E' passato un anno dalla missione ad Asgard, i cavalieri sono ormai
in pace: i 4 allievi stanno per avere le loro armature di bronzo; Andromeda
con il fratello, Nemes ed i loro allievi stà ricostituendo l'ordine
nell'isola di Andromeda; Crystal ha risolto con Calypso nel modo meno violento;
Alcor è diventato ambasciatore fra Atene ed Asgard; Joes, Axen,
Zalon sono rimasti a curare il grande tempio con Kiki.
Mentre questo avviene sulla terra, Zeus ha ricreato il paradiso, dove
lui e gli altri dei vivono sotto forma di spiriti, ma qui un giorno vi
è un diverbio: i cavalieri dei vari dei disputano per il titolo
di "miglior cavaliere", Zeus, interessato da tale diverbio, propone: "Vi
daremo momentaneamente un corpo con le vostre vecchie armature, con cui
disporrete degli scontri, il vincitore determinerà la vittoria per
la sua divinità, cavalieri d'oro compresi."
64 cavalieri accettano e si avviano gli incontri:
Primo incontro: Bora, figlia di Eolo, contro, Lemuri, generale dei
Mari.
Lo scontro non si dimostra molto lungo date le scarse capacità
del generale, che tenta con la sua metamorfosi, che non ha effetti su Bora,
che lo colpisce quattro volte con la sua "aria dorata", battendolo.
Secondo incontro:Ioria, cavaliere di Leo, contro Worm, spectre di Ades,
lo scontro si conclude esattamente come il duello alla quinta casa, cioé
La vittoria del cavaliere di Leo.
Terzo incontro: Polifemo, cavaliere di Efesto, contro Dafne, ninfa
di Artemide.
Lo scontro vede le "foglie mortali" contro l'"occhio di fuoco", battaglia
che viene vinta dall' "occhio" di Polifemo, che abbatte Dafne.
Quarto scontro: Abadir contro Yue, battaglia vinta dall' "Aurora boreale"
di Abadir.
Quinto incontro: Sileno contro Phobos, figlio di Ares, lo scontro vede
il trionfo netto di Phobos, che abbatte subito il cavaliere dell'asino.
Sesto incontro: Acteon, cavaliere di Artemide, contro Berenice, al
servizio di Apollo, che vince molto facilmente lo scontro contro Acteon.
Mentre il settimo incontro fra Deep e Chop stà per iniziare
avviene qualcosa: 3 cosmi divini arrivano nel paradiso di Zeus, con i loro
corpi, non come spiriti; uno di questi è quello di Odino, gli altri
due sono divinità sconosciute quasi a tutti, tranne che a Zeus,
Nettuno, Ades ed Era.
Il più caldo dei due cosmi sconosciuti chiama Zeus: "Cugino,
dobbiamo parlare tutti insieme", Zeus, allora dice ad Apollo: "Continua
tu ad arbitrare" e si sposta in un altro luogo insieme ai due fratelli,
alla moglie ed alle tre divinità.
Il dio che lo aveva chiamato prima comincia: "So, che tu e la tua famiglia
siete stati battuti dalla tua cara figlia, che ha pensato bene di scegliere
i mortali anziché i suoi simili. Ora, nostro cugino Odino non è
concorde con la mia idea di distruggere tutti gli uomini, mentre il dio
dalla trina personalità non si interessa dei mortali, tu accetti
che io attui il mio piano? Sia chiaro io sono qui, non a chiederti un permesso,
ma a dirti i miei piani. Non sono come te o tuo padre, che ucciso suo padre,
a intrappolato i suoi tre fratelli, dando a se la maggioranza del mondo
conosciuto, al suo fratello maggiore i territori del nord, a quello minore
la zona sud ed orientale dell'Asia ed alla sorella, mia madre, l'Africa
del nord; tutti territori in cui tu ed i tuoi figli siete spesso venuti
a scegliervi dei cavalieri." Conclude il dio supremo del Nord Africa.
Zeus parla un pò con i suoi fratelli e poi si allontana per
chiedere al figlio dei combattimenti, Apollo gli risponde: " Le eliminatorie
sono concluse, restano solo 32 cavalieri: Bora contro Leo, Polifemo
contro Abadir, Phobos contro Berenice, Chop contro Lune, Cancer contro
Kanon, Valentino contro Argo, Scorpio contro Mi, Virgo contro Libra, Iris
contro Zefiro, Deimos contro Ariete, Colomba contro Scylla, Arianna contro
Rhadamantis, Krisaore contro Gemini, Micene contro Granata, Capricorn contro
Shalthead ed Acquarius contro Faraone." conclude il febo Apollo.
Zeus torna quindi dai tre cugini e dice: "Io non mi opporrò
ai tuoi piani, ma i cavalieri di Atena si e non sono nemici da sottovalutare",
"Anche i miei sette cavalieri si batteranno contro di te" lo avvisa Odino,
"Cosa volete che facciano contro i miei 23 guerrieri di diversi strati
sociali?, piuttosto voi altri che mi dite?" chiede il dio, "Io accetto
il piano e spero che tu vi riesca cugino", dice Ades, "Seguo le idee del
mio marito", dice Era, "Io mi oppongo alla tua idea, Ra", dice Nettuno
rivelando l'identità del dio, "E farò tutto ciò che
è in mio potere per farlo", "Bé, dato che sei uno spirito
non potrai fare molto", lo deride Ra, "e voi dio trino dell'Asia?" chiede
infine all'ultima divintià presente, "Noi tre accettiamo il tuo
piano e ti assicuriamo che se fallirai puniremo i cavalieri di Atena con
la morte" gli risponde il dio asiatico. "NO!" urla Zeus, "Almeno voi dovete
rimanere vivi, altrimenti, Odino da solo non potrà impedire che
si aprono quei cancelli che posso liberare ciò che temiamo di più",
dice al dio asiatico, "Tu, cugino, sopravvaluti gli umani", gli risponde
il dio asiatico, "Al contrario, voi li sottovalutate" ribatte Zeus, "Comunque,
Ra ha deciso ed anche noi tre, quindi la discussione si conclude qui".
I 3 dei vanno via mentre Zeus ed i suoi fratelli tornano a vedere gli incontri.
Sono rimasti quattro cavalieri: Phobos contro Libra e Rhadamantis contro
Gemini.
Il primo scontro finisce quasi subito perché Libra para ogni
colpo di Phobos e lo colpisce con il "Colpo dei 100 draghi"; l'altro scontro
fra Rhadamntis e Gemini si conclude anche velocemente per la furia con
cui Gemini colpisce ed abbatte il generale di Ades.
Zeus, però, non è più interessato agli scontri,
perché pensa all'effetto che potrebbe avere la vittoria dei cavalieri
e non è neanche presente alla finale che viene vinta dopo un'ardua
battaglia da Libra.