AQUARIUS
Costellazione dello zodiaco, attraverso cui transita il sole da febbraio a marzo (la costellazione si è spostata rispetto al classico segno zodiacale). Si trova a sud di Pegasus, tra Cetus e Capricornus.
Sicuramente una delle costellazioni più note e antiche, venne disegnata dagli antichi Babilonesi, che videro in questa costellazione una figura di un uomo che reggeva un'anfora. Era chiamata dai greci Hydrochos e dai romani Aquarius. Gli arabi diedero il nome alle stelle più luminose.
La figura versa l'acqua sul sottostante Pesce Australe.

Stelle principali:
Simbolo Nome Magni
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Note
alfa Sadalmelik 3,2 Supergigante gialla distante 760 anni luce.
Il nome significa "La fortuna del re".
beta Sadalsuud 3,1 Supergigante gialla distante 612 anni luce.
Il nome significa "La più fortunata delle fortunate".
gamma Sadachbia 4 Stella bianca distante 91 anni luce. Corrisponde alla brocca.
Il nome significa "La fortuna delle tende".
delta Skat 3,5 Gigante bianca distante 160 anni luce.
Il nome significa "Augurio".
epsilon Abali 4 Stella bianca distante 110 anni luce.
Il nome significa "Credulone".
zeta Sadaltager 4,5 Stella doppia molto studiata.
Il nome significa "La fortuna del mercante".

Tra gli oggetti di rilievo nell'area della costellazione si segnalano:

- i due ammassi globulari M72 e M2 (il più grande, riportato in figura), che distano circa 50000 anni luce;
- la nebulose planetaria Saturn Nebula (NGC 7009), così chiamata perché la sua forma ricorda quella di Saturno;
- la nebulosa planetaria Helical Nebula (NGC 7293), che ha due cerchi di gas sovrapposti ed è la nebulosa planetaria più vicina al sole (690 anni luce);
- la stella Rho Aquarii: una gigante rossa con una compagna molto piccola, una nana bianca;
- il Granchio Australe (He2-104) è un un altro sistema binario: una gigante rossa sta rilasciando una nube di gas diretta a una nana bianca;
- EZ Aquarii è un sistema formato da tre stelle e dista solo 11 anni luce dal sole. Si trova a est della costellazione. E' stato scoptero solo di recente. Sono tre nane rosse, troppo piccole per trasformare l'idrogeno in elio. Quindi sono stelle fredde che non possono brillare.


Immagine tratta dall'Uranografia di Hevelius (1690)