LA STORIA DI CRONO

SHAKA, IL CAVALIERE DELLA TERZA PIRAMIDE
Una lacrima scende sul viso rovinato dalla battaglia di Andromeda, non è mai stato così contento come in quel momento.
Shun è riuscito a sconfiggere il Secondo Cavaliere delle Piramidi senza nessun aiuto e in quell’istante si rende conto di aver superato nettamente il cosmo ultimo di ogni cavaliere.
Cade a terra, in lui vi rimane un senso di felicità che gli permette di morire in pace e pienamente soddisfatto della sua impresa.
Gli altri cavalieri hanno ormai raggiunto la Terza Piramide e, sia la sensazione di aver perso un altro amico  sia le parole sconfortanti di Phoenix portano i cavalieri in un’atmosfera di tristezza.
Ma non possono smettere di lottare, altrimenti anche il sacrificio dei due amici sarebbe vano.
Il nuovo arrivato dice agli amici, appena entrati nella Terza Piramide, di correre verso l’uscita per lasciarlo combattere da solo e per vendicare il fartello scomparso.
Così accade, i cavalieri non perdono un secondo e, appena trovata l’uscita escono dalla piramide.
Phoenix rimane solo nel cupo luogo ed è stupito dal fatto che non vede nessuno.
Non intende uscire dalla piramide senza avere sconfitto il suo custode e così non segue gli amici.

“Cosa aspetti cavaliere, vieni fuori e fatti vedere! O forse mi temi a tal punto che hai timore nel farti vedere?”

“Affatto Ikki!”

Una voce parla al Cavaliere della Fenice ma senza mostrare da dove provenga.

“Come conosci il mio nome?”

“So molte cose su di te, e speravo proprio che fossi tu il mio avversario! Hai sconfitto uno dei miei più cari amici! Shaka! E per questo ti rispetto molto ma nello stesso tempo devo vendicarlo, quindi non posso permetterti di passare la mia piramide!”

“E così conosci Virgo! Bene allora sai anche che dopo il nostro combattimento ha cambiato pensiero sulle nostre identità! Ora è tornato il cavaliere buono e devoto alla Dea Atena che era un tempo! Qualè il tuo nome cavaliere e come conosci il Cavaliere di Virgo?”

“Il mio nome è Shaka! E in realtà sono un progenitore di quello che tu chiami col nome di Virgo! Mi dispiace che abbia scelto di difendere la vostra strada ma in ogni caso è mio dovere vendicarlo anche se lui ti ha perdonato!”

Il Terzo Cavaliere finalmente si mostra alla luce del sole e con grande stupore di Ikki è identico al Cavaliere della Sesta Casa, Virgo.
 

PHOENIX IN LACRIME
Shaka, custode della Terza Piramide è di aspetto compltametamente uguale a Virgo,  solo l’armatura lo differisce dal suo pronipote.
Ikki è sorpreso nel vederlo ma avverte un cosmo spaventoso, più forte addirittura di colui che ha incontrato alla Sesta Casa.
Ma Phoenix non è per niente impaurito ed è pronto alla lotta così brucia il suo cosmo e lancia con tutta la forza le “Ali della fenice”, Shaka non vuole rischiare di essere colpito e così la evita spostandosi velocemente dietro le spalle di Phoenix che viene afferrato alle spalle anche se per pochi secondi, infatti Shaka lo lascia immediatamente libero di muoversi.
Phoenix è sempre più deciso a liberarsi di Shaka e così lo attacca con il “Fantasma Diabolico” ma questa volta l’avversario decide di non spostarsi e di subire il colpo.
Shaka viene trafitto dal “Fantasma Diabolico” ma non sembra aver subito danni anzi, è Phoenix che è per terra in lacrime ad aver subito il suo stesso colpo.
Shaka ha capito che Phoenix finalmente può subire il Fantasma Diabolico perché finalmente ha paure e un rammarico, quello di non aver salvato il fratello Andromeda.
 

PHOENIX ALL’ATTACCO
“Cosa c’è Ikki? Non dirmi che un cavaliere forte come te piange come una femminuccia? Dai alzati non è da te un comportamento del genere”

Phoenix si rialza in piedi ma non fa in tempo ad rialzare la testa che viene colpito dall’ “Abbandono delle Piramidi”, un colpo molto simile all’ “Abbandono dell’Oriente” di Virgo.
Ora Phoenix non è più a terra ma è schiantato contro una parete della piramide incredulo dalla forza del nemico.
Perde molto sangue, infatti la sua armatura ha completamente perso parte del busto e delle braccia.

“Non prendermi in giro Phoenix, so che hai ancora molte forze quindi rialzati!”

Phoenix si appoggia al pavimento e con un colpo non solo si rialza ma finisce alle spalle  di Shaka.
L’eroe è intenzionato a sacrificarsi come ha già fatto alla Sesta Casa contro Virgo ma questa volta Shaka capisce le sue intenzioni e bruciando ancor più il suo cosmo spedisce Phoenix nuovamente a terra.

“Vediamo se ricordi questo colpo!”

Shaka apre gli occhi e priva uno alla volta i sensi a Ikki.

“Si, lo ricordo!”

Incredibilmente Phoenix non ha subito nessun danno e ha ancora tutti i sensi, Shaka spaventato dalla forza di Ikki  arretra di qualche passo spaventato.
Phoenix ormai non ha più niente da perdere e così brucia, come il fratello al massimo il suo cosmo.
 

L’INTERVENTO DI VIRGO E LA CATENA DI ANDROMEDA
La Fenice di Phoenix si eleva alle sue spalle e così facendo, con due pugni, lancia nuovamente le “Ali della Fenice”.
Shaka sorride e senza spostarsi come fece la prima volta va in contro al colpo di Phoenix, distende le braccia avanti a sé e annulla le “Ali della Fenice”.
Phoenix è nuovamente incredulo, e per la prima volta mostra un atteggiamento di rinuncia alla battaglia, si accascia al suole stremato e piange lacrime amare.

“Cosè c’è cavaliere? Non dirmi che veramene pensavi di sconfiggermi! Illuso io non sono come gli altri Cavalieri delle Piramidi, io sono quasi una divinità, non puoi pensare di essere alla mia altezza!”

Shaka ormai è sicuro della vittoria e si appresta a finire Phoenix col suo colpo più potente, la “Fatal Luce”, quando ormai sul punto di scagliare il colpo, la voce di Virgo lo distrae:

“Shaka, cavaliere di immenso valore e custode della Terza Piramide io, Cavaliere di Virgo, ti imploro di concedere a Phoenix di superare la tua piramide e permettergli di raggiungere gli altri cavalieri! Te ne supplico, il suo animo è puro ed è stato incaricato direttamente dalla Dea Atena di salvare il Mondo e far trionfare la giustizia!”

“No Virgo , non capisci! Il mio compito è quello di impedire ai cavalieri di superare la Terza Piramide, così dopo aver ucciso Ikki eliminerò anche gli altri cavalieri che hanno osato sfidare i Cavalieri delle Piramidi. Inoltre non posso permettere che un mio discendente sia stato sconfitto e per salvare il nome della nostra stirpe io ti vendicherò, con o senza il tuo appoggio! E ora ti pregò di lasciarmi finire questo misero cavaliere”

Shaka divide bruscamente il muro che permetteva a Virgo di comunicare con lui e si avvicina a Phoenix per colpirlo con la “Fatal Luce”; Ikki guarda impotente l’evolversi della situazione e incrocia davanti a sé le braccia per cercare di respingere il colpo.
Una catena d’oro però, ferma il braccio di Shaka proprio mentre stava  colpendo Phoenix.
E’ la catena d’oro di Andromeda proveniente dal Mondo della Morte, ma in grado di colpire l’avversario da qualunque posto. Ora il corpo di Shaka è circondato dalla catena non permettendogli di muoversi; Phoenix si rialza in piedi con nuove ed inaspettate energie.
Ora è Shaka a trovarsi nei guai essendo in inferiorità due contro uno.
 

LA MORTE NELLA TERZA PIRAMIDE
Phoenix ringrazia Andromeda ma gli ordina di ritirare la sua catena dicendogli che un vero cavaliere non combatte mai in superiorità numerica.
Andromeda ascolta le parole del fratello e così ritira la catena come ordinatogli.

“Mi stupisce la tua nobiltà Phoenix, questa era la tua unica possibilità di farmi qualche ferita! Ma in ogni caso ti assicuro che non sareste mai stati in grado di battermi! Anche tutti i Cavalieri d’Atena si mettessero insieme non riuscirebbero a sconfiggermi, io sono Shaka custode della Terza Piramide!!!”

Così dicendo Shaka porta nuovamente le braccia al cuore e si prepara nuovamente a colpire Phoenix con la “Fatal Luce” , ma osservando Phoenix nota che il suo spirito è cambiato e che l’anima della fenice non è mai stata così possente e piena di rabbia.

“No, Phoenix, hai già provato per ben due volte quel colpo senza ottener nessun risultato! E qualunque cavaliere sa che un colpo ripetuto,contro lo stesso avversario,  perde la sua efficacia! Come puoi pensare di ottenere qualche risultato”

Phoenix non accenna nessuna reazione e, risparmiando tutti i suoi sensi come fece alla Sesta Casa di Virgo, brucia fino a più che all’estremo il suo cosmo, suscitando stupore non solo in Shaka ma anche negli altri cavalieri ancora in corsa verso la Quarta Piramide.
Lady Isabel si accorge di quello che Phoenix sta compiendo e con il suo spirito incute maggior forza a Ikki.
Ormai Phoenix ha superato il cosmo ultimo dei Cavalieri come fece Andromeda alla Seconda Piramide e, con due pugni e senza ascoltare le parole di Shaka, lo attacca con le “Ali della Fenice Imperiale”, il colpo estremo di Phoenix.
L’urto con Shaka è tremendo, i cavalieri sono entrambi atterrati e la piramide comincia a tremare e a perdere massi.
L’armatura di Shaka è gravemente danneggiata ma il custode della Terza Piramide si rialza senza aver subito danni, si avvicina nuovamente a Phoenix che è completamente disteso a terra stentando segni di vita.
Il cavaliere è sul punto di morire per aver raggiunto quel cosmo di Cavaliere ad altri sconosciuto, ma Shaka ha intenzione di portare lui il colpo decisivo per uccidere Ikki, così, lancia la “Fatal Luce”.
Di Phoenix e della sua armatura non è rimasta traccia in tutta la piramide e il colpo di Shaka ha ulteriormente danneggiato l’equilibrio della Terza Piramide, così Shaka si appresta  a uscire per andare a sconfiggere anche gli altri cavalieri ma prima di varcare l’uscita si blocca improvvisamente cadendo al suolo.
Guardandosi, Shaka, vede tantissimo sangue uscire da una profonda ferita al cuore provocatagli da Ikki con le “Ali della Fenice Imperiale”.