Georges Dumézil
L'IDEOLOGIA TRIPARTITA
DEGLI INDOEUROPEI

La struttura fondamentale del pensiero religioso e sociale delle popolazioni sviluppatesi dalla comune radice indoeuropea (indiani, persiani, greci, romani, germani, celti) consiste nella tripartizione funzionale in Sacerdoti, Guerrieri e Contadini. Questa suddivisione sociale è anche lo specchio di un'armonia divina, in cui gli stessi dèi sono così suddivisi, classificati e diversamente adorati. Ciò significa che l'aspetto socio-politico è correlato dalla dimensione mitico-religiosa e che il mondo del divino diviene l'archetipo che dà la forma a tutta la società degli uomini.
Secondo studi di linguistica e filologia comparata, sono emerse diverse corrispondenze all'interno del vocabolario delle antiche lingue indoeuropee: prababilmente è esistita una civiltà comune alle diverse popolazioni ariane. Si tratta di termini relativi al culto, ai riti e alla religione, trasmessi attraverso i secoli dai sacerdoti e comuni a tutte le popolazioni indoeuropee, dall'India all'Irlanda.

INDICE:
LE TRE FUNZIONI SOCIALI
  • Le 3 caste (Varna)
  • La prima funzione: sacerdoti
  • La seconda funzione: guerrieri
  • La terza funzione: produttori
  • Il re
  • Altre triadi
  • Teoria e pratica
  • Non indoeuropei
TEOLOGIE TRIPARTITE
  • Gli dei
  • India vedica
  • Iran
  • Roma precapitolina
  • Scandinavia
APPROFONDIMENTI
  • La dualità della prima funzione
  • Dei minori della prima funzione
  • La dualità della seconda funzione
  • I re di Roma
  • Importanza della terza funzione

 



LE TRE FUNZIONI SOCIALI

LE 3 CASTE (VARNA)
La società è suddivisa trifunzionalmente: classe sacerdotale, guerrieri, produttori di beni (agricoltori, allevatori).
Sacerdoti Guerrieri Produttori
Indiani Brahmana Ksatriya Vaisya
Iraniani Athaurvan Rathae.star Vastryo.fsuyant
Sciti Paralatai Katiaroi, Traspies Aukhatai
Osseti Alaegatae Aexsaertaegkatae Boriatae
Celti Drudi (Dru-uid) Aristocrazia militare (Flaith) Allevatori (Boairig)
Romani Ramnes (latini) Luceres (etruschi alleati) Titienses (sabini)

* In India, secondo il Rg-Veda, la società è suddivisa in 3 caste o varna (termine sanscrito che significa colore). Successivamente è stata introdotta una quarta classe (sudra), costituita dalle popolazioni vinte, che però non è considerata pura in quanto sottomessa alle altre tre (che sono propriamente arya, pure).
* Anche in Iran, secondo l'Avesta, la società è suddivisa in tre classi o colori (pistra).
* Le tribù degli Sciti derivano, secondo il mito, da tre fratelli che hanno associati tre oggetti simbolici (coppa, ascia, carro e giogo).
* Gli antichi eroi degli Osseti, i Narti, erano suddivisi in tre famiglie con tre diverse qualità (intelligenza, vigore, ricchezza).
* La Roma storica non ha divisioni funzionali (l'opposizione tra patrizi e plebei è di un altro tipo). Tuttavia, Roma si sarebbe costituita da tre elementi etnici: i latini di Romolo e Remo (tribù dei Ramnes), gli alleati etruschi di Lucumone (tribù dei Luceres), i sabini di Tito Tazio (tribù dei Titienses). La tradizione annalistica colora costantemente ognuna di queste componenti etniche di tratti funzionali: i sabini sono ricchi di armenti, gli etruschi sono specialisti nell'arte militare, Romolo è il semi-dio creatore dell'urbs.

LA PRIMA FUNZIONE - SACERDOTI
La funzione del sacro regola non solo la religione, ma anche i rapporti degli uomini tra loro e sotto la garanzia degli dèi, determina il potere del re, tramanda il sapere e traccia i limiti della scienza, inseparabile dalle cose sacre. Agisce quindi in ambito religioso, giuridico, scientifico.
Requisiti: saggezza, intelligenza, giustizia

LA SECONDA FUNZIONE - GUERRIERI
La funzione relativa alla forza fisica internviene nella conquista, nell'organizzazione della società e nella difesa dell'ordine pubblico. Si tratta quindi di una forza protettrice e conquistatrice.
Requisiti: forza, coraggio, passione

LA TERZA FUNZIONE - PRODUTTORI
Ricopre un vasto ambito, quello della sussistenza degli uomini e della conservazione della società: fecondità, nutrimento, ricchezza, salute. Include quindi l'allevamento, l'agricoltura, il commercio e, più in generale, la produzione di beni materiali.
Requisiti: laboriosità, fecondità, temperanza

IL RE
Una delle questioni più oscure rimane il rapporto tra le funzioni ed il "re" (indiano raj-, latino reg-, celtico rig-). Questi rapporti possono infatti variare:
- il re è superiore o esterno alle tre funzioni
- il re è il più eminente rappresentante della casta sacerdotale
- il re proviene dalla casta guerriera

ALTRE TRIADI
Le funzioni non si limitano solo alla sfera sociale. Gli indoeuropei avevano associato anche delle riflessioni filosofiche, dei concetti astratti, dei principi morali e numerose altre triadi (a volte artificiali, a volte dotate di un senso profondo). Queste triadi si possono trovare nelle formule religiose e giuridiche, nelle cerimonie, nei discorsi propiziatori, nei poemi epici, negli elogi.
Sacerdoti Guerrieri Produttori
Colori bianco rosso nero (verde o blu)
Oggetti coppa del culto ascia carro e giogo
Talismani irlandesi pietra di Fal (scelta del sovrano) lancia di Lug e spada di Nuaga calderone di Dagda (nutrimento)
Calamità inganno, dissoluzione dei contratti verbali esercito nemico, produzione accresciuta di guerra cattivo anno, morte degli uomini
Delitti abuso di sapere magico aggressione violenta furto di beni
Virtù saggezza coraggio temperanza
Desideri legge e religione forza e valore grandi ricchezze
Sacrificio testa di uomo testa di cavallo testa di bue
La scelta di Paride Era Atena Afrodite
Peccati del guerriero uccisione di un brahmano fuga dalla battaglia, patto vile stupro o adulterio
Relativo castigo perdita della forza spirituale perdita del vigore fisico perdita della bellezza

TEORIA E PRATICA
Nella teoria, queste caste sono strettamente ereditarie ed endogamiche. E' però impossibile determinare in quale misura la pratica si sia conformata a questa struttura teorica, se erano possibili delle promozioni, se esistevano delle eccezioni o se si trattava solo di alcune famiglie specializzate.
Anche se nella pratica questa suddivisione non risulta così rigida, ciò che accomuna gli indoeuropei è proprio l'ideologia che è alla base.

NON INDOEUROPEI
Al contrario, nessun popolo non indoeuropeo ha dimostrato tale struttura. Gli ugrofinni, i siberiani, i cinesi, gli ebrei, i fenici, i sumeri, gli accadi non hanno società tripartite, nè a livello pratico nè a livello teorico all'interno dei loro miti. Sono piuttosto organizzazioni indifferenziate di nomadi in cui ognuno è sia combattente che pastore; oppure delle organizzazioni teocratiche in cui il re-sacerdote è contrapposto a una massa omogenea.
Quando un popolo non indoeuropeo del mondo antico sembra conformarsi alla struttura tripartita è perchè l'ha acquisita sotto l'influenza di altre popolazioni indoeuropee che si sono sparse lungo diversi percorsi. E' il caso, ad esempio, dell'Egitto.
Per una civiltà, sentire e soddisfare dei bisogni impellenti è una cosa; portarli alla chiarezza della coscienza e riflettere su essi, farne una struttura intellettuale e uno schema di pensiero è tutta un'altra. Nel mondo antico, solo gli indoeuropei hanno fatto questo cammino filosofico. Questo percorso non è stato fatto indipendentemente in ogni provincia indoeuropea dopo le varie migrazioni, ma è anteriore alla divisione, è avvenuto nella civiltà originaria.



TEOLOGIE TRIPARTITE

GLI DEI
Il mondo divino è suddiviso in déi della sovranità, della forza e della fecondità. Spesso questi déi sono invocati in ordine gerarchico in rituali, giuramenti, elogi, celebrazioni e poemi.
Il primo livello è quello degli déi della sovranità che patrocinano ciò che è sacro e ciò che è giusto. A un secondo livello ci sono gli dèi della funzione guerriera e dell'aristocrazia militare. A un livello ancora inferiore ci sono gli dèi della terza funzione.
Sovranità Forza Fecondità
India vedica Mitra e Varuna Indra i due Nasatya (o Asvin)
Iran dopo Zoroastro Vohu Manah e Asa Xsathra Armaiti, Haurvatat, Ameretat
Roma precapitolina Jupiter Mars Quirinus
Scandinavia Odinn Thorr Freyr (e Njordr)

INDIA VEDICA
Sovranità Forza Fecondità
Dio Mitra e Varuna
sovrani dell'universo
Indra
dio guerriero
i due Nasatya (o Asvin)
gemelli guaritori
- Il primo livello è spesso rappresentato da due déi, corrispondenti a due facce antitetiche che però restano in armonia: Varuna è un signore inquietante, un despota, dai tratti demoniaci (è l'asura per eccellenza), possessore della magia creatrice delle forme (maya), armato di nodi e reti; Mitra, il cui nome significa Contratto o Amico, è rassicurante e benevolo, protettore dei rapporti onesti. Varuna rappresenta l'altro mondo e la notte, Mitra invece questo mondo e il giorno. Varuna è quasi associabile alla seconda funzione, violenta e guerriera; Mitra con la terza funzione, per la tranquilla prosperità.
- Nel secondo livello c'è Indra, spesso associato agli dèi Vayu o Agni. La forza brutale di Indra, armato di folgore, produce vittoria, bottino e potenza. Al suo seguito c'è un battaglione di giovani guerrieri, i Marut. L'esuberanza di Indra è contrapposta alla moderazione del primo livello. Infine, gli scontri epici tra Indra e Varuna rappresentano la tensione sociale che esiste tra l'"aspetto Varuna" della funzione sovrana e la funzione di Indra. Tuttavia, le classi devono anche collaborare tra loro: ad esempio, per rendere fertile la terra può intervenire Indra, combattendo contro i demoni della siccità.
- Gli dei dell'ultimo livello, i gemelli Nasatya, esprimono solo una parte della terza funzione. Sono soprattutto datori di salute, di giovinezza e di fecondità; ma la terza funzione è anche nutrimento, abbondanza di uomini e beni, attaccamento al suolo, gioia stabile e tranquilla. Per questo, i Nasatya sono spesso associati agli dèi che toccano anche questi altri aspetti (Pusan, Puramdhi, Dravinoda, Sarasvati ed altre dee madri).

IRAN
Dopo la riforma di Zoroastro, si è notevolmente alterato il paganesimo ancetrale, tuttavia rimangono alcune linee direttrici. Si tratta di una teologia monoteista, ma esitono anche delle Entità astratte associate al Gran Dio Unico (Ahura Mazda). E' poco chiaro se queste entità siano una sorta di arcangeli o semplicemente degli aspetti di Dio. Ricompaiono anche alcune divinità vediche, però demonizzate.
Entità (Amesa Spenta) Significato Elemento Arcidemone opposto
1) Vohu Manah il Buon Pensiero bue il Cattivo Pensiero
2) Asa l'Ordine fuoco Indra
3) Xsathra la Potenza metallo Sarva
4) Armaiti il Pensiero Pio terra Nasatya
5) Haurvatat la Salute acque la Sete
6) Ameretat l'Immortalità piante la Fame
- 5 e 6, per somiglianza di nome e significato, ricordano i gemelli Nasatya, donatori di salute.
4 è la Terra Madre e ricorda la dea Sarasvati. Quindi, 4, 5 e 6, insieme, rappresentano la terza funzione.
- 3, come assonanza, è simile a ksatriya (la casta dei guerrieri) e rappresenta quindi la seconda funzione. Ha anche associato il metallo delle armi. Il Sarva vedico è il padre dei Marut e quindi associato alla guerra.
- 2 corrisponde all'Ordine cosmico patrocinato da Varuna; 1 è rappresentato vicino all'uomo, proprio come il benevolo Mitra. 1 e 2 sono quindi associate alla prima funzione.

Perchè questa scopiazzatura dall'antico paganesimo? Non era più semplice eliminare questi "falsi dei" e tenere solo il dio unico? Senza dubbio perchè la popolazione era attaccata alla forma di pensiero trifunzionale come quadro di riflessione sulla vita e bisognava quindi fornire un sostituto esatto di ciò si toglieva loro con l'introduzione del monoteismo. Lo scopo era distruggere la morale dei gruppi guerrieri. Elevando Xsathra (devota alla religione) al posto del fiero e autonomo Indra, si portava ai sostenitori dell'antico sistema un colpo più rude della semplice negazione del dio pagano. Si sono praticamente sostituite le antiche divinità trifunzionali con altre equivalenti, però private della propria natura e conformi alla volontà del Dio unico.

ROMA PRECAPITOLINA
La triade romana Jupiter-Mars-Quirinus era servita da tre sacerdoti, i flamines maiores, rispettivamente il dialis, martialis e il quirinalis. Una volta all'anno, facevano congiuntamente un sacrificio in onore della dea Fides per garantire tre aspetti essenziali per la vita di Roma.
- Jupiter è il dio che dall'alto del cielo presiede all'ordine e all'osservazione più esigente del sacro, garante della vita, della continuità e della potenza romana.
- Mars è il dio combattente di Roma, patrono della forza fisica che, analogamente a Indra, può anche essere d'aiuto al contadino. E' la forza che dona la vittoria.
- Quirinus è celebrato in rapporto con le sementi, con le divinità agricole Consus e Ops, con la ricchezza ed il sottosuolo. Il suo nome è inseparabile da quello dei Quirites, cioè l'insieme dei Romani considerati nelle loro attività civili (in contrapposizione coi milites). Infatti Quirinus è anche il patrono della massa sociale e della pace vigile (le armi sono deposte ma conservate, i quirites possono essere mobilitati e diventare milites). Questa è la concezione della pax romana. Quirino è il Marte che presiede alla pace.
Romolo trova riuniti in sè i favori della triade: è il protetto di Jupiter, è il figlio di Mars e Quirinus è il suo nome postumo.
Talvolta, la triade romana è Jupiter-Mars-Flora (o Venus) oppure Jupiter-Mars-Romulus et Remus (riprendendo la tradizione vedica dei due gemelli del terzo livello).

SCANDINAVIA
La triade è formata da Odinn-Thorr-Freyr. Spesso, però, la dimensione divina è ridotta a due componenti: il mondo degli dèi è formato da due stirpi, gli Asi e i Vani.
- Tra gli Asi, Odinn è il capo, mentre Thorr è il più eccelso dopo di lui. Odinn è un mago potente, signore delle rune e capo della società divina. Thorr è il dio tuonante col martello, che può scatenare la pioggia durante le sue battaglie (grazie agli effetti benefici sulle coltivazioni, il suo culto era molto popolare, quasi da spodestare Freyr). Sia in India che a Roma, gli dei della prima funzione (Varuna e Jupiter) si sono sempre interessati alla guerra, ma il caso più evidente risulta Odinn, che slitta spesso nella funzione guerriera, mentre Thorr al servizio dei contadini.
- Tra i Vani, i principali sono Freyr, Freyja e Njordr. Si tratta di una stirpe ricca, dedita al piacere, alla fecondità, alla pace, ai raccolti e al mare in quanto luogo di pesca.
All'inizio del mito, Asi e Vani erano stirpi separate che, dopo una grande guerra, si erano saldamente unite a formare la struttura trifunzionale. Questo quadro è comune anche a Roma (guerra tra romani e sabini) e in India (i gemelli Nasatya inizialmente non erano dèi, ma entrarano nella società divina solo in seguito ad un conflitto).



APPROFONDIMENTI

LA DUALITA' DELLA PRIMA FUNZIONE
aspetto giuridico aspetto magico
India Mitra Varuna
Iran Vohu Manah Asa
Roma Dius Fidius Jupiter
Germania Tiuz Wotan
Scandinavia Tyr Odinn
- La prima funzione in India era rappresentata da due dèi antitetici: Mitra e Varuna.
- Ai primordi di Roma esisteva il Dius Fidius, il dio luminoso garante della lealtà e dei giuramenti. Un tempo era un dio distinto da Jupiter, che era invece più simile a Varuna. Jupiter e Dius Fidius erano quindi gli dei della prima funzione. Con il nuovo culto capitolino, Jupiter O.M. ha inglobato la figura di Dius Fidius concentrando in sè tutta la sovranità. Ma forse i due piani complementari sono ancora celati nella strana sigla O.M.: Optimus (molto buono) è riferito a Dius Fidius-Mitra, mentre Maximus (il più alto) a Jupiter-Varuna.
- Anche nel mondo germanico, nè Odinn (nei testi nordici) nè Wotan (l'analogo germanico) sono soli nei loro livelli: sono associati all'antico dio Tyr (o Tiuz), che è messo però in secondo piano. Gli uomini, infatti, danno più importanza al culto di dèi inquietanti come Varuna-Jupiter-Odinn (sovranità magica) piuttosto che dei giuristi come Mitra-DiusFidius-Tyr (sovranità giuridica). Tacito, nel descrivere la Germania, paragona Wotan a Mercurio e Tiuz a Marte, il dio che presiedeva alle "thing", assemblee con armi, dove si approvava alzando la spada. E' chiara l'analogia tra l'apparato guerriero e quello giuridico: il diritto è un mezzo per garantire la vittoria ed eliminare l'avversario come in un duello.

DEI MINORI DELLA PRIMA FUNZIONE
preservare la società distribuire i beni
India Aryaman Bhaga
Iran Sraosa Asi
Roma Juventas Terminus
- Nell'India vedica, Mitra era aiutato in campo giuridico da due divinità minori: Aryaman e Bhaga. Aryaman si occupava di preservare la società degli uomini ari (da cui il suo nome), in particolar modo favoriva i contratti, l'ospitalità, i matrimoni, la circolazione in strada, alcuni rituali e nell'Aldilà presiedeva il gruppo dei Padri (gli antenati). Bhaga, il cui nome significa parte, assicurava la distribuzione ed il godimento regolare dei beni degli Arya. Contrapposto a Bhaga, c'era il sovrano minore varunico, Amsa, che garantiva la conquista della "parte" per mezzo della battaglia.
- In Iran, anche dopo la riforma di Zoroastro, sono stati mantenuti questi due aiutanti, sotto forma di Entità minori associate a Vohu Manah (il sostituto di Mitra): sono Sraosa (l'Obbedienza, la Disciplina) e Asi (Retribuzione).
- Il tempio di Jupiter O.M. ospitava al suo interno due divinità minori, Juventas e Terminus. Juventas garantisce a Roma l'eternità, proteggendo i giovani; Terminus la stabilità sul suo dominio e la spartizione regolare dei beni.
- Certamente anche Odinn aveva degli aiutanti, tuttavia le loro funzioni non sono analoghe a quelle di Aryaman e Bhaga. Ci sono i due fratelli Vili e Vè, il riflessivo Hoenir ed il consigliere Mimir.

LA DUALITA' DELLA SECONDA FUNZIONE
- L'epopea indiana Mahabharata narra di 5 fratelli, i Pandava, nati in maniera alquanto insolita:
Figlio del dio Funzione
Yudhisthira Dharma (la Legge, la Giustizia) prima
Brima Vayu seconda
Arjuna Indra seconda
Nakula e Sahadeva i due Nasatya terza
La lista dei padri riprende le 3 funzioni (Dharma sarebbe un equivalente di Mitra) e anche le imprese dei figli seguiranno questo schema: Yudhisthira è un re virtuoso, Brima e Arjuma sono dei grandi combattenti, Nakula e Sahadeva sono belli e servizievoli.
Nell'epoca prevedica, Indra e Vayu erano i patroni di due tipi differenti di combattimenti: Vayu è dotato di un grande vigore fisico, combatte con la clava ed è come una bestia umana; Indra invece è più armonizzato, combatte con armi perfezionate ed è intelligente. Anche i loro figli ricalcheranno queste caratteristiche.
Raffinato Brutale
India dio Indra, suo figlio Arjuna dio Vayu, suo figlio Brima
Iran eroe Thraetaona eroe Keresaspa
Grecia Achille Ercole
Scandinavia eroi odinici (Sigurdr, Helgi, Haraldr) eroe di Thor (Starkadr)

I RE DI ROMA
Re Funzione Analogo
1 Romolo prima Varuna
2 Numa prima Mitra
3 Tullo Ostilio seconda Indra
4 Anco Marzio terza Nasatya
1) L'epopea romana incarna col tempo le tre diverse funzioni. Nella sua leggenda, Romolo assume diversi ruoli: gemello pastore (terza funzione), sovrano creatore (prima funzione varuna), sovrano regolatore (prima funzione mitra), re guerriero (seconda funzione).
Tuttavia, la funzione che meglio si addice a Romolo è la prima simile a Varuna: Romolo è il bellicoso dio creatore di Roma, l'autore della potenza romana e della sua crescita, devoto a Jupiter. Di carattere è feroce, quasi tirannico.
2) Il suo successore Numa, invece, è descritto come il re-sacerdote, portatore di oggetti sacri e di leggi, devoto in particolar modo Fides. Caratterialmente, Numa è più simile a Mitra, è buono e calmo, preferisce l'agricoltura alla guerra.
3) Tullo Ostilio, nella sua funzione guerriera, riporta i cittadini alle armi. Le sue vicende sono simili a quelle di Indra:
Indra vs Tricefalo Tullo: conflitto tra Roma e Alba
incarica Trita di uccidere il Tricefalo il terzo Orazio uccide i 3 Curiazi
impurità: il Tricefalo era un parente impurità: Orazio uccide poi la sorella 
soluzione: Trita esegue un rituale esecuzione di sacrifici alle calende di Ottobre
Indra vs Namuci Tullo vs Mezio Fufezio
Namuci tradisce il patto Mezio Fufezio tradisce l'alleanza
Indra si rivolge ai gemelli Nasatya Tullo fa dei voti a Quirino (terza funzione)
Indra riprende la forza e sconfigge Namuci Tullo sconfigge Mezio
A volte capita che la prima e la seconda funzione non siano in buoni rapporti. L'aspetto pacato di Mitra e l'estrema fedeltà ai princìpi mal si addice al desiderio di azione di un guerriero. Ma anche i rapporti col l'aspetto Varuna-Jupiter non sono privi di contrasti: ne sono la prova gli scontri tra Indra e Varuna. Tullo Ostilio, colpevole per aver disdegnato le cose sacre e per aver ignorato Jupiter per lungo tempo, viene fulminato dal dio.

IMPORTANZA DELLA TERZA FUNZIONE
Se è vero che la terza funzione è la più umile, nondimeno essa è il fondamento e la condizione delle altre due. Come vivrebbero maghi e guerrieri se agricoltori ed allevatori non li mantenessero?
Non è infatti un caso che Romolo e Remo, agli esordi, fossero due gemelli pastori, così come i due Nasatya. Nella leggenda iranica, Yima diventa re dopo essere stato un eroe dai ricchi pascoli.
Nei rituali indiani, dovevano essere riuniti tre fuochi corrispondenti alle tre funzioni: un fuoco che trasmette le offerte agli déi, un fuoco che difende contro i demoni e un fuoco padrone della casa. Quest'ultimo, che presenta i caratteri di un fuoco vaisya, è il fuoco fondamentale acceso per primo e che serve per accendere gli altri.