La struttura fondamentale del pensiero religioso e sociale delle popolazioni
sviluppatesi dalla comune radice indoeuropea (indiani, persiani, greci,
romani, germani, celti) consiste nella tripartizione funzionale in Sacerdoti,
Guerrieri e Contadini. Questa suddivisione sociale è anche lo specchio
di un'armonia divina, in cui gli stessi dèi sono così suddivisi,
classificati e diversamente adorati. Ciò significa che l'aspetto
socio-politico è correlato dalla dimensione mitico-religiosa e che
il mondo del divino diviene l'archetipo che dà la forma a tutta
la società degli uomini.
Secondo studi di linguistica e filologia comparata, sono emerse diverse
corrispondenze all'interno del vocabolario delle antiche lingue indoeuropee:
prababilmente è esistita una civiltà comune alle diverse
popolazioni ariane. Si tratta di termini relativi al culto, ai riti e alla
religione, trasmessi attraverso i secoli dai sacerdoti e comuni a tutte
le popolazioni indoeuropee, dall'India all'Irlanda.
INDICE:
LE TRE FUNZIONI SOCIALI
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TEOLOGIE TRIPARTITE
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APPROFONDIMENTI
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LE 3 CASTE (VARNA)
La società è suddivisa trifunzionalmente: classe sacerdotale,
guerrieri, produttori di beni (agricoltori, allevatori).
Sacerdoti | Guerrieri | Produttori | |
Indiani | Brahmana | Ksatriya | Vaisya |
Iraniani | Athaurvan | Rathae.star | Vastryo.fsuyant |
Sciti | Paralatai | Katiaroi, Traspies | Aukhatai |
Osseti | Alaegatae | Aexsaertaegkatae | Boriatae |
Celti | Drudi (Dru-uid) | Aristocrazia militare (Flaith) | Allevatori (Boairig) |
Romani | Ramnes (latini) | Luceres (etruschi alleati) | Titienses (sabini) |
* In India, secondo il Rg-Veda, la società è suddivisa
in 3 caste o varna (termine sanscrito che significa colore). Successivamente
è stata introdotta una quarta classe (sudra), costituita dalle popolazioni
vinte, che però non è considerata pura in quanto sottomessa
alle altre tre (che sono propriamente arya, pure).
* Anche in Iran, secondo l'Avesta, la società è suddivisa
in tre classi o colori (pistra).
* Le tribù degli Sciti derivano, secondo il mito, da tre fratelli
che hanno associati tre oggetti simbolici (coppa, ascia, carro e giogo).
* Gli antichi eroi degli Osseti, i Narti, erano suddivisi in tre famiglie
con tre diverse qualità (intelligenza, vigore, ricchezza).
* La Roma storica non ha divisioni funzionali (l'opposizione tra patrizi
e plebei è di un altro tipo). Tuttavia, Roma si sarebbe costituita
da tre elementi etnici: i latini di Romolo e Remo (tribù dei Ramnes),
gli alleati etruschi di Lucumone (tribù dei Luceres), i sabini di
Tito Tazio (tribù dei Titienses). La tradizione annalistica colora
costantemente ognuna di queste componenti etniche di tratti funzionali:
i sabini sono ricchi di armenti, gli etruschi sono specialisti nell'arte
militare, Romolo è il semi-dio creatore dell'urbs.
LA PRIMA FUNZIONE - SACERDOTI
La funzione del sacro regola non solo la religione, ma anche i rapporti
degli uomini tra loro e sotto la garanzia degli dèi, determina il
potere del re, tramanda il sapere e traccia i limiti della scienza, inseparabile
dalle cose sacre. Agisce quindi in ambito religioso, giuridico, scientifico.
Requisiti: saggezza, intelligenza, giustizia
LA SECONDA FUNZIONE - GUERRIERI
La funzione relativa alla forza fisica internviene nella conquista,
nell'organizzazione della società e nella difesa dell'ordine pubblico.
Si tratta quindi di una forza protettrice e conquistatrice.
Requisiti: forza, coraggio, passione
LA TERZA FUNZIONE - PRODUTTORI
Ricopre un vasto ambito, quello della sussistenza degli uomini e della
conservazione della società: fecondità, nutrimento, ricchezza,
salute. Include quindi l'allevamento, l'agricoltura, il commercio e, più
in generale, la produzione di beni materiali.
Requisiti: laboriosità, fecondità, temperanza
IL RE
Una delle questioni più oscure rimane il rapporto tra le funzioni
ed il "re" (indiano raj-, latino reg-, celtico rig-). Questi rapporti possono
infatti variare:
- il re è superiore o esterno alle tre funzioni
- il re è il più eminente rappresentante della casta
sacerdotale
- il re proviene dalla casta guerriera
ALTRE TRIADI
Le funzioni non si limitano solo alla sfera sociale. Gli indoeuropei
avevano associato anche delle riflessioni filosofiche, dei concetti astratti,
dei principi morali e numerose altre triadi (a volte artificiali, a volte
dotate di un senso profondo). Queste triadi si possono trovare nelle formule
religiose e giuridiche, nelle cerimonie, nei discorsi propiziatori, nei
poemi epici, negli elogi.
Sacerdoti | Guerrieri | Produttori | |
Colori | bianco | rosso | nero (verde o blu) |
Oggetti | coppa del culto | ascia | carro e giogo |
Talismani irlandesi | pietra di Fal (scelta del sovrano) | lancia di Lug e spada di Nuaga | calderone di Dagda (nutrimento) |
Calamità | inganno, dissoluzione dei contratti verbali | esercito nemico, produzione accresciuta di guerra | cattivo anno, morte degli uomini |
Delitti | abuso di sapere magico | aggressione violenta | furto di beni |
Virtù | saggezza | coraggio | temperanza |
Desideri | legge e religione | forza e valore | grandi ricchezze |
Sacrificio | testa di uomo | testa di cavallo | testa di bue |
La scelta di Paride | Era | Atena | Afrodite |
Peccati del guerriero | uccisione di un brahmano | fuga dalla battaglia, patto vile | stupro o adulterio |
Relativo castigo | perdita della forza spirituale | perdita del vigore fisico | perdita della bellezza |
TEORIA E PRATICA
Nella teoria, queste caste sono strettamente ereditarie ed endogamiche.
E' però impossibile determinare in quale misura la pratica si sia
conformata a questa struttura teorica, se erano possibili delle promozioni,
se esistevano delle eccezioni o se si trattava solo di alcune famiglie
specializzate.
Anche se nella pratica questa suddivisione non risulta così
rigida, ciò che accomuna gli indoeuropei è proprio l'ideologia
che è alla base.
NON INDOEUROPEI
Al contrario, nessun popolo non indoeuropeo ha dimostrato tale struttura.
Gli ugrofinni, i siberiani, i cinesi, gli ebrei, i fenici, i sumeri, gli
accadi non hanno società tripartite, nè a livello pratico
nè a livello teorico all'interno dei loro miti. Sono piuttosto organizzazioni
indifferenziate di nomadi in cui ognuno è sia combattente che pastore;
oppure delle organizzazioni teocratiche in cui il re-sacerdote è
contrapposto a una massa omogenea.
Quando un popolo non indoeuropeo del mondo antico sembra conformarsi
alla struttura tripartita è perchè l'ha acquisita sotto l'influenza
di altre popolazioni indoeuropee che si sono sparse lungo diversi percorsi.
E' il caso, ad esempio, dell'Egitto.
Per una civiltà, sentire e soddisfare dei bisogni impellenti
è una cosa; portarli alla chiarezza della coscienza e riflettere
su essi, farne una struttura intellettuale e uno schema di pensiero è
tutta un'altra. Nel mondo antico, solo gli indoeuropei hanno fatto questo
cammino filosofico. Questo percorso non è stato fatto indipendentemente
in ogni provincia indoeuropea dopo le varie migrazioni, ma è anteriore
alla divisione, è avvenuto nella civiltà originaria.
GLI DEI
Il mondo divino è suddiviso in déi della sovranità,
della forza e della fecondità. Spesso questi déi sono invocati
in ordine gerarchico in rituali, giuramenti, elogi, celebrazioni e poemi.
Il primo livello è quello degli déi della sovranità
che patrocinano ciò che è sacro e ciò che è
giusto. A un secondo livello ci sono gli dèi della funzione guerriera
e dell'aristocrazia militare. A un livello ancora inferiore ci sono gli
dèi della terza funzione.
Sovranità | Forza | Fecondità | |
India vedica | Mitra e Varuna | Indra | i due Nasatya (o Asvin) |
Iran dopo Zoroastro | Vohu Manah e Asa | Xsathra | Armaiti, Haurvatat, Ameretat |
Roma precapitolina | Jupiter | Mars | Quirinus |
Scandinavia | Odinn | Thorr | Freyr (e Njordr) |
INDIA VEDICA
Sovranità | Forza | Fecondità | |
Dio | Mitra e Varuna
sovrani dell'universo |
Indra
dio guerriero |
i due Nasatya (o Asvin)
gemelli guaritori |
IRAN
Dopo la riforma di Zoroastro, si è notevolmente alterato il
paganesimo ancetrale, tuttavia rimangono alcune linee direttrici. Si tratta
di una teologia monoteista, ma esitono anche delle Entità astratte
associate al Gran Dio Unico (Ahura Mazda). E' poco chiaro se queste entità
siano una sorta di arcangeli o semplicemente degli aspetti di Dio. Ricompaiono
anche alcune divinità vediche, però demonizzate.
Entità (Amesa Spenta) | Significato | Elemento | Arcidemone opposto |
1) Vohu Manah | il Buon Pensiero | bue | il Cattivo Pensiero |
2) Asa | l'Ordine | fuoco | Indra |
3) Xsathra | la Potenza | metallo | Sarva |
4) Armaiti | il Pensiero Pio | terra | Nasatya |
5) Haurvatat | la Salute | acque | la Sete |
6) Ameretat | l'Immortalità | piante | la Fame |
Perchè questa scopiazzatura dall'antico paganesimo? Non era più semplice eliminare questi "falsi dei" e tenere solo il dio unico? Senza dubbio perchè la popolazione era attaccata alla forma di pensiero trifunzionale come quadro di riflessione sulla vita e bisognava quindi fornire un sostituto esatto di ciò si toglieva loro con l'introduzione del monoteismo. Lo scopo era distruggere la morale dei gruppi guerrieri. Elevando Xsathra (devota alla religione) al posto del fiero e autonomo Indra, si portava ai sostenitori dell'antico sistema un colpo più rude della semplice negazione del dio pagano. Si sono praticamente sostituite le antiche divinità trifunzionali con altre equivalenti, però private della propria natura e conformi alla volontà del Dio unico.
ROMA PRECAPITOLINA
La triade romana Jupiter-Mars-Quirinus era servita da tre sacerdoti,
i flamines maiores, rispettivamente il dialis, martialis e il quirinalis.
Una volta all'anno, facevano congiuntamente un sacrificio in onore della
dea Fides per garantire tre aspetti essenziali per la vita di Roma.
- Jupiter è il dio che dall'alto del cielo presiede all'ordine
e all'osservazione più esigente del sacro, garante della vita, della
continuità e della potenza romana.
- Mars è il dio combattente di Roma, patrono della forza fisica
che, analogamente a Indra, può anche essere d'aiuto al contadino.
E' la forza che dona la vittoria.
- Quirinus è celebrato in rapporto con le sementi, con le divinità
agricole Consus e Ops, con la ricchezza ed il sottosuolo. Il suo nome è
inseparabile da quello dei Quirites, cioè l'insieme dei Romani considerati
nelle loro attività civili (in contrapposizione coi milites). Infatti
Quirinus è anche il patrono della massa sociale e della pace vigile
(le armi sono deposte ma conservate, i quirites possono essere mobilitati
e diventare milites). Questa è la concezione della pax romana. Quirino
è il Marte che presiede alla pace.
Romolo trova riuniti in sè i favori della triade: è il
protetto di Jupiter, è il figlio di Mars e Quirinus è il
suo nome postumo.
Talvolta, la triade romana è Jupiter-Mars-Flora (o Venus) oppure
Jupiter-Mars-Romulus et Remus (riprendendo la tradizione vedica dei due
gemelli del terzo livello).
SCANDINAVIA
La triade è formata da Odinn-Thorr-Freyr. Spesso, però,
la dimensione divina è ridotta a due componenti: il mondo degli
dèi è formato da due stirpi, gli Asi e i Vani.
- Tra gli Asi, Odinn è il capo, mentre Thorr è il più
eccelso dopo di lui. Odinn è un mago potente, signore delle rune
e capo della società divina. Thorr è il dio tuonante col
martello, che può scatenare la pioggia durante le sue battaglie
(grazie agli effetti benefici sulle coltivazioni, il suo culto era molto
popolare, quasi da spodestare Freyr). Sia in India che a Roma, gli dei
della prima funzione (Varuna e Jupiter) si sono sempre interessati alla
guerra, ma il caso più evidente risulta Odinn, che slitta spesso
nella funzione guerriera, mentre Thorr al servizio dei contadini.
- Tra i Vani, i principali sono Freyr, Freyja e Njordr. Si tratta di
una stirpe ricca, dedita al piacere, alla fecondità, alla pace,
ai raccolti e al mare in quanto luogo di pesca.
All'inizio del mito, Asi e Vani erano stirpi separate che, dopo una
grande guerra, si erano saldamente unite a formare la struttura trifunzionale.
Questo quadro è comune anche a Roma (guerra tra romani e sabini)
e in India (i gemelli Nasatya inizialmente non erano dèi, ma entrarano
nella società divina solo in seguito ad un conflitto).
LA DUALITA' DELLA PRIMA FUNZIONE
aspetto giuridico | aspetto magico | |
India | Mitra | Varuna |
Iran | Vohu Manah | Asa |
Roma | Dius Fidius | Jupiter |
Germania | Tiuz | Wotan |
Scandinavia | Tyr | Odinn |
DEI MINORI DELLA PRIMA FUNZIONE
preservare la società | distribuire i beni | |
India | Aryaman | Bhaga |
Iran | Sraosa | Asi |
Roma | Juventas | Terminus |
LA DUALITA' DELLA SECONDA FUNZIONE
- L'epopea indiana Mahabharata narra di 5 fratelli, i Pandava, nati
in maniera alquanto insolita:
Figlio del dio | Funzione | |
Yudhisthira | Dharma (la Legge, la Giustizia) | prima |
Brima | Vayu | seconda |
Arjuna | Indra | seconda |
Nakula e Sahadeva | i due Nasatya | terza |
Raffinato | Brutale | |
India | dio Indra, suo figlio Arjuna | dio Vayu, suo figlio Brima |
Iran | eroe Thraetaona | eroe Keresaspa |
Grecia | Achille | Ercole |
Scandinavia | eroi odinici (Sigurdr, Helgi, Haraldr) | eroe di Thor (Starkadr) |
I RE DI ROMA
Re | Funzione | Analogo | |
1 | Romolo | prima | Varuna |
2 | Numa | prima | Mitra |
3 | Tullo Ostilio | seconda | Indra |
4 | Anco Marzio | terza | Nasatya |
Indra vs Tricefalo | Tullo: conflitto tra Roma e Alba |
incarica Trita di uccidere il Tricefalo | il terzo Orazio uccide i 3 Curiazi |
impurità: il Tricefalo era un parente | impurità: Orazio uccide poi la sorella |
soluzione: Trita esegue un rituale | esecuzione di sacrifici alle calende di Ottobre |
Indra vs Namuci | Tullo vs Mezio Fufezio |
Namuci tradisce il patto | Mezio Fufezio tradisce l'alleanza |
Indra si rivolge ai gemelli Nasatya | Tullo fa dei voti a Quirino (terza funzione) |
Indra riprende la forza e sconfigge Namuci | Tullo sconfigge Mezio |
IMPORTANZA DELLA TERZA FUNZIONE
Se è vero che la terza funzione è la più umile,
nondimeno essa è il fondamento e la condizione delle altre due.
Come vivrebbero maghi e guerrieri se agricoltori ed allevatori non li mantenessero?
Non è infatti un caso che Romolo e Remo, agli esordi, fossero
due gemelli pastori, così come i due Nasatya. Nella leggenda iranica,
Yima diventa re dopo essere stato un eroe dai ricchi pascoli.
Nei rituali indiani, dovevano essere riuniti tre fuochi corrispondenti
alle tre funzioni: un fuoco che trasmette le offerte agli déi, un
fuoco che difende contro i demoni e un fuoco padrone della casa. Quest'ultimo,
che presenta i caratteri di un fuoco vaisya, è il fuoco fondamentale
acceso per primo e che serve per accendere gli altri.