo si posiziona in equilibrio sulla catena.
"Chi sei?"
"Angel." riponde Theseus.
"Messaggero degli dei. Dov'è Athena? Sembra che la protezione di Athena non abbia raggiunto la Terra. Conosci com'è la situazione? E, cosa stai facendo..."
"La Terra ora è governata dalla dea Artemis." risponde Theseus, camminando sopra la catena "E mi è stato ordinato di uccidere i cavalieri di Athena."
Theseus, rimanendo sospeso a mezz'aria, pur toccando Shun con una mano, lo colpisce duramente. Theseus teletrasporta se stesso e Shun nel vicino spiazzo pianeggiante.
"Athena, dov'è?"
"Athena e i suoi cavalieri che hanno sconfitto un dio dopo l'altro. Questo ha offeso gli dei. Quindi, naturalmente, saranno uccisi."
"Anche Athena deve essere uccisa?"
"La vita di Athena sta giungendo al termine."
"Cos'hai fatto ad Athena?"
"Athena ha deciso di usare il suo stesso sangue per proteggere il genere umano. Quando avrà perso tutto il suo sangue, la tua vita..."
"No!"
Shun si scaglia contro Theseus, che però anticipa le sue mosse e lo colpisce, scagliandolo da una parte all'altra, finchè Shun cade su uno strano masso.
Si tratta del sigillo di roccia che sigilla gli spiriti dei Gold Saints.
Shun si spaventa e precipita nella pozzanghera sottostante.

Theseus sta per dargli il colpo di grazia, quando arriva Ikki, che gli fa sbagliare mira.
"Fra, sei venuto!" esclama Shun felice "Fra, Athena... e gli spiriti dei Gold Saints..."
"Basta, Shun."
"Athena ha abbandonato la Terra. E ora sta terminando la sua vita per la redenzione." spiega nuovamente Theseus "Perchè  dovreste chiamare voi stessi cavalieri e brandire le vostre spade contro gli dei?"
"Anche se Athena ci rinnega o ci scarta, non siamo ancora cavalieri di Athena. Non abbiamo bisogno dell'armatura o di Athena per provarlo." risponde Ikki, guardando la statua dei Cavalieri d'Oro, con Shun che lo guarda inebetito "Il titolo di cavalieri di Athena ci è stato inciso dalle ferite che abbiamo preso per lei, che ci piaccia o no. E, come cavaliere di Athena, io devo... sconfiggerti."
Ikki ci scaglia contro il nemico, ma Theseus lo evita e lo colpisce. Si intromette Shun con la catena, ma invano.
"Fratello!"
Theseus sta fronteggiando Shun, quando interferisce ancora Ikki, rialzatosi. I due fratelli finiscono a terra, sotto la statua dei Cavalieri d'Oro. Theseus ha tenuto testa con estrema facilità.
"Non avrei mai pensato che voi aveste una così incredibile forza di volontà." riflette Theseus, non capendo perchè i due non si arrendano, data la sua evidente superiorità. "E' così... che sono i cavalieri di Athena? Sto iniziando a capire perchè gli dei ci hanno ordinato di ucciderli."
Shun si rialza e si prepara di nuovo a combattere.
"Ora devo sconfiggere i cavalieri di Athena. Non posso permettere che sopravvivano nel mondo degli dei."
"Shun!"
"Devo proteggere mio fratello! Qualunque cosa tu dica, devo continuare a combattere." spiega Shun, rivolgendosi al fratello.
"Non fraintendermi, Shun... Sto pensando che anch'io voglio combattere con te. Come un compagno cavaliere."
"Fratello!"
Theseus, prontamente, attacca i due fratelli e li fa cadere nella pozzanghera sotto la statua. Pensando di aver vinto, se ne sta andando.

I volti dei Gold Saints scolpiti rozzamente sulla roccia stanno piangendo lascrime di sangue.
"Shun... Lo senti..." lo contatta Ikki telepaticamente.
"Questa acqua calda è come il tepore di Athena. Sento che è come se impregnasse i nostri cuori."
"C'è di più, Shun... I Gold Saints sono dietro di noi... ho... questo tipo di sensazione."
"Il calore sta pervadendo il mio corpo e la mia mente. Il calore di tutti gli uomini..."
"Abbiamo combattuto numerose battaglie contro nemici con un cosmo più potente del nostro. Ma ce l'abbiamo sempre fatta. Sai perchè?"
"E' perchè..."
"Eravamo consapevoli che saremmo morti... Ma non significa arrendersi."
"Fratello!"
Theseus si volta e guarda torvo i due cavalieri che si sono rialzati:
"State dicendo che persino il potere degli dei non può fermarvi?"
"Nebula Chain!"
Theseus schiva.
"Nebula Stream!" prosegue Shun in successione.
Theseus salta e schiva ancora. Sta per colpire Shun, che si scansa all'ultimo momento, rivelando la presenza di Ikki appostato dietro di lui, pronto a sferrare un attacco a sopresa:
"Hoyoku Tensho!"
Theseus è centrato in pieno e muore carbonizzato all'istante.
I due cavalieri di afflosciano a terra soddisfatti.

Una voce fuori campo commenta tra sè e sè, probabilmente Aioria:
"Non è stato un errore, affidare Athena a voi. I nostri successori. E' il nostro destino scomparire da questo mondo... ma prima di ciò, come minimo, facci provare che... siamo esistiti in questa era, in questo mondo. Noi, uomini che non temiamo alcun dio, che combattiamo gli dei con ogni mezzo che abbiamo."

Alla fine, Seiya è riuscito a mettersi l'armatura e sta cammindando zoppicando in una gola. Si accorge che l'acqua intorno sta ghiacciando e ne è contento.
"Hyoga...!"
In realtà, non ha molto di cui essere felice: poco più avanti, c'è la schiena di Shiryu che emerge da una pozzanghera, mentre Hyoga è stato congelato. E' stato un altro Angel, dai capelli viola.
"Hyoga!"
"Seiya! Resta lì." gli scongiura Hyoga in fin di vita.
"Shiryu! Perchè li devi sconfiggere?" chiede rivolgendosi all'angelo.
"Perchè sono cavalieri di Athena."
"Sono un cavaliere di Athena anch'io." sbraita Seiya.
"Allora devi morire anche tu."
Odysseus salta e lancia una sfera viola.
"Sei troppo lento!" commenta Seiya, che perà prende il colpo in pieno.
"Athena presto perderà tutto il suo sangue." spiega Odysseus, dopo avergli dato un calcio "I cavalieri che osano offendere gli dei se ne andranno presto anche loro."
"Cos'hai appena detto?"
"Ho detto che Athena presto perderà tutto il suo sangue." ripete
"Cos'hai fatto ad Ahena? Athena presto perderà tutto il suo sangue? Non posso permettere che accada!"
"Ma, quando il sangue si seccherà, ella morirà."
"Stai mentendo. Non può essere vero!"
"Si è tagliata le vene spontaneamente per proteggervi."
"La signorina Saori si è tagliata le vene spontaneamente per proteggerci... Non posso permettere che accada! La fermerò... Ti farò vedere che la fermerò!"
Seiya espande il suo cosmo, con qualche miglioramente rispetto al precedente contro con Shaina.

"Comprenderesti la parola arrendersi?" commenta Odysseus.
"Pegasus Meteor Punch!"
Odysseus blocca tutti i pugni e trattiene le loro scie di energia intorno a sè.
"Seiya, scappa!" sussurra Hyoga.
Odyessus concentra i pugni in un'unica sfera di energia, ribattabdola contro Seiya che, nonostante colpito duramente, atterra in piedi.
"Non posso sprecare altro tempo qui con te. Chi proteggerà Athena, se non noi?"
"Athena ha consegnato la Terra ad Artemis. Perchè dovreste combattere quando il dio che servite se n'è andato?"
"Non ha niente a che fare con questo!"
Seiya riprova con il Pegasus Meteor Punch, ma il risultato è lo stesso di prima. La sua armatura è in pezzi, ma è ancora in piedi.
"Non è ancora finita. Come potremmo arrenderci?"
"E' così il genere umano?"
"Finchè non salveremo Athena..." Seiya scaglia un altro colpo.
"Un essere umano cavaliere? Potrebbero avere ciò che gli dei hanno perduto." riflette Odysseus evitando l'attacco.
"Cosa? E' già finita? Brucia, mio cosmo!" si carica Seiya, mentre sta per essere colpito dalla sfera di Odysseus.

Ad un tratto, la sfera si ghiaccia e si frantuma: Hyoga si è intromesso per salvare il compagno.
"Seiya... Ora lo ricordo. Mai arrendersi, non importa quanto sia forte il tuo avversario. Tutte le battaglie per proteggere Athena. Diamond Dust!"
Odysseus blocca i flussi di ghiaccio, quando all'improvviso si intromette anche Shiryu, cercando di colpirlo a tradimento:
"Rozan Shoryuha!"
Odyesseus, con grande maestria, si fa scudo col ghiaccio che ancora stava manovrando e ribatte il Drago Nascente contro Hyoga e Shiryu, congelandoli.
"Hyoga, Shiryu..." frigna Seiya "Anche questa volta, anche se i nostri corpi rimanessero sfracellati, anche se perdessimo i nostri compagni, dobbiamo andare avanti... anche solo per un pezzettino in più, perchè la continuità delle spirito può ispirare un miracolo. Lo ricordiamo con i nostri corpi, quando abbiamo combattuto per Athena con i nostri compagni... Noi combatteremo per proteggere Athena! Se intralci la mia strada, allora ti devo sconfiggere. Brucia mio cosmo!"
"Il genere umano deve essere distrutto, e ricominciare ancora da zero. E Athena..." risponde a tono Odysseus, con già pronta una sfera in mano.
"Lascia questa battaglia ai nostri cosmi." si intromette ancora Shiryu "Abbiamo deciso di proteggerla anche se dovessimo morire. Nemmeno tu o gli dei sanno quanto forte è il nostro cosmo. No, gli dei nemmeno sanno come valutarlo."
"Shiryu."
"E' Seiya che me lo ha ricordato." prosegue Hyoga "Per proteggere Athena, noi cavalieri di Athena abbiamo sconfitto potenti avversari l'uno dopo l'altro."
"Hyoga..."
Seiya si lascia convincere e prosegue la sua corsa, senza voltarsi indietro per vedere l'esito della battaglia.
Odysseus, Shiryu e Hyoga espandono i loro cosmi.

Athena sta ancora sanguinando, mentre Seiya ha ripreso a zoppicare.
"Sto andando. Shiryu... Hyoga, dopo dovete recuperare il tempo perduto.
Poco dopo, si vedono Shiryu e Hyoga distesi a terra, come due cadaveri, mentre Odysseus se ne sta andando.
"Un semplice umano vuole sconfiggere me, Angel Odysseus?"
Improvvisamente, i suoi capelli ghiacciano e si fanno sentire tutti gli effetti dei colpi subiti. Odysseus esplode e muore.
"Vai avanti. Concentrati ad andare avanti." pensa Shiryu.
"Devi persistere e raggiungere Athena, Seiya!" pensa Hyoga.

Intanto, Seiya sta attraversando un deserto, quando cade da una duna.
"Il cosmo dentro di me... sta svanendo. Shiryu e Hyoga hanno dato le loro vite affinchè io possa salvare Athena. Ma ora io non ho il potere di proteggerla."
"Perchè disobbedisci agli dei?" sopraggiunge l'ultimo angelo rimasto "Sono Icarus, uno degli Angels di Artemis."
"Un compagno del tizio là indietro?" si rialza Seiya seccato "Che cosa ha fatto Artemis ad Athena... la signorina Saori?"
"Athena non è più una dea. Ti ha abbandonato. Non hai più bisogno di combattere."
"Non mi interessa. Io sono un cavaliere di Athena."
"Perchè credi in Athena? Athena non ti sta aspettando."
"Non è perchè la signorina Saori mi sta aspettando. Nè perchè è una dea. A me non interessa cosa sia. Io credo nella signorina Saori."
""Io credo in Athena." Hai combattuto tutti i nemici che ti si sono parati di fronte solo per questo motivo?"
"Per Athena, io continuerò a combattere, non importa quante volte dovrò farlo."
"Ho sempre voluto essere più vicino agli dei con poteri assoluti. No, ho sempre voluto diventare un dio io stesso e questo mi ha reso forte. Pegasus Seiya, tu puoi persino sconfiggere gli dei. Perchè?"
"Come faccio a saperlo? Io combatto solo per proteggere Athena!"
"Persino gli Angels sono stati sconfitti da voi cavalieri... Non mi sembra che il cosmo dentro di te posso sconfiggere gli dei. Pegasus Seiya, non permetterò che gente con un cosmo così debole sfidi gli dei!"
Finalmente, Icarus attacca Seiya, che reagisce scagliando il suo fulmine, che però viene facilmente neutralizzato.
"Sta bruciando il tuo cosmo? Ho sempre desiderato di combattere contro di te." confessa Icarus deluso "Nel nome di Athena, hai ucciso molti dei. Ho sempre sperato di combattere contro di te. Combattere contro Pegasus Seiya! Ora, ho solo il dovere di ucciderti."
Icarus espande il suo cosmo e attacca Seiya con delle scariche elettriche viola, facendolo precipitare a terra. Seiya non riesce a rialzarsi e Icarus si prepara al colpo di grazia:
"Pegasus Seiya... Va' all'inferno!"

All'improvviso, interviene Marin, che lancia il famoso ciondolo a Icarus e lo colpisce con un calcio mentre è distratto. Icarus si rialza illeso.
"Tu..."
"E' da tanto tempo che sto cercando la persona con questo stesso companello." gli spiega Marin, mostrandogli un secondo ciondolo identico al primo "L'hai riconosciuto? Questo campanello appartiene a te, vero?"
"Donna. Il tuo cosmo è sgradevole!" le risponde Icarus sprezzante, gettando il suo ciondolo nella sabbia.
Icarus colpisce Marin con rabbia, facendole cadere anche il suo ciondolo:
"Io non sono un essere umano!"
"Anche se non sei un essere umano, dovresti avere cura del campanello. Ho continuato a sperare di rivederti. Non ho mai smesso di pensare a te. Quando trovai il campanello, in verità non ero sicura. Ma sono comunque venuta qui." cerca di convincerlo Marin, raccogliendo il ciondolo.
"Sono questi sentimenti che rendono deboli gli uomini. Ora io non ho più questi sentimenti."
"E' così? Ma è proprio perchè gli esseri umani soffrono per il dolore della separazione che tirano fuori la forza dal sopportare questa pena, non importa quanto sia dura. E, dato che gli uomini hanno fede, diventano più forti. Seiya ha scoperto tutto ciò da solo, con il suo atteggiamento positivo. Questo è lontano dall'essere debole!"
"Il proprietario del campanello è...! E' inutile cercarlo. I tuoi genitori e la tua sorella esistono solo nella tua memoria. Nessuno di loro è qui. Niente può nuocermi nella mia solitudine. Ho sempre voluto essere indifferente verso ogni cosa. Quindi non ho bisogno di sentimenti o sorelle." conclude Icarus, preparandosi ad attaccare "Come dice Artemis, il genere umano deve essere eliminato."
Si intromette Seiya in aiuto di Marin, colpendo Icarus in volto con un suo fulmine. Marin cade a terra.
"Non fare questo a Marin!"
"Intendi proteggere questa donna?"
"Seiya, non pensare a me."
"Sì, proteggerò Marin."
Icarus colpisce Seiya duramente, scagliandolo lontano in un burrone.
Marin si rialza.
"Seiya certamente si dirigerà dove si trova Athena. Per allora, potresti non essere più in grado di sconfiggere Seiya." conclude Marin, voltandogli le spalle e andandosene via camminando. Icarus la guarda allontanarsi, senza riprendere il suo ciondolo.
Intanto, Seiya è caduto in un laghetto, rimanendo a galla privo di forze.

Poco dopo, Icarus è tornato nel Santuario di Artemis, su un'altura illuminata da una luna gigantesca.
"Non sono più colui che ero solito essere." pensa, poi, ad un tratto, si ricorda della sua infanzia.
"Proteggerò mia sorella." esclama da bambino, sporco e mal ridotto.
"Finchè posso diventare un dio." prosegue il pensiero di Icarus.
Nel frattempo, anche Marin sta riflettendo:
"Non posso aver sbagliato..."
Marin guarda il ciondolo e si ricorda di tanti anni fa, quando cercava di proteggere il suo fratellino Icarus dalla gente che li prendeva a sassate. Poi si volge verso il cielo.
Continua il monologo di Icarus:
"Il tempo cancellerà la memoria, e persino il dolore."
Mentre è assorto nei suo pensieri, arriva Artemis.
"Signora Artemis..."
"Senti ancora la mancanza del mondo terreno... Icarus?"
"Gli Angels sono stati sconfitti dagli esseri umani." le risponde inginocchiandosi.
"Lo so."
"Perchè sono stati battuti da gente più debole di loro? I Bronze Saints hanno qualcosa che noi non abbiamo?"
"Anche se fosse così, tu sei speciale." gli risponde avvicinandosi a lui.
"Sono... speciale?"
"Perchè tu sei sotto la mia protezione."
I due incrociano gli sguardi.
"Questa non è una cosa malvagia..." prosegue Artemis accarezzandogli la faccia "Ma ricorda questo... Tu sei il solo essere umano che ho scelto. Icarus. Ho grosse aspettative da te."
"Quando avrò sconfitto Pegasus Seiya, sarà finita. Quando batterò Pegasus Seiya  che ha il potere di sconfiggere gli dei."
"Sì, finisci tutto di fronte ad Athena." ordina Artemis, allontanandosi.
"Di fronte ad Athena."

Intanto, Seiya si rialza a fatica e si incammina zoppicando in un condotto d'acqua. Ad un tratto, ha un mezzo infarto.
"Il mio corpo si rifiuta di muoversi oltre. Come posso arrendermi? Prosegui... Vai avanti... Un passo, o persino mezzo passo sarà una gran cosa... Devo andare. La signorina Saori mi sta aspettando. Io sono... un cavaliere di Athena." insiste, proseguendo il cammino con estrema sofferenza.
Poco distante, Icarus si sta incamminando verso l'imminente battaglia.
"La signora Artemis sta guardando divertita il miracolo scaturito dagli uomini. Athena e i suoi cavalieri sono semplici giocattoli nelle sue mani. Così sarò io. Perchè ho detto ciò? Non desideravo servirla? Devo concludere ciò che devo fare. Il ragazzo che ha sconfitto gli dei... Devo solo sconfiggerlo. E poi diventerò un dio."
Finalmente, i due avversari si trovano l'uno di fronte all'altro.
"Anche se mi inimicherò l'universo e gli dei, brucerò la mia vita per Athena." esclama Seiya.
"Se davvero lo credi, allora mostramelo. Allora vedrò se sei migliore degli dei."
"Arriverò al fianco di Athena. Questo è quello che voglio."
Seiya attacca per primo e, dopo diversi colpi, riesce a toccarlo di striscio.
"Hai aumentato il tuo cosmo?"
"Sì. Per stare al fianco di Athena, non mi interessa quanto in alto lo devo espandere. Se intralcerai la mia strada, ti batterò e andrò avanti."
"Provaci e sconfiggimi, allora. Mostrami il miracolo che producono gli uomini. Sei troppo lento."
Icarus colpisce Seiya due volte di seguito, scagliandolo lontano. Lo raggiunge e continua a colpirlo.
"Sei buono solo a questo? Il cosmo che bruci per Athena è solo a questo livello? Continua a espandere il tuo cosmo finchè il tuo corpo non si sbriciola."
"Lo farò senza bisogno che sia tu a dirmelo." ribatte Seiya, rialzandosi a fatica "Che io espanda il mio cosmo o no, se potessi solo raggiungere Saori dopo che ti ho sconfitto, Icarus... Io ti sconfiggerò."
"Pegasus, non sei ancora in grado di battermi."
Icarus lo picchia per un po', finchè lo afferra per il collo:
"Ti spedirò dive si trova Athena. Non puoi fare niente ora. Va' e guarda Athena morire!"
Icarus, con una sfera d'energia, scaglia Seiya fino alla piscina in cui sta morendo Athena.
"Signorina Saori!"

"Signorina Saori, ti prego non farlo più." pensa Seiya moribondo "Non posso sopportare di vederti ferita. E... salvarti dal fare questo è la ragione per cui esistiamo, non è così?"
Seiya riesce ad entrare nella piscina in cui Athena sta ancora versando il suo sangue.
"Seiya..."
"Sì, sono io. E' tutto ok."
I due sono felici di rivedersi. Athena gli va incontro, lo abbraccia in maniera... strana.
Sei ferito così gravemente... Tu..."
"Perchè dici questo? Cosa sono mai queste ferite se finalmente posso vederti?"
"Ma io non sono più la dea della Terra... E tu dovresti aver alleviato la sofferenza di essere un cavaliere!"
"Qualunque cosa accada, io vivo solo per te. Anche se mi devo inimicare il mondo intero, anche se i miei avversari sono gli dei, io non esiterò."
"Grazie..." ringrazia Athena, allontanandosi "Sapevo che saresti giunto fin qui. Seiya... Sto per ucciderti."
"Cos'hai detto, signorina Saori?" Seiya è sconcertato.
"Ho detto, ti ucciderò." risponde Athena uscendo dalla piscina.
"Stai mentendo. Cos'è accaduto, signorina Saori?" chiede Seiya preoccupato.
"Sorella mia, per favore, dammi lo scettro solo per questa volta. Voglio uccidere Seiya."
"Hai finalmente trovato il tuo essere divino?" arriva Artemis, porgendole lo scettro "Athena, uccidi Seiya e torna dalla nostra parte."
Athena si inchina alla sorella.
"E' vero... signorina Saori, vuoi davvero uccidermi?" le sussurra Seiya inebetito.
"Sì, è vero."
"E'..."
"Tutto okay, Seiya?" si prepara Athena, puntandogli lentamente lo scettro al petto.
"Ti dissi che vivo per te. Quindi è okay se devo morire per te." le risponde sorridendo.
Athena trafigge Seiya, che cade all'indietro.
"Seiya..."

Intanto, Shun si sta calando con la catena per raggiungere il Santuario.
"Fratello... il cosmo di Seiya."
"Non preoccuparti per Seiya. Devi solo raggiungere Athena il prima possibile." lo tranquillizza Ikki.
Anche Hyoga e Shiryu, rialzatosi, avvertono qualcosa.
"Cosa stai facendo? Hyoga, andiamo!"
"Non lo senti? Il cosmo di Seiya è svanito."
"Lo so. Per questo dobbiamo raggiungere Athena il prima possibile."
"Siamo cavalieri di Athena. Dobbiamo sbrigarci!"
Persino Shaina nota qualcosa di strano.
"Seiya..."
"C'è qualcosa che non va, Shaina?" chiede Ichi.
"Non sembra che Seiya si stia arrampicando per tormare qui." commenta Jabu "Deve aver lasciato perdere."
"Yeah. E' fantastico che finalmente si sia arreso."
Ichi è sopreso per la risposta.
"Andiamo! Nessuno verrà qui se rimaniamo." ordina Shaina.
"Shaina, aspettami." esclamano insieme Ichi e Jabu.
"Gli esseri umani... possono solo servire gli dei?" riflette Shaina.

Athena sta portando in braccio il corpo di Seiya.
"Effettivamente, gli esseri umani hanno commesso molti errori. Meriterebbero davvero di essere annientati. Essi si affannano e soffrono. Essi sanno ferire, ma anche amare. Talvolta questo è persino meglio della perfezione. E' questo che io credo." riflette Athena, mentre depone Seiya a terra, lo abbraccia (penso che lo baci pure) e inizia a piangere "Anche se è solo un barlume, voglio ancora credere nei lati buoni degli esseri umani. Mi spiace... Seiya, ti ho trascinato ancora in guerra. Perdonami."
Inaspettatamente, la mano di Seiya si muove e afferra quella di Athena.
"Di cosa stai parlando? Signorina Saori, non sono andato in battaglia perchè me lo hai ordinato. Sono andato in battaglia per te." le dice Seiya rialzandosi.
"Seiya..."
"Non è stato lo scettro di Athena a perforare il corpo di Seiya, ma la maledizione di Hades. Athena, è questa la tua risposta?" constata Artemis.
"Volevo solo che Seiya vivesse come una persona normale. Ma, questo è... solo un mio desiderio. Seiya, tu vuoi combattere non perchè vuoi servire un dio ma perchè pensi che gli essere umani debbano vivere come tali."
"Sì, è per questo che continuerò a combattere, per la tua causa!"
"Athena, perchè non torni dalla nostra parte?"
"Io sono Athena. Il mio cuore è con gli uomini."
"Allora muori insieme ai tuoi esseri umani." conclude Artemis.

Inizia quindi lo scontro tra Seiya e Icarus.
"Il cosmo dentro di me sta bruciando." afferma Seiya con entusiasmo, che, però subisce l'effetto del precedente attacco.
"Gli uomini non possono sconfiggere gli dei." risponde Icarus, che si scaglia nuovamente su Seiya, colpendolo ma con minori risultati rispetto alle battaglie precedenti. Seiya è pronto a reagire.
"Athena, comprendi come mi sento ora...? La pena di uccidere la propria sorella..." continua Artemis.
"Sono anche qualcuno che sfida gli dei. Se questo è il caso... posso solo combattere contro di te."
"Vuoi combattere contro di me?"
"Sono la dea della Terra. Io esisto per proteggere ogni cosa sulla Terra."
Lo scontro tra Seiya e Icarus prosegue, con Icarus in leggero vantaggio.

Intanto, inizia anche la battaglia tra Athena e Artemis, che risulta però essere più a parole che a fatti.
"Athena." dice Artemis, oscurando il cielo.
"Ho trovato qualcosa di più elevato che il potere degli dei."
"Com'è possibile?"
Seiya sta ancora subendo i colpi di Icarus, però rimane in piedi.
"E' già finita?" si chiede Seiya.
"Hai mai riflettuto su questo?" prosegue Athena "Perchè gli dei hanno vita eterna e poteri enormi? Il potere che gli dei possiedono non esiste per gli dei. Esiste per gli altri esseri viventi nel mondo. Gli dei sono i servitori di tutti gli esseri viventi."
"Gli dei sono gods. Gli uomini sono solo repliche degli dei."
Artemis fa apparire un arco teso da una freccia puntata verso Athena, che rimane davanti a braccia aperte.
"Per favore, lancia questa freccia. Dopo capirai ogni cosa."
"Non hai paura di essere distrutta, di essere uccisa?"
"Perchè dovrei? Il bello del genere umano è che pongono la loro fede nella vita."
Nel frattempo...
"Pegasus Meteor Punch."
Dopo aver espanso il loro cosmo, Seiya e Icarus si attaccano coi loro colpi migliori.
"Non puoi uccidermi." prosegue Athena.
 
Seiya e Icarus si colpiscono duramente a vicenda, ma Icarus sta precipitando in un baratro. Inaspettatamente, è Marin a salvarlo.
"Il campanello che mia sorella mi ha dato. Veramente, odio quel suono. Ho provato ad avvicinarmi a dio... Ho provato a gettare via il mio cuore umano. Ma il campanello ha fatto sì che il volto di mia sorella attraversasse la mia mente. Ho rinunciato a tutto." confessa Icarus tra le braccia di sua sorella Marin.
"Finchè vedevo quel campanello, credevo che avrei potuto incontrarti ancora."
"Ho sempre pensato che un giorno sarei potuto tornare da mia sorella e proteggerla per sempre da quel momento."
"Touma..." il vero nome di Icarus.
"Ecco il motivo per cui desideravo diventare più forte... Ma ho iniziato a credere che smettere di pensare a lei fosse il modo per diventare un dio."
"Per così tanti anni non ho potuto rintracciarti. E' colpa mia. Non sapevo quanto fossi solo... Non potevo essere al tuo fianco quando avevi più bisogno di qualcuno. E' colpa mia."
"Quando stai perdendo qualcuno," aggiunge Icarus rialzandosi barcollante "hai davvero molta forza. Il tuo cosmo brucerà senza limiti... Quando ho visto Pegasus e Athena, sentivo che non avrei mai potuto vincere perchè ho dimenticato come perdere qualcuno."
Anche Seiya si rialza barccolando.

Intanto, prosegue lo scontro tra Artemis e Athena, che si avvicina apposta per farsi colpire dalla freccia.
"La capacità di perdere qualcuno. Gli dei sono... Athena, stai scherzando?"
"La differenza tra te e me è un cuore umano. Il cuore umano mi protegge e mi rende più forte."
"Signorina Saori." urla Seiya preoccupato.
"Muori... Tu non sei una divinità."
Finalmente, Artemis scocca la sua freccia contro Athena, ma, inaspettatamente, Icarus si mette in mezzo e viene trafitto al suo posto.
"Touma..." esclamano Marin e Athena stupite.
"Perchè... tu..." chiede Athena.
"Non lo so, ma il mio corpo ha reagito..."
"Icarus..." dice Artemis con la solita voce.
"E' questo che chiamano umano? Lady Artemis. Non puoi uccidere Athena. Le tue mani non dovrebbero macchiarsi di sangue... Le tue mani non dovrebbero macchiarsi di sangue!"
"E' abbastanza... Touma." inteviene Marin, sorreggendo Icarus moribondo. Il ciondolo cade.
"Non comprendo." commenta Seiya "Che tipo di mondo vogliono creare gli dei? Che panoramica vedono gli dei? Cosa sono gli dei... Gli dei... Cosa sono..."
"Seiya!" esclama Athena.
"Cosa diavolo è?" Seiya, incavolato, sferra un pugno contro Artemis, che, stupita, non reagisce. Tuttavia, non subisce alcun danno.

Ad un tratto, l'atmosfera intorno diventa rosso fuoco e compare una voce fuori campo:
"Hai chiesto cosa sono gli dei?"
"Questa voce è..."
"Fratello..."
"Cosa sono gli dei?" prosegue Apollo "Non è una domanda alla quale gli uomini possono rispondere. Gli uomini non hanno neppure il diritto di chiederla. Artemis... ti credevo più furba."
Artemis è dispiaciuta.
"Athena, mostrami la tua... Vieni..." ordina Apollo, afferrandola per il collo.
"Signorina Saori!" esclama Seiya.
"Che bel viso..." commenta Apollo con tono sarcastico "Mi rattrista veder svanire un viso così bello. Un dio che è vicino agli esseri umani è più stupido di loro. Ecco cos'è."
Seiya si intromette con il suo fulmine e Apollo lascia la sua presa su Athena.
"Non avrei mai pensato che sarebbe accaduta una cosa così strana. Esseri umani che osano alzare la mano sugli dei."
"Così come abbiamo combattuto contro Poseidon e Hades." risponde Seiya "La signorina Saori ha sempre creduto in noi. Vuole puntare la sua vita su qualcuno come me."
"Seiya, no! Davanti ad Apollo...i nostri poteri non sono niente!" gli suggerisce Athena.
"C'è solo una cosa che non mi ha insegnato Marin. Cioè scappare via dal mio nemico."
"Gli dei sono eterni. Osi colpire un dio? Solo le cose eterne sono le più belle e le più potenti." cerca di scoraggiarlo Apollo "Muori ora, umano."
Apollo scaglia una potente sfera infuocata contro Seiya, che, però, la blocca con le mani.
"Anch'io ho l'eternità! Noi facciamo scaturire il nostro potere dal cosmo che brucia. In quel momento, diventiamo tutt'uno con l'universo, ci avviciniamo all'eternità senza limiti!"
"Seiya..." Athena è contenta nel vedere Seiya contrastare il colpo di Apollo, anche se a fatica.

Alla fine, i cosmi di Seiya e Apollo travolgono tutto quanto, creando una dimensione di luce. Si ha un'inquadratura di Marin e Touma, Shun e Ikki, Shaina.
"Gli dei sono davvero così magnifici? Gli uomini sono così piccoli rispetto agli dei? Ma gli uomini tentano di sopravvivere con molta ostinazione. Che razza di dio sei se non li proteggi? Perdona gli esseri umani. Tollerali con tenerezza. Così è come dovrebbe essere un dio. La signorina Saori continuerà a vivere insieme a noi. Lei crede in noi. Tu non sei un dio se non ami gli esseri umani. Non lo voglio!" Seiya esprime la sua opinione.
Non ha più i vestiti ed è completamente nudo di fronte ad Apollo.
"E' impossibile per gli uomini negare gli dei."
"Ti prego, fermati." si intromette Athena, alle spalle di Seiya, anche lei completamente nuda.
"Athena..."
"Se continuate, mi dovrò preoccupare per la vita di mio fratello." spiega Athena.
"Cosa?" Apollo è offeso.
"Se vorrà ancora distruggere il genere umano, io sarò la tua avversaria."
"Cosa?"
"No, signorina Saori. Anche se gli uomini sono così stupidias da meritare l'estinzione, permettimi solo di sferrare questo colpo rivolto al suo corpo. Come prova della nostra esistenza. Brucia fino ai limiti della costellazione, mio cosmo!" esclama Seiya, spiccando il volo.
"Ora muori, uomo." esclama Apollo, avvolto da un'aura oscura.

Compare una scritta:
"Quando il pensiero di un uomo di perdere qualcuno sormonta dio, cosa dovrebbe perdonare il dio... e come potrebbe essere punito..."
C'è una sequenza completamente slegata dalla battaglia tra Seiya e Apollo, di difficile interpretazione.
"Oh... Mi dispiace... E' perchè è così bello. Mi fa sentire come a casa. Ma è la prima volta che sono stato qui." parla Seiya sorridendo, vestito normalmente e con la sacca sulle spalle, in un parco.
"Non importa... C'è solo una persona, io... spero che tu possa trovare chi vuoi trovare." gli risponde Saori.
Non si sa se è una vita parallela o un ricordo o un episodio che deve ancora avvenire. Non si capisce se Seiya è riuscito a trovare la persona che cercava e di chi si tratta; potrebbe essere sua sorella o Saori stessa.
Partono i titoli di coda.
Alla fine, compare di nuovo Seiya, in armatura divina, che colpisce Apollo di striscio.